lunedì 13 aprile 2015

MIRA (Ve): GARBELLINI-FORNERA i DOGI della CORRIFERRARA


Domenica 12 aprile si è corsa la XVIII edizione della Maratonina Riviera dei Dogi, manifestazione nazionale di Km 21,097 con partenza e arrivo a Mira (VE), organizzata dalla A.S.D. ATLETICA RIVIERA DEL BRENTA, C.N.S. LIBERTAS Comitato Regionale Veneto e Provinciale di Venezia in collaborazione con i Comuni di Fiesso d’Artico, Dolo, Mira e Strà.
Un percorso bellissimo lungo la Riviera del Brenta, ricco di storia, arte, parchi e ville cinquecentesche in puro stile veneziano che hanno reso famosa questa zona in tutto il mondo.
Già a metà del 1300 il noto scrittore e poeta Francesco Petrarca scrisse su Venezia: “Città ricca d’oro ma più di nominanza, potente di forze ma più di virtù, sopra saldi marmi fondata ma sopra più solide basi di civile concordia ferma ed immobile e, meglio che dal mare ond’è cinta, dalla prudente sapienza dè figli suoi munita e fatta sicura”.
Ebbene il buon Petrarca sapeva bene come evocare immagini leggendarie, figlie di una Venezia e di un’epoca capace di disegnare i destini di un popolo, chiamato dagli dei a dominare altre genti, altre culture. Attorno alla Repubblica della Serenissima si sono costruite fortune immense, ma soprattutto figure mitiche, come quelle dei Dogi che oggi assumono però altri significati, legati alla fatica, al sudore, alla prova oltre alla personale sfida.
Da diciotto anni i quattro Comuni della Riviera del Brenta sopra citati si rimpallano a turno il piacere della partenza e dell’arrivo di una maratonina unica, fascinosa, suggestiva, come solo un vero Doge saprebbe immaginare e disegnare. Partenza e arrivo si spostano ogni anno offrendo ai partecipanti la sensazione di correre su un percorso sempre diverso.
Questa volta è toccato al Comune di Mira incanalare gli oltre 2500 runners verso Strà, dove si è consumato il punto di non ritorno che ha portato Dogi e Doghesse dalle scarpette multicolori a rifare il percorso al contrario, fino all’arrivo piazzato proprio di fronte al municipio di Mira in Piazza IX Martiri. Il giro di boa a Strà (posto al 10° Km) avveniva di fronte alla splendida e incantevole Villa Pisani ed al suo noto labirinto, attraversando poi il ponticello sul Brenta in direzione Paluello (fraz. di Strà) dove i partecipanti hanno percorso un’altra strada che, tra ville e anse del fiume, li ha riportati a Mira.
Possiamo dire che sono stati 21 chilometri e 97 metri di emozione pura, grazie anche a quel Naviglio Brenta che, oltre ad aver fatto da spartiacque tra andata e ritorno, ha illuminato lo sguardo come a riempire il cuore e la testa di visioni capaci di attutire la fatica, di non far maledire quei cartellini rossi con il numero dei chilometri che con il passare della corsa si facevano sempre più lontani e più difficili da raggiungere.
Questa maratonina si è confermata per quello che voleva essere: una festa totale, liberatoria!
E poco importa se la nebbia, quella che ti entra nelle scarpe e nella pelle, ha accompagnato gli atleti per oltre metà percorso, lasciando poi spazio ad un caldo sole che stroncava gambe e fiato.
In tanti, all’arrivo, hanno steso le loro stanche membra sull’asfalto, idealmente inchinandosi al “monsignor el Doxe”, e umanamente cedendo alla fatica.
All’ineluttabile destino dei normodotati (commoventi e pieni di vita che hanno preso il via poco prima degli agonisti), si sono sottratti i soliti africani, i keniani di rito Daniel Kipkirui N’Geno ed Hellen Jepkurgat, moderni “dei” della corsa, che hanno stravinto chiudendo rispettivamente in 1h05’49 e 1h10’57. Dietro di loro il marocchino Lahcen Mokraj e Paolo Zanatta (Fiamme Oro Padova) in campo maschile ed Elisa Desco e Catherine Bertone in campo femminile. Fuori dal podio per un nulla la padovana Giovanna Ricotta, dalla quale ci si aspettava, come da copione, qualcosa di più.
Spettacolare il parco volontari schierato dall’Atletica Riviera del Brenta, organizzatrice dell’evento: ogni angolo è stato presidiato per regalare quel senso di sicurezza reso possibile anche da una squadra impressionante di donne e uomini della Croce Rossa che hanno avuto il loro bel da fare ad alzare gambe e restituire fiato a chi ha subìto il caldo massacrante degli ultimi chilometri dopo aver trascorso più di metà gara, appunto, tra nebbia e umidità.
Nonostante la concomitanza nelle provincie limitrofe di altre manifestazioni conosciute (Traversata dei Colli Euganei e Marcia Fiasp di Maserà, che hanno riscosso rispettivamente oltre 1000 e 2000 partecipanti), il “popolo dei Dogi” ha fatto sì che l’edizione 2015 entri di diritto nella storia di questa manifestazione stabilendo il record sia di iscritti che di arrivati, quest’ultimi ben 2138.
E tra questi festanti runners erano presenti due portacolori dell’Atletica Corriferrara: Marcello Garbellini e Alessandro Fornera.
Il nostro Marcello ha condotto una buona gara ad andatura sempre costante, fermando il crono in 1h27’35 (a soli 44” dal suo pb), risultato che gli ha permesso di classificarsi 32° di categoria e 250° assoluto, indice di uno stato di forma in netto miglioramento.
E per festeggiare la sua prestazione ha ben pensato di concedersi una birra con l’immenso ultramaratoneta romano “Re” Giorgio Calcaterra, anch’esso ai nastri di partenza di questa gara e classificatosi 16° assoluto.
Alessandro, invece, ha stoppato il cronometro in 1h43’41 (970° assoluto), risultato che rappresenta il suo nuovo pb, abbattendo di ben 2’ il precedente ottenuto nella nostra Ferrara il 15 marzo scorso.

Indipendentemente dal risultato, questa maratonina è tutta da vivere, e a quanto pare i nostri atleti l’hanno vissuta alla grande…bravi!!!
Marcello Garbellini


MARATONINA DOGI
250°
970°
 GARBELLINI MARCELLO
 FORNERA ALESSANDRO
1h27'35"
1h43'41"
4'09"/km
4'54"
21+19
21+10

P.C.