Sabato il nostro Iosto Chinelli ha partecipato alla 1^ edizione della versione sprint della famosa gara ad ostacoli FISHERMEN'S STRONG RUN, che per l'occasione si è spostata a Bibione sulla costa adriatica veneta.
1641 gli arrivati, Iosto ha chiuso la sua prova di 10 km in 1.32'50".
FISHERMAN'S STRONG RUN SPRINT
10 KM
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CHINELLI IOSTO
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10
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Sotto l'articolo dal sito della gazzetta.it
La Strongman 2015 all’esordio a Bibione
Sabato sera sul lungomare di Bibione ha esordito la stagione 2015 della Fisherman’s Strongman Run circa 2.000 persone si sono cimentate su sabbia, asfalto e sterrato con sette ostacoli. “Abbiamo voluto portare il format in nuovi contesti. Metà del percorso era sulla spiaggia, uno scenario estivo molto diverso dal fiume e dall’asfalto di Rovereto”, racconta Andrea Trabuio (Responsabile Mass Event per RCS Sport), “Bibione era una tappa test, per noi, ma è riuscita perfettamente. Preziosa la collaborazione del sindaco Pasqualino Codognotto e del vice sindaco Gianni Carrer, anche la bella giornata ed il sole ci hanno aiutato. Il concetto di base di questo evento è: non solo corsa. Fin dal prima anno in Italia lo spirito è stato quello della versione originale in Germania, mascherarsi, divertisti e correre tutti assieme con molta ironia”.
A testimoniare l’aspetto goliardico della obstacle race, sabato i travestimenti dei partecipanti erano i più disparati: da vichingo a Rambo, dai Pokemon ai Puffi, fino ai Minions. In questo appuntamento la gara era in versione Sprint, termine preso a prestito dal triathlon per indicare la distanza più breve, due giri da cinque chilometri, in grado di mettere alla prova i partecipanti, ma anche dare la possibilità di viverla ad un pubblico più ampio.
Divertirsi e vincere
A Bibione anche Francesco Caroni, azzurro di Ultramaratona, arrivato per primo al traguardo (51’59”). “Avevo corso la prima edizione della Strongman a Rovereto, mi ha fatto piacere ripeterla oggi e avere un risulto positivo, per quanto possa contare la classifica in una gara come questa”, commenta il runner, “per me è stato un allenamento all’insegna del divertimento. Io sono molto legato all’aspetto emozionale della gara, viverla come un piacere mi permette di fare dei buoni risultati. Ho affrontato gli ostacoli con cautela perché in calendario ho un’ultramaratona importante tra poche settimane. Il mio passato da alpinista mi ha aiutato nel superare le varie prove, non ho problemi di vertigini e riesco ad arrampicarmi senza problemi su scale e balle di fieno. A chi vuole affrontare le prossime tappe consiglio un abbigliamento comodo, compatibile con il travestimento, per non avere problemi di mobilità, oltre a scarpe da trail, hanno un buon grip su qualsiasi tipo di terreno”.
Idea tedesca, stile Italiano
Importata dalla Germania, dove era nata nel 2007 grazie all’idea di alcuni compagni di caserma, la Strongman con il passare del tempo ha suscitato sempre più interesse anche da noi. “Si è rivelata un successo e ha aperto una sorta di filone nel mondo degli eventi running italiani” spiega Trabuio, al punto che la FFSR ora vanta anche delle imitazioni.
“Dopo la Strongman sono arrivate in Italia una serie di gare con percorsi simili a quelli dell’addestramento militare, tutte all’insegna del divertimento, manifestazioni in cui le persone vogliono mettersi in gioco assieme e con il sorriso sulle labbra”, racconta il vincitore, “gli organizzatori degli eventi nella nostra penisola solo di recente si sono resi conto che i desideri della massa vanno in questa direzione e non verso la performance. Pensate alla prossima Color Run di Torino, ci sono 29.000 iscritti, numeri impossibili da raggiungere anche per le più importanti maratone agonistiche italiane”