🏛️ Cronache dall’Olimpo della Corsa – Settimana Epica degli Atleti Corriferrara 🏛️
Settimana del Fuoco – VIII Arene, XXIII Eroi, MMCDI Stadi corsi, XVI(D)CMXX Cubitum di Dislivello
Nel settimo giorno, quando i venti si placarono e le nubi si aprirono sopra le terre degli uomini, gli dei dell’Olimpo guardarono con stupore la terra di Ferrara. Perché da essa partirono 23 valorosi atleti ed atlete, vestiti di bianco e azzurro, spinti non dal caso, ma dalla divina volontà della corsa.
Otto furono le arene scelte, ognuna forgiata da sentieri, colline e sudore. Su tutte, le imprese della Corriferrara furono scolpite nei rotoli del tempo e nei cuori degli uomini.
🏛️ Francolino Walk & Run – La Battaglia del Fiume
In queste fertili terre, sei valorosi sfidarono i confini della gloria.
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Rudy Magagnoli, figlio di Hermes, con passo alato, giunse 2° assoluto, davanti a centauri e semidei.
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Denis Grandi, il possente, trionfò nella sua categoria, vincendo come Ares nelle pianure di Troia.
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Patrizia Bigoni, protetta da Artemide, fu 2ª fra le guerriere.
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Ma non furono soli nel canto epico, il 5° posto di categoria lo conquistarono:
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Andrea Rosati, detto Rosateo l’Audace, ricordato nei papiri di Micene come colui che sfidò il vento in salita. Un cuore di ferro, come Diomede, che non arretrò davanti al dislivello, né si piegò al caldo né alla polvere.
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Renato Negri, il Silenzioso Spartano, temuto e rispettato in ogni agorà. Corre come un hoplita, con passo misurato e mente lucida. È l’ombra che non si arrende, l’esperto dei sentieri tortuosi.
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Sara Melloni, la nuova Atalanta, fiera come la cacciatrice invincibile. Corre leggera, più veloce del vento e con lo sguardo di chi sa che ogni passo è già leggenda. Come Atalanta, non teme confronto, e onora ogni gara con grazia e potenza. Oggi ha raggiunto il 5° posto di categoria, ma il destino ha piani più alti per lei.
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🏔️ Recoaro Marathon – Il Tempio della Resistenza
Là dove l’aria è sottile e il respiro pesante, Elfrida Candelaresi, inviata da Atena, salì sul podio come 3ª di categoria, affrontando il tempo e l’ascesa come un’aquila sulle cime.
🏞️ Spinimbecco “La 10” – La Corsa del Bosco Sacro
Ancora Patrizia Bigoni, instancabile amazzone, ottenne un nuovo alloro: 2ª di categoria, come se il tempo non avesse potere su di lei.
⛰️ Trans d’Havet – La Via degli Dei
In uno dei percorsi più ardui mai disegnati da Gea, Sabina Drimaco, con la benedizione di Demetra e la tempra di una titana, conquistò il 5° posto di categoria, nel regno del dislivello e della fatica.
⛰️ Ultramaratona del Gran Sasso – La Sfida del Monte Immenso
Là dove il cielo bacia le pietre e l’aria si fa sottile come il filo di Arianna, due valorosi dell’Ordine Corriferrara osarono l’impresa. 50 chilometri di fatica, 900 metri di dislivello, e un solo obiettivo: domare il Monte degli Dei.
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Paolo Callegari, chiamato Pàleos, il Tenace, ricordato nei poemi del Peloponneso per la sua costanza divina. Come Odisseo, affronta le prove più lunghe senza mai perdere la rotta: ostacoli, dolori, stanchezza, tutto è superato dalla forza della mente e dalla fedeltà alla missione. In questa impresa, fu 10° M45, tra gli echi delle aquile.
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Vittorio Cavallini, detto Il Toro di Argo, emulo di Achille per potenza e resistenza, ma con la saggezza di Nestor. Corre come un eroe consapevole del proprio destino, mai sottomesso. Ogni passo sul Gran Sasso è un colpo di scudo contro il tempo stesso.
La montagna, antica e indifferente, ha provato a metterli alla prova, ma sono tornati vittoriosi, con il sudore sulla fronte e la gloria nel cuore.
🏔️ Fanano – Cima Taruffi Light Trail
30 km di rocce, radici e sentieri forgiati dal tempo, 1400 metri di dislivello. Qui, dove i boschi sussurrano leggende e il respiro si spezza, due figure si stagliano come statue tra i pini:
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Elisa Romani, la Pizia del Trail, cammina fra i monti come una sacerdotessa, guida lo sforzo con eleganza e intuito. Come Artemide, è regina dei sentieri, cacciatrice di traguardi, immune alla fatica.
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Filippo Rivaroli, il Corvo di Fanano, oscuro e determinato, corre silenzioso come Orfeo tra le ombre dell’Ade. Ma i suoi passi non cercano il mito: lo creano.
⛰️ Valmalenco VUT – La Via degli Abissi Celesti
Nadia Robustelli, la più temeraria delle ancelle di Corriferrara, ha affrontato la Valmalenco VUT, impresa da 35 km e 2450 metri di dislivello. Sì, duemilacinquecento metri: pari al cuore pulsante del Parnaso, pari al volo degli dei.
Nadia, conosciuta come la Scalatrice di Tempeste, ha il coraggio di Andromeda, la resistenza di Ippolita, e lo spirito libero di Nike, dea della vittoria. Dove altri esitano, lei sale. Dove la roccia è nuda e il cielo basso, lei passa, lasciando solo l’eco del proprio respiro.
🌲 SuperFrusseda Trail – L’Oracolo del Bosco Verticale
Tra i burroni incantati e le creste di pietra viva della Nuova Erto, dove persino le ninfe esitano a camminare, due eroi si lanciarono sul sentiero sacro, battendo roccia e radice, verso la gloria.
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Michele Tuffanelli, soprannominato Tuffanèl il Verticale, ha domato un percorso di 12 km con 1120 metri di dislivello. Come Perseo, ha affrontato le asperità del monte con passo deciso e spirito indomabile. Dove altri rallentano, lui accelera. Dove il sentiero si spezza, lui lo crea.
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Maria Letizia Milani, Letizia delle Vette, si è lanciata su 8,5 km e 550 metri di dislivello con la leggerezza di Iride, la messaggera dell’arcobaleno. Scivola tra rami e ghiaia come spirito del bosco. Il suo è un cammino che lascia fiori al posto delle orme.
🏺 Il Totale dell’Impresa
Otto furono le arene scelte.
Ventitré gli atleti chiamati.
425 i chilometri divorati dai sandali alati.
16.920 metri di dislivello, scalati come l’Olimpo stesso, più volte, in un’unica settimana.
Un tributo agli dei della corsa. Un’invocazione al vento. Una promessa al futuro.
✨ Profezia per i Giorni a Venire
Gli oracoli parlano di nuove gare, di nuove sfide, di nuovi podi. Ma ciò che resterà eterno, scolpito nel marmo della leggenda, è il cuore battente della Corriferrara, che arde più forte della fiamma di Efesto.
Che la strada sia lunga, il fiato eterno, e la vittoria degna dei miti.