lunedì 3 luglio 2017

Corrinprato: per corriferrara ci sono Medas, Pavasini e Tebaldi


È venerdì, potremmo rilassarci sul divano,ma , la nostra passione per la corsa ci suggerisce di fare qualcosa di più attivo e quindi alle 18,00 ci ritroviamo tutti insieme a Occhiobello, designato come meeting point per il nostro viaggio sportivo verso Prato della Valle , dove si terrà la Corrinprato. La nostra piccola compagnia dell’anello è composta da: Mirko Tebaldi, Deborah Pavasini, Daniele Scabbia, Federica Virgilli e il sottoscritto. Daniele si presenta con un vistoso gesso alla mano sinistra, ma non rinuncia alla sua mise della Corriferrara, lo stesso per Federica, che però rinuncia al gesso. I nostri due amici verranno con noi per sostenerci e trascorrere insieme una bella serata. Caricati dai supporters al seguito, partiamo, con Beba in veste di conducente, sarà lei a condurci verso l’agone che vedrà Mirko, Beba e il sottoscritto cimentarsi in una gara su un percorso ad anello di 1km, 7 giri per i maschietti e 5 giri per le ragazze, anche se le nostre gesta non compariranno nelle commedie di Aristofane, cercheremo di fare del nostro meglio. I tempi per arrivare prima della partenza, prevista alle 20,00, si fanno stretti quando per uno scherzo del navigatore, saltiamo l’uscita giusta. Da questo momento il cronometro corre veloce, diventa una gara nella gara, arrivare a destinazione prima dello sparo. C’è un po’ di tensione perché Beba partirà prima di noi e quindi rischia. Alle 19,30 arriviamo nei paraggi della zona di gara, c’è ancora da trovare il parcheggio, Beba, con voce imperiosa, che non ammette repliche ci urla:” Gigi, Mirko correte a prendere i pettorali”, “Fede e Dani qui con me” ,praticamente intimiditi, io e Mirko saltiamo fuori, recuperiamo gli zaini, sembra quasi un’operazione militare su un obiettivo a tempo, credo che se avesse avuto i seggiolini eiettabili, saremmo stati catapultati fuori. Desiderosi di non contraddire la nostra amica, ci dirigiamo velocemente verso la zona di gara, pensando alle gravi conseguenze nel caso la nostra missione dovesse fallire, poteva profilarsi un rientro a piedi a Ferrara per punizione. Fortunatamente tutto si risolve bene e riusciamo ad andare incontro a Beba, Dani e Fede con i preziosi pettorali, le mie reminescenze di ex militare mi fanno pensare che un “mission accomplished” ci starebbe bene, ma lo aveva già detto Bush nel 2003 e le cose poi andarono male, mi limito quindi a sorridere con Mirko mentre consegniamo il pettorale a Beba. Non rimane molto tempo per il riscaldamento, però fortunatamente incontriamo la nostra amica Sonia, così Deborah si accoda a lei per un riscaldamento leggero. Alle 20,01 partenza per le donne, noi ci accomodiamo all’esterno dell’anello e viviamo la gara in maniera diversa, ma entusiasmante perché abbiamo l’occasione di incitare Beba durante la gara. Sono belle emozioni, perché ad ogni giro controlliamo i tempi per vedere se tiene, soddisfatti quando resta nella media, un po’ preoccupati quando è un po’ al di sotto. Daniele mentalmente calcola i tempi e ci illumina, alla fine Beba chiude con una buona prestazione e la vediamo venirci incontro sorridente, stanca, con la sua medaglia al collo e soddisfatta per la sua buona prestazione, giusto il tempo di congratularci e poi, io e Mirko ci dirigiamo alla partenza. Sparo e via, ci sono molti podisti velocissimi in questo nostro gruppo, ma non siamo io e Mirko. Comunque facciamo la nostra buona gara, contenti di vedere ad ogni giro i nostri amici seguirci e tifare per noi, Fede si improvvisa fotografa per documentare la nostra gara, come precedentemente ho fatto io per Beba. Alla fine della competizione, riceviamo i sorrisi dei nostri amici e questi sono più importanti delle medaglie, decidiamo di mangiare a Padova, ma considerando il peggiorare della situazione meteo, scegliamo di avvicinarci a Ferrara per mangiare più tranquilli. Tutto sommato, una bella gara, un bel percorso, una splendida compagnia con la quale è impossibile annoiarsi, amici con i quali ci lasciamo sempre con il sorriso, unica pecca, a mio modesto avviso, la divisione delle gara tra uomini e donne, secondo me, toglie un po’ di soddisfazione alle ragazze molto veloci che in queste occasioni si mettono molti maschietti alle spalle. Arrivare separati, anche se con tempi migliori, non produce lo stesso effetto di quando il tuo avversario è alle spalle, probabilmente è stata una scelta tecnica, oppure organizzativa e quindi da incompetente non entro nel merito.
di Gigi Medas




PAVASINI DEBORAH 5+11

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