Domenica
12 aprile si è corsa la XVIII edizione della Maratonina Riviera dei Dogi, manifestazione nazionale di Km
21,097 con partenza e arrivo a Mira (VE), organizzata dalla A.S.D. ATLETICA
RIVIERA DEL BRENTA, C.N.S. LIBERTAS Comitato Regionale Veneto e Provinciale di
Venezia in collaborazione con i Comuni di Fiesso d’Artico, Dolo, Mira e Strà.
Un
percorso bellissimo lungo la Riviera del Brenta, ricco di storia, arte, parchi
e ville cinquecentesche in puro stile veneziano che hanno reso famosa questa
zona in tutto il mondo.
Già
a metà del 1300 il noto scrittore e poeta Francesco Petrarca scrisse su
Venezia: “Città ricca d’oro ma più di
nominanza, potente di forze ma più di virtù, sopra saldi marmi fondata ma sopra
più solide basi di civile concordia ferma ed immobile e, meglio che dal mare
ond’è cinta, dalla prudente sapienza dè figli suoi munita e fatta sicura”.
Ebbene
il buon Petrarca sapeva bene come evocare immagini leggendarie, figlie di una
Venezia e di un’epoca capace di disegnare i destini di un popolo, chiamato
dagli dei a dominare altre genti, altre culture. Attorno alla Repubblica della
Serenissima si sono costruite fortune immense, ma soprattutto figure mitiche,
come quelle dei Dogi che oggi assumono però altri significati, legati alla
fatica, al sudore, alla prova oltre alla personale sfida.
Da
diciotto anni i quattro Comuni della Riviera del Brenta sopra citati si
rimpallano a turno il piacere della partenza e dell’arrivo di una maratonina
unica, fascinosa, suggestiva, come solo un vero Doge saprebbe immaginare e
disegnare. Partenza e
arrivo si spostano ogni anno offrendo ai partecipanti la sensazione di correre
su un percorso sempre diverso.
Questa
volta è toccato al Comune di Mira incanalare gli oltre 2500 runners verso Strà,
dove si è consumato il punto di non ritorno che ha portato Dogi e Doghesse
dalle scarpette multicolori a rifare il percorso al contrario, fino all’arrivo
piazzato proprio di fronte al municipio di Mira in Piazza IX Martiri. Il giro di boa a
Strà (posto al 10° Km) avveniva di fronte alla splendida e incantevole Villa
Pisani ed al suo noto labirinto, attraversando poi il ponticello sul Brenta in
direzione Paluello (fraz. di Strà) dove i partecipanti hanno percorso un’altra
strada che, tra ville e anse del fiume, li ha riportati a Mira.
Possiamo
dire che sono stati 21 chilometri e 97 metri di emozione pura, grazie anche a
quel Naviglio Brenta che, oltre ad aver fatto da spartiacque tra andata e
ritorno, ha illuminato lo sguardo come a riempire il cuore e la testa di visioni
capaci di attutire la fatica, di non far maledire quei cartellini rossi con il
numero dei chilometri che con il passare della corsa si facevano sempre più
lontani e più difficili da raggiungere.
Questa
maratonina si è confermata per quello che voleva essere: una festa totale,
liberatoria!
E poco
importa se la nebbia, quella che ti entra nelle scarpe e nella pelle, ha
accompagnato gli atleti per oltre metà percorso, lasciando poi spazio ad un
caldo sole che stroncava gambe e fiato.
In tanti,
all’arrivo, hanno steso le loro stanche membra sull’asfalto, idealmente
inchinandosi al “monsignor el Doxe”,
e umanamente cedendo alla fatica.
All’ineluttabile
destino dei normodotati (commoventi e pieni di vita che hanno preso il via poco
prima degli agonisti), si sono sottratti i soliti africani, i keniani di rito
Daniel Kipkirui N’Geno ed Hellen Jepkurgat, moderni “dei” della corsa, che
hanno stravinto chiudendo rispettivamente in 1h05’49 e 1h10’57. Dietro di loro
il marocchino Lahcen Mokraj e Paolo Zanatta (Fiamme Oro Padova) in campo
maschile ed Elisa Desco e Catherine Bertone in campo femminile. Fuori dal podio
per un nulla la padovana Giovanna Ricotta, dalla quale ci si aspettava, come da
copione, qualcosa di più.
Spettacolare
il parco volontari schierato dall’Atletica Riviera del Brenta, organizzatrice
dell’evento: ogni angolo è stato presidiato per regalare quel senso di
sicurezza reso possibile anche da una squadra impressionante di donne e uomini
della Croce Rossa che hanno avuto il loro bel da fare ad alzare gambe e
restituire fiato a chi ha subìto il caldo massacrante degli ultimi chilometri
dopo aver trascorso più di metà gara, appunto, tra nebbia e umidità.
Nonostante
la concomitanza nelle provincie limitrofe di altre manifestazioni conosciute
(Traversata dei Colli Euganei e Marcia Fiasp di Maserà, che hanno riscosso
rispettivamente oltre 1000 e 2000 partecipanti), il “popolo dei Dogi” ha fatto
sì che l’edizione 2015 entri di diritto nella storia di questa manifestazione
stabilendo il record sia di iscritti che di arrivati, quest’ultimi ben 2138.
E tra questi
festanti runners erano presenti due portacolori dell’Atletica Corriferrara:
Marcello Garbellini e Alessandro Fornera.
Il nostro
Marcello ha condotto una buona gara ad andatura sempre costante, fermando il
crono in 1h27’35 (a soli 44” dal suo pb), risultato che gli ha permesso di
classificarsi 32° di categoria e 250° assoluto, indice di uno stato di forma in
netto miglioramento.
E per
festeggiare la sua prestazione ha ben pensato di concedersi una birra con
l’immenso ultramaratoneta romano “Re” Giorgio Calcaterra, anch’esso ai nastri
di partenza di questa gara e classificatosi 16° assoluto.
Alessandro,
invece, ha stoppato il cronometro in 1h43’41 (970° assoluto), risultato che
rappresenta il suo nuovo pb, abbattendo di ben 2’ il precedente ottenuto nella
nostra Ferrara il 15 marzo scorso.
Indipendentemente
dal risultato, questa maratonina è tutta da vivere, e a quanto pare i nostri
atleti l’hanno vissuta alla grande…bravi!!!
Marcello Garbellini
MARATONINA DOGI | ||||
250° 970° |
GARBELLINI MARCELLO
FORNERA ALESSANDRO | 1h27'35" 1h43'41" | 4'09"/km 4'54" | 21+19 21+10 |
P.C.