giovedì 31 luglio 2025

Dalla mitologia alla corsa, riepilogo settimanale in stile epico e semiserio.

 

🏛️ Cronache dall’Olimpo della Corsa – Settimana Epica degli Atleti  Corriferrara 🏛️

Settimana del Fuoco – VIII Arene, XXIII Eroi, MMCDI Stadi corsi,  XVI(D)CMXX Cubitum di Dislivello

Nel settimo giorno, quando i venti si placarono e le nubi si aprirono sopra le terre degli uomini, gli dei dell’Olimpo guardarono con stupore la terra di Ferrara. Perché da essa partirono 23 valorosi atleti ed atlete, vestiti di bianco e azzurro, spinti non dal caso, ma dalla divina volontà della corsa.

Otto furono le arene scelte, ognuna forgiata da sentieri, colline e sudore. Su tutte, le imprese della Corriferrara furono scolpite nei rotoli del tempo e nei cuori degli uomini.


🏛️ Francolino Walk & Run – La Battaglia del Fiume

In queste fertili terre, sei valorosi sfidarono i confini della gloria.

  • Rudy Magagnoli, figlio di Hermes, con passo alato, giunse 2° assoluto, davanti a centauri e semidei.

  • Denis Grandi, il possente, trionfò nella sua categoria, vincendo come Ares nelle pianure di Troia.

  • Patrizia Bigoni, protetta da Artemide, fu 2ª fra le guerriere.

  • Ma non furono soli nel canto epico, il 5° posto di categoria lo conquistarono:

    • Andrea Rosati, detto Rosateo l’Audace, ricordato nei papiri di Micene come colui che sfidò il vento in salita. Un cuore di ferro, come Diomede, che non arretrò davanti al dislivello, né si piegò al caldo né alla polvere.

    • Renato Negri, il Silenzioso Spartano, temuto e rispettato in ogni agorà. Corre come un hoplita, con passo misurato e mente lucida. È l’ombra che non si arrende, l’esperto dei sentieri tortuosi.

    • Sara Melloni, la nuova Atalanta, fiera come la cacciatrice invincibile. Corre leggera, più veloce del vento e con lo sguardo di chi sa che ogni passo è già leggenda. Come Atalanta, non teme confronto, e onora ogni gara con grazia e potenza. Oggi ha raggiunto il 5° posto di categoria, ma il destino ha piani più alti per lei.


🏔️ Recoaro Marathon – Il Tempio della Resistenza

Là dove l’aria è sottile e il respiro pesante, Elfrida Candelaresi, inviata da Atena, salì sul podio come 3ª di categoria, affrontando il tempo e l’ascesa come un’aquila sulle cime.


🏞️ Spinimbecco “La 10” – La Corsa del Bosco Sacro

Ancora Patrizia Bigoni, instancabile amazzone, ottenne un nuovo alloro: 2ª di categoria, come se il tempo non avesse potere su di lei.


⛰️ Trans d’Havet – La Via degli Dei

In uno dei percorsi più ardui mai disegnati da Gea, Sabina Drimaco, con la benedizione di Demetra e la tempra di una titana, conquistò il 5° posto di categoria, nel regno del dislivello e della fatica.


⛰️ Ultramaratona del Gran Sasso – La Sfida del Monte Immenso

Là dove il cielo bacia le pietre e l’aria si fa sottile come il filo di Arianna, due valorosi dell’Ordine Corriferrara osarono l’impresa. 50 chilometri di fatica, 900 metri di dislivello, e un solo obiettivo: domare il Monte degli Dei.

  • Paolo Callegari, chiamato Pàleos, il Tenace, ricordato nei poemi del Peloponneso per la sua costanza divina. Come Odisseo, affronta le prove più lunghe senza mai perdere la rotta: ostacoli, dolori, stanchezza, tutto è superato dalla forza della mente e dalla fedeltà alla missione. In questa impresa, fu 10° M45,  tra gli echi delle aquile.

  • Vittorio Cavallini, detto Il Toro di Argo, emulo di Achille per potenza e resistenza, ma con la saggezza di Nestor. Corre come un eroe consapevole del proprio destino, mai sottomesso. Ogni passo sul Gran Sasso è un colpo di scudo contro il tempo stesso.

La montagna, antica e indifferente, ha provato a metterli alla prova, ma sono tornati vittoriosi, con il sudore sulla fronte e la gloria nel cuore.


🏔️ Fanano – Cima Taruffi Light Trail

30 km di rocce, radici e sentieri forgiati dal tempo, 1400 metri di dislivello. Qui, dove i boschi sussurrano leggende e il respiro si spezza, due figure si stagliano come statue tra i pini:

  • Elisa Romani, la Pizia del Trail, cammina fra i monti come una sacerdotessa, guida lo sforzo con eleganza e intuito. Come Artemide, è regina dei sentieri, cacciatrice di traguardi, immune alla fatica.

  • Filippo Rivaroli, il Corvo di Fanano, oscuro e determinato, corre silenzioso come Orfeo tra le ombre dell’Ade. Ma i suoi passi non cercano il mito: lo creano.


⛰️ Valmalenco VUT – La Via degli Abissi Celesti

Nadia Robustelli, la più temeraria delle ancelle di Corriferrara, ha affrontato la Valmalenco VUT, impresa da 35 km e 2450 metri di dislivello. Sì, duemilacinquecento metri: pari al cuore pulsante del Parnaso, pari al volo degli dei.

Nadia, conosciuta come la Scalatrice di Tempeste, ha il coraggio di Andromeda, la resistenza di Ippolita, e lo spirito libero di Nike, dea della vittoria. Dove altri esitano, lei sale. Dove la roccia è nuda e il cielo basso, lei passa, lasciando solo l’eco del proprio respiro.


🌲 SuperFrusseda Trail – L’Oracolo del Bosco Verticale

Tra i burroni incantati e le creste di pietra viva della Nuova Erto, dove persino le ninfe esitano a camminare, due eroi si lanciarono sul sentiero sacro, battendo roccia e radice, verso la gloria.

  • Michele Tuffanelli, soprannominato Tuffanèl il Verticale, ha domato un percorso di 12 km con 1120 metri di dislivello. Come Perseo, ha affrontato le asperità del monte con passo deciso e spirito indomabile. Dove altri rallentano, lui accelera. Dove il sentiero si spezza, lui lo crea.

  • Maria Letizia Milani, Letizia delle Vette, si è lanciata su 8,5 km e 550 metri di dislivello con la leggerezza di Iride, la messaggera dell’arcobaleno. Scivola tra rami e ghiaia come spirito del bosco. Il suo è un cammino che lascia fiori al posto delle orme.

🏺 Il Totale dell’Impresa

Otto furono le arene scelte.
Ventitré gli atleti chiamati.
425 i chilometri divorati dai sandali alati.
16.920 metri di dislivello, scalati come l’Olimpo stesso, più volte, in un’unica settimana.
Un tributo agli dei della corsa. Un’invocazione al vento. Una promessa al futuro
.

Profezia per i Giorni a Venire

Gli oracoli parlano di nuove gare, di nuove sfide, di nuovi podi. Ma ciò che resterà eterno, scolpito nel marmo della leggenda, è il cuore battente della Corriferrara, che arde più forte della fiamma di Efesto.


Che la strada sia lunga, il fiato eterno, e la vittoria degna dei miti.


mercoledì 30 luglio 2025

Ultramaratona del Gran Sasso

 

🏔 ULTRAMARATONA DEL GRAN SASSO – 50 KM DI PASSIONE E DISLIVELLO
Santo Stefano di Sessanio, 27 luglio 2025

In mezzo alle montagne abruzzesi, là dove il cielo si tocca con un dito e il respiro si fa corto non solo per la fatica ma anche per la bellezza del paesaggio, si è corsa domenica 27 luglio l’Ultramaratona del Gran Sasso. Un percorso tosto e selvaggio, 50 chilometri di saliscendi tra pietraie, borghi antichi e pascoli d’altura, con 900 metri di dislivello positivo, e il cuore che batteva forte, più per la grinta che per l’altitudine.

Santo Stefano di Sessanio, gioiello d’Abruzzo incastonato nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, ha fatto da cornice alla partenza e all’arrivo di questa prova di resistenza che ha visto corridori da tutta Italia misurarsi con la natura dura e sincera della montagna.

Tra i partecipanti, anche Corriferrara, che ha mandato due degni rappresentanti a tenere alta la bandiera estense:

  • Paolo Callegari, che ha chiuso la gara con determinazione e passo saldo, classificandosi 10° di categoria M45, un risultato che brilla come una stella tra le rocce del Gran Sasso.

  • Vittorio Cavallini, che ha domato i 50 chilometri con spirito montanaro e gambe d’acciaio, portando a termine la fatica con onore.

Proprio Cavallini, al termine della gara, ha raccontato:

Fine settimana in Abruzzo per l'ultramaratona del Gran Sasso: corsa allenante con i primi 10 km in discesa, tanto per scaldarsi un po', una salita di una decina di km seguita da un falso piano in salita, poi gli ultimi 10 km in discesa corribile.
I ristori sono tra i migliori che ho trovato, sia per il calore dei volontari che per la varietà e


qualità dei cibi offerti.
Panorami non paragonabili a quelli verdi delle Alpi, ma sicuramente belli!
Molto bello il falso piano centrale in mezzo all'altopiano, con le cime ai lati. Peccato per le tante moto, ma è Domenica per tutti e non solo per chi corre a piedi!
Bella anche la salita, con l’avvicinamento e l’attraversamento di Castel del Monte. Bella la discesa finale in cui dall’alto si vede Santo Stefano di Sessanio che si avvicina ed assapori l’arco dell’arrivo all’ombra!

Non c’erano solo chilometri da macinare, ma vento da sfidare, sole d’alta quota a bruciare la pelle, e quella sensazione inconfondibile che solo le montagne sanno dare: di essere piccoli davanti alla natura, ma grandi quando si taglia il traguardo.

Complimenti a tutti i partecipanti, ma un plauso speciale a Callegari e Cavallini. La montagna sa riconoscere chi la rispetta. E loro, ieri, l’hanno onorata.




martedì 29 luglio 2025

SuperFrusseda Trail

 

Trail Superfrusseda 2025: emozioni forti a Nuova Erto tra natura e memoria

Domenica 27 luglio 2025 si è svolta a Nuova Erto, nel cuore delle Dolomiti friulane, una nuova edizione del Trail Superfrusseda, evento che unisce sport, storia e natura selvaggia. Due i percorsi proposti: 12 km con 1120 metri di dislivello positivo e 8,5 km con 550 metri di dislivello, entrambi immersi in un contesto paesaggistico straordinario e segnato da un passato drammatico: quello del crollo del Monte Toc e della tragedia del Vajont del 1963.

A rappresentare i colori di Corriferrara ci hanno pensato  Michele Tuffanelli, impegnato sulla distanza maggiore, e Maria Letizia Milani, protagonista nella “mini” che, come vedremo, tanto mini non è stata.

Il racconto di Michele Tuffanelli

A raccontare le emozioni vissute ci pensa direttamente Michele Tuffanelli, reduce dai 12 km del percorso maggiore:

Bel Trail, o meglio lo definirei più un Vertical lungo, in uno dei posti dove l'Italia ha vissuto una delle più grandi tragedie del paese: il crollo del monte Toc nella diga del Vajont, dove persero la vita quasi 2000 persone, di cui più di 500 bambini.
La gara si sviluppa a Nuova Erto, non è semplice: si passa per il Rio Salere, tratti di strade romane, e due salite toste fino al GPM. Da lì, una prima discesa tecnica in cui ho sofferto un po’. Poi, fuori dal ghiaione, il percorso diventa più corribile ma sempre con molta attenzione: single track esposti e in diagonale, sempre nel bosco.
Ho avuto anche un problema tecnico con i bastoncini, quindi l’ho fatta di cuore e gamba. Bellissimo anche il terzo tempo con il loro famoso panino col pastin e birra…
Con me c’era Letizia che ha partecipato alla nuova Frusseda Mini Trail, che tanto mini non è stata: 8,5 km e 550 D+. Se l’è cavata pure bene!
⛰️🏃🤙”

Ottima prova anche per Maria Letizia Milani

Se Michele ha affrontato il percorso più impegnativo, Maria Letizia Milani si è cimentata nella distanza di 8,5 km, un tracciato tutt’altro che semplice con i suoi 550 metri di dislivello positivo. Terreno tecnico, salite decise e sentieri immersi nei boschi dolomitici hanno messo alla prova anche i partecipanti del percorso “breve”. Letizia ha affrontato la gara con determinazione, portando a casa una bella prestazione.

Conclusione

Il Trail Superfrusseda si conferma una manifestazione unica nel panorama del trail running italiano: un’esperienza che va oltre la corsa, tra sentieri tecnici, paesaggi mozzafiato e la memoria sempre viva di un luogo segnato dalla storia. Complimenti a Michele e Letizia per aver onorato i colori di Corriferrara in una gara tanto affascinante quanto impegnativa.





lunedì 28 luglio 2025

Cima Taruffi Light Trail

 


🏞️ Cima Tauffi Light Trail – Fanano, 26 luglio 2025

Sabato 26 luglio 2025 a Fanano (MO) si è disputata la Cima Tauffi Light Trail, nuovo percorso inaugurato in questa edizione con distanza di circa 28 km (effettivi 30)e un dislivello positivo di 1.400 m 

Il percorso e l’ambientazione

Il tracciato, ideale per chi si avvicina al trail running, presenta un’ampia sezione chiamata Sentiero dei Giganti, recentemente riscoperta dai volontari fananesi e oggi ufficialmente riconosciuta come sentiero CAI: un passaggio suggestivo tra castagni secolari, veri "giganti" della natura, simbolo storico della cultura montana del territorio. 
Nei boschi si alternano castagni, faggi e conifere; si attraversano vecchi metati in pietra, un tempo utilizzati per essiccare castagne e produrre farina, fulcro dell’alimentazione montanara In Appennino Modenese+1cimatauffifanano.it+1.

Il percorso sale verso il crinale del Monte Cimone (oltre i 2.100 m), offrendo panorami mozzafiato: da est l’Adriatico, da ovest la Toscana e il mar Tirreno, visibili in giornate limpide cimatauffifanano.it+7Il Resto del Carlino+7cimatauffifanano.it+7.
Rispetto al Trail principale da 60 km con 4.000 m+, il Light Trail offre un’esperienza più accessibile ma comunque tecnica e variegata reggiocorre.it+9cimatauffifanano.it+9silvanofedi.com+9.

Un po’ di storia

La manifestazione è giunta alla 13ª edizione nel 2025, organizzata dall’ASD Cima Tauffi Fanano, nata12 anni fa con l’obiettivo di valorizzare il territorio dell’Appennino Modenese attraverso eventi sportivi in armonia con la natura trailive.wedosport.net+15Il Resto del Carlino+15cimatauffifanano.it+15.
Fino al 2024, era attivo solo il tracciato lungo: l’introduzione della distanza Light nel 2025 ha segnato una novità importante, grazie all’impegno locale nel rendere il trail accessibile a un pubblico più ampio reggiocorre.it+4cimatauffifanano.it+4Il Resto del Carlino+4.

Partecipazione e numeri

La Light Trail del 26 luglio aveva circa base 300 iscritti, con oltre 311 atleti arrivati sui 328 partiti e solo 17 ritiri, segno della buona organizzazione e affiatamento del gruppo partecipanti trailive.wedosport.net+2trailive.wedosport.net+2silvanofedi.com+2.

Corriferrara in gara

Per il team Corriferrara, hanno preso parte a questa prova:

  • Filippo Rivaroli ha coperto i circa 28 km(effettivi 30) in 3:30:57

  • Emanuela Lambertini ha completato il percorso in 5:23:42

Entrambi atleti si sono ben distinti: Filippo ha chiuso in un tempo competitivo per la media dei primi,che si attestano sulle tre ore per i primi, mentre gli ultimi impiegano tre ore in più circa,mentre Emanuela ha portato a termine con determinazione la prova, nonostante la salita impegnativa e le condizioni tecniche del tracciato trailive.wedosport.netcimatauffifanano.itIl Resto del Carlino.


🔍 Aneddoti e curiosità

  • Il Sentiero dei Giganti, cuore del tracciato, è frutto del lavoro volontario: riaperto e tracciato di recente, celebra la passione locale per la montagna e offre un’esperienza immersiva tra alberi secolari cimatauffifanano.it+1Il Resto del Carlino+1.

  • L’organizzazione si distingue per l’attenzione ambientale: la campagna “IO NON GETTO I MIEI RIFIUTI” ha ribadito il rispetto del paesaggio e la sostenibilità come valori centrali dell’evento cimatauffifanano.it+1cimatauffifanano.it+1.

  • Ad accogliere gli atleti al traguardo grande festa in piazza: medaglia e pacco gara per tutti, con prodotti tipici, crescentine e birra alla spina per il ristoro finale Il Resto del Carlino.


🎯 In sintesi

La Cima Tauffi Light Trail del 26 luglio 2025 ha rappresentato una preziosa novità per il panorama trail italiano:

  • Un tracciato di 28 km(effettivi 30) e 1.400 m di dislivello, accessibile ma suggestivo.

  • Ambientazione naturalistica tra castagneti, crinali e panorami appenninici.

  • Riscoperta e valorizzazione del Sentiero dei Giganti.

  • Alto livello organizzativo: oltre 300 partecipanti, ristori, sicurezza e festa finale.

  • Prestazioni significative di Filippo Rivaroli (3:30:57) ed Emanuela Lambertini (5:23:42) per Corriferrara.




Spinimbecco 3^ prova a prendermi. Patrizia Bigoni 2^ di categoria

 

🏁 Entusiasmo  per la 3ª Prova a prendermi  a Spinimbecco!
📅 26 luglio 2025 · Spinimbecco (Verona, VR)

Una giornata di sport, passione e adrenalina quella vissuta sabato 26 luglio a Spinimbecco, in provincia di Verona, in occasione della 3ª Prova a prendermi, un appuntamento attesissimo del calendario podistico estivo!

Tra i tantissimi runner che hanno invaso le strade del pittoresco borgo veneto,  presente  Patrizia Bigoni, portacolori della Corriferrara, che ha regalato grandi emozioni conquistando un fantastico  2° posto di categoria! 🥈

La sua prestazione è stata brillante e determinata, frutto di allenamenti costanti e di una passione che non conosce sosta. In un percorso reso impegnativo dal caldo estivo, Patrizia ha saputo dosare energie e grinta, chiudendo la prova con un tempo di tutto rispetto e salendo meritatamente sul podio. 

👏 Complimenti Patrizia, un altro grande risultato. 


domenica 27 luglio 2025

Valdagno, Trans d'Havet e Recoaro Marathon.

 

Trans d’Havet 2025: la fatica, il buio e la determinazione, Sabina ed Elfrida protagoniste per Corriferrara

Il 26 luglio 2025, con partenza da Valdagno, si è disputata una delle gare più dure e affascinanti del panorama trail italiano: la Trans d’Havet. Un evento che non concede sconti, un viaggio tra rocce, creste e sentieri che mettono alla prova corpo, testa e spirito.


In rappresentanza della Corriferrara, due atlete si sono distinte per forza, determinazione e cuore: Sabina Drimaco, impegnata nella massacrante 80 km con 5500 metri di dislivello positivo, ed Elfrida Candelaresi, che ha conquistato un risultato brillante nella Recoaro Marathon da 42 km e 2700 metri D+.

Sabina Drimaco: la notte, il sonno e la forza di non mollare

Per Sabina si trattava del secondo tentativo su questa distanza, e sebbene lei stessa parli di un "fallimento", i fatti raccontano tutt’altro: una quinta posizione di categoria e una gara chiusa con cinque ore di anticipo sul tempo massimo.

"Tentativo n°2 fallito alla grande. Il sonno, prima o poi, arriva. Soprattutto al buio e in salita, ma ho deciso di andare avanti e non pensare ai 5 cancelli orari che dovevo raggiungere. Ed è andata, anche bene…"

Nelle sue parole c’è tutta la verità del trail: la fatica che diventa compagna, il buio che ti inghiotte, la pioggia che non perdona. Ma anche i bastoncini diventati alleati, il momento in cui la corsa riprende forza dopo la notte e così continua Sabina: "I bastoncini sono stati fondamentali, il diluvio è iniziato alle 3 di notte ma ormai non è più un problema. Ho arrancato per il sonno fino alle prime luci, ma dal 40 e la prima discesa, ho iniziato a correre come si deve. Anche perché alle 15 era preannunciato il finimondo, quindi dovevo per forza andarmene via il prima possibile"  ed infine il volo liberatorio degli ultimi chilometri. "Gli ultimi 10 km tutti in discesa mi hanno permesso di volare e superare tanti atleti. Quando sono arrivata in paese, una folla osannava chi arrivava: mi ha dato la carica per correre gli ultimi metri esultando e saltando, tutta infangata fino alle ginocchia. Arrivata con un sorrisone e una soddisfazione che è impossibile spiegare a parole."

Un racconto che trasuda passione e tenacia, e che si chiude con una promessa:

"Ora solo cose semplici per un po', in vista delle nuove sfide di settembre."

Elfrida Candelaresi: grinta e podio nella Recoaro Marathon

Anche Elfrida Candelaresi ha lasciato il segno nella sua gara, la Recoaro Marathon, 42 km con 2700 metri di dislivello positivo, in cui ha ottenuto un eccellente 3° posto di categoria. Un tracciato duro, tecnico, immerso nelle Piccole Dolomiti, in cui ha saputo dosare energie e mantenere lucidità, affrontando salite estenuanti e discese insidiose con determinazione e coraggio.

La sua prestazione è stata concreta, intelligente e di grande valore, impreziosita da una posizione di rilievo in una competizione di alto livello.


La Trans d’Havet 2025 ha ricordato a tutti che non basta correre, bisogna resistere, adattarsi, sapersi rialzare e a volte, semplicemente, andare avanti anche quando tutto dice di fermarsi. Sabina ed Elfrida ci sono riuscite, dimostrando ancora una volta che la forza di volontà è il vero motore di ogni impresa. Complimenti a entrambe, e ora… verso nuove sfide!










Francolino Walk & Run 2025: Una Corsa tra Tramonto e Orgoglio. Corriferrara 3^ società per numero iscritti.

 

Francolino (FE), 25 luglio 2025 – Km 5,8

Il piccolo borgo della provincia di Ferrara è un paradiso di pace e tranquillità, raccolto attorno a Piazza Fetonte, così chiamata dal figlio del dio greco Apollo che, secondo il mito, venne sbalzato dal carro del sole e precipitò nelle acque del fiume Eridano, antico nome del Po. Un luogo sospeso tra leggenda e natura, dove ogni estate prende vita una gara che è molto più di una semplice corsa.

C'è una serata all'anno in cui Francolino si trasforma nel palcoscenico di un’epopea sportiva. È la Francolino Walk & Run, che quest’anno, nella sua edizione del 25 luglio 2025, ha superato ogni aspettativa, regalando emozioni forti, panorami mozzafiato e orgoglio a palate per tutti coloro che hanno deciso di esserci.

Il cielo coperto e l’aria fresca del Po hanno creato l’atmosfera perfetta per affrontare i 5,8 chilometri del percorso, snodato tra le vie del paese e l’incantevole argine del grande fiume, che al tramonto si è trasformato in una tavolozza di colori infuocati. Un tracciato capace di incantare e far dimenticare la fatica anche ai più provati.

Tra le protagoniste  della serata, Corriferrara ha lasciato il segno: terza società per numero di iscritti, confermando ancora una volta lo spirito combattivo e la passione che da sempre animano i suoi atleti.

Atleti e leggende personali si sono incrociate lungo il tracciato, come quella di Renato Negri, che ha condiviso un racconto destinato a ispirare:

"Non mi ero preiscritto, la giornata era pessima e pensavo di passarla sul divano... Ma alle 18 mi sono vergognato di me stesso, ho buttato cose a caso nel borsone e sono partito alla volta di Francolino. Nemmeno una goccia di pioggia durante la gara, tramonto spettacolare sul Po e, naturalmente, tanta Corriferrara. Infatti 3° posto nella classifica società. Un quinto posto di categoria e un tempo più che soddisfacente per l'anziano!!!"

Parole che parlano di determinazione, di passione, di quella scintilla che spinge a mettersi in gioco quando sarebbe più comodo cedere al divano.

Risultati da incorniciare

Tra i protagonisti Corriferrara spiccano prestazioni degne di nota:

  • Rudy Magagnoli, una freccia inarrestabile: 2° assoluto, conquistando gli applausi e il rispetto di

  •  tutti.

  • Denis Grandi, impeccabile e costante: 1° di categoria.

  • Patrizia Bigoni, elegante e tenace: 2^ di categoria.

  • Andrea Rosati, Renato Negri e Sara Melloni: tutti 5° di categoria, con performance solide e cariche d’orgoglio.

A raccontare la bellezza dell’esperienza ci pensa anche Sara Melloni, che dipinge con le sue parole il quadro perfetto della serata:

"Bella gara tra Francolino e l'incantevole argine del Po al tramonto, resa gradevole dal clima fresco e dal cielo coperto."

Conclusione

La Francolino Walk & Run non è solo una corsa: è un inno alla voglia di esserci, alla bellezza del correre insieme, all’emozione di superare sé stessi. In questa magica edizione del 2025, tra paesaggi suggestivi e storie di passione, Corriferrara ha scritto una nuova pagina della sua storia.
E mentre il sole calava sul Po, ogni passo diventava memoria, ogni respiro conquista.













VUT - Valmalenco UltraDistance Trail, per Corriferrara presente Nadia Robustelli.

 


VUT35 – Quando il fango chiama, i trail runner rispondono!

Chiesa in Valmalenco (SO), 26 luglio 2025

La montagna non fa sconti. E quando la Valmalenco si veste di pioggia e fango, o stai al gioco… o torni a casa col muso lungo. Ma chi ama davvero la corsa in montagna lo sa: sono queste le giornate che ti forgiano, che ti insegnano a stringere i denti e a non mollare. E la nostra Nadia Robustelli, inossidabile portacolori di Corriferrara, non si è tirata indietro nemmeno stavolta.

Alla partenza della VUT35, una delle prove del Valmalenco UltraDistance Trail, la montagna sembrava voler fare sul serio: quasi 38 km reali e 2450 metri di dislivello tra salite che strappano il fiato e discese che non lasciano tregua. Ma il peggio doveva ancora arrivare…

E anche questa VUT35 ce la siamo portata a casa... Piuttosto sofferta... dai 25 ai 30km di pioggia!”, racconta Nadia col sorriso di chi l’ha scampata bella. “Le opzioni erano due: o rischiavi la pelle pattinando nei sentieri di fango/sapone o la rischiavi sui sassi bagnati…”.

Chi conosce quei sentieri sa bene che il rischio è dietro ogni curva, e infatti anche una bella "ranata" nel fango non è mancata, rito di passaggio obbligatorio per ogni vero trail runner. Eppure, nonostante le scivolate evitate per miracolo, le cadute degli altri e i tanti ritiri, Nadia ha stretto i lacci delle scarpe e ha portato a termine l'impresa con il cuore e le gambe.

In una gara dove la natura decide le regole e ogni passo può fare la differenza, è proprio la determinazione a segnare il confine tra chi arriva e chi si arrende.

Ma ora pensiamo alla prossima!”, conclude Nadia, già con la testa (e forse anche le gambe) proiettata verso nuove cime, nuovi sentieri, nuovi schizzi di fango.

Complimenti Nadia! La montagna, anche questa volta, ti ha messa alla prova… e tu hai risposto alla grande.




giovedì 24 luglio 2025

Riepilogo della settimana podistica.

 


🎖 Corriferrara – Le gesta epiche di una settimana di corsa 🏃‍♂️🏃‍♀️

Nel regno della fatica e della gloria, dove le scarpe battono il ritmo sui sentieri della penisola, cinquantadue prodi atleti ed atlete della Corriferrara hanno scritto, anche questa settimana, un canto degno della "chanson de geste". Sei le sfide podistiche affrontate, ognuna con la sua storia, la sua fatica, il suo trionfo.


🏰 Bologna – Casaglia San Luca (Km 10,2)

Ai piedi del portico più lungo del mondo, è lì che si combatte la salita dei campioni. E i nostri prodi non hanno tremato. Anzi!
🥇 Pantaleoni Paola conquista la 1ª posizione di categoria, seguita dal valoroso
🥈 Marangoni Matteo, 2º di categoria, mentre
🥉 Trombini Sara solleva lo stendardo del 3º posto di categoria.


🌾 Solesino (PD) – Strasolesino (Km 5,5)

Sotto il cielo veneto, tra campagne e sudore, un’altra medaglia si aggiunge all’armatura della Corriferrara:
🥈 Grandi Denis, impavido, scala il podio con un 2º posto di categoria.


Livigno (SO) – Stralivigno (Km 21)

Tra le vette e le nuvole, mezza maratona alpina per i più arditi: qui si corre col fiato corto e il cuore alto. Una sfida durissima, dove il paesaggio è tanto maestoso quanto impietoso.


🤝 Cotignola – Staffetta (4 x Km 1,3)

Velocità e strategia nella corsa a squadre. Un gioco di squadra, un patto tra cavalieri del passo veloce.


🏔 Alleghe (BL) – Transcivetta (Km 23,5)

Nelle Dolomiti, dove le nuvole accarezzano le cime, i nostri atleti hanno domato i sentieri della Transcivetta. Fatica titanica, panorama divino.


🌲 Piana di Marcesina – XII LaEnegoMarcesina (Km 20,32)

Boschi, salite e magia: nella terra delle foreste venete, i podisti Corriferrara hanno scritto una nuova impresa.


📊 Il bottino settimanale

  • 🏃‍♂️ 749,73 km percorsi in totale

  • 🏔 39.652 metri di dislivello superati – una scalata verso la stratosfera, se non proprio verso il Valhalla della corsa

  • 🏆 4 podi individuali conquistati con cuore e determinazione


E così, ancora una volta, la Corriferrara leva alto il vessillo tra fatica e gloria, in un'epopea di passi, sudore e medaglie. 

martedì 22 luglio 2025

Transcivetta 2025: dove il fiato si spezza e l’anima vola

 

Transcivetta 2025: la leggenda si rinnova sulle vette delle Dolomiti

20 luglio 2025 — 23,5 chilometri, 2000 metri di dislivello, due cuori, una squadra.

La Transcivetta Karpos è molto più di una gara: è un viaggio, un rito, un’epopea. Ogni passo sui sentieri impervi delle Dolomiti bellunesi è un tributo alla resistenza, alla passione e alla bellezza selvaggia della montagna. E quest’anno, sotto un cielo terso e scenari mozzafiato, Corriferrara ha scritto una nuova, pagina della sua storia, schierando 15  atleti, pronti ad affrontare la sfida a coppie più iconica del trail alpino.

Atleti  Corriferrara

15 nomi, 15 storie di fatica e amicizia:

Coban Alessandro, Coban Ion, De La Calle Mattias, Camanzi Ilaria, Buzzi Simone, Billo Raffaele,


Romani Elisa, Drimaco Sabina, Malaguti Marco, Previati Sara, Zappalà Graziella e Rocambole Cristiano, Danieli Valentina e Chiarini Serena, Varolo Laure e Beccari Federica.

Coppie affiatate, anime che hanno scelto di condividere ogni metro, ogni salita, ogni respiro affannato.

La montagna, la fatica, l'amicizia


Le parole dei protagonisti raccontano meglio di qualsiasi cronaca cosa sia veramente la Transcivetta.

Laura Varolo sintetizza così l’anima della gara:

È una gara molto dura per me che faccio pochi trail... una sfida contro se stessi ma in


coppia, un'occasione per condividere fatiche, emozioni e panorami mozzafiato.”

Perché in fondo, in questo trail non si corre mai davvero da soli. È una danza a due, un patto tacito tra compagni che si sorreggono a vicenda quando le gambe tremano e il fiato si spezza.

Sara Previati, alla sua seconda partecipazione, racconta con consapevolezza:

Gestita meglio dello scorso anno, percorso difficile ma panorami mozzafiato. La lunga salita al Tissi e al Lago Coldai ti mettono a dura prova, ma arrivati in cima la


soddisfazione è tanta. Le discese molto tecniche mettono a dura prova le gambe stanche, ma grazie al mio compagno di avventura, Malaguti Marco, le affronto con più consapevolezza e con meno paura. Ringrazio anche Cri e Zaipol per la piacevole compagnia… Transcivetta, ci vediamo presto!”

E quando tutto si conclude, quando la linea del traguardo appare come un miraggio conquistato con il cuore e non solo con le gambe, restano solo emozioni forti.

Elisa Romani commenta con gratitudine e gioia:

La mia seconda Transcivetta corsa insieme a una splendida compagna. Poi che dire... al


traguardo essere premiata da Antonio e Elena. Meraviglia!!!”

E tra i volti nuovi di questa gara, spicca il commento di Sabina Drimaco(ultramaratoneta), che condivide un’esperienza carica di emozione, scoperta e gratitudine:

“Esperienza vissuta alla perfezione, lusingata di aver corso al fianco di Elisa, che esperienza ne ha da vendere e da cui ho solo da imparare. Con calma, tranquillità ma tanta costanza, abbiamo affrontato il percorso sempre vicine... tra chiacchiere, sorrisi, racconti di vita e, citando una signora incontrata


durante il tragitto, guardando il paesaggio con gli occhi di un bambino. Meraviglia e stupore, senso di gratitudine verso la vita che ci offre la possibilità di ammirare gli splendidi paesaggi che caratterizzano questa gara. E ora alla prossima!”
 

La Transcivetta 2025 non è stata solo una gara: è stata una sfida condivisa, una lezione di resistenza fisica, un inno alla bellezza aspra della montagna e alla forza delle relazioni.



Un’esperienza che scolpisce ricordi nel cuore e nelle gambe. E che chiama già i suoi partecipanti a tornare.