Si è tenuta domenica 12 febbraio una delle mezze maratone più partecipate e "amate" d'Italia, la Giulietta e Romeo Half Marathon che anche quest'anno ha portato a Verona migliaia di runners vogliosi di correre nella città di Romeo e Giulietta approfittando magari per festeggiare in maniera alternativa l'imminente festa di San Valentino.
Molto alto anche il livello dei Top Runners in gara con il podio maschile tutto keniano e vittoria per il velocissimo Edwin Coech in 1.00'24".
Fra le donne la vittoria è andata alla portacolori del Brunei Gebregeiorges Mimi Belete in 1.09'15".
Tanta Corriferrara al via , infatti sono stati 17 i nostri ragazzi impegnati nella 21,097 km, il migliore è risultato Marcello Garbellini con l'ottimo tempo di 1.27'49", molto bene anche Marco venturoli in 12.28'35" da segnalare sotto l'1.35' di gara anche le prove di Ugo Negri e Marco Gainantoni.
Fra le nostre donne al via ottima la prova di Maddalena Penzo 1.41'48" il suo tempo e Rosanna Albertin che ha chiuso in 1.46'03".
Corriferrara presente anche nella Staffetta Duo Marathon con tre coppie al via, fra queste segnaliamo quella formata da Fabio Bossoloari e la moglie Monia che ci hanno mandato il loro bellissimo resoconto:
Fra le nostre donne al via ottima la prova di Maddalena Penzo 1.41'48" il suo tempo e Rosanna Albertin che ha chiuso in 1.46'03".
Corriferrara presente anche nella Staffetta Duo Marathon con tre coppie al via, fra queste segnaliamo quella formata da Fabio Bossoloari e la moglie Monia che ci hanno mandato il loro bellissimo resoconto:
Oggi è una prima
volta.
Non
che abbia un numero di esperienze tali da poter intrattenere
discorsi
da vecchio lupo di mare. Ho fatto una mezza maratona da
tesserato più
qualche non competitiva. E il gioco è fatto. Sono entrato nel
tunnel
e ora ho preso dentro anche un’altra creatura ignara del fatto
che
uscirne non è semplice!
Per
l’appunto oggi è la prima volta di Monia.
Qualche
settimana fa le ho proposto la mezza maratona di Verona da
correre in
staffetta e lei ha accettato, forse senza pensarci più di tanto,
felice di poter fare qualcosa insieme. Certo non è semplice
organizzare la giornata fuori con le bambine ma grazie agli zii
Nora
e Paolo siamo riusciti a far incastrare tutto.
La
mattina inizia che non sono ancora le sei, sveglia, preparativi,
colazione e siamo già in auto. Già di fretta perché i pettorali
vengono distribuiti fino le nove. Gaia e Sofia protestano ma un
pisolino durante il tragitto consente loro di far pace con la
levataccia. Senza scordare il fatto che ieri alle sei e trenta
già
saltavano sul letto mentre io protestavo!
Arriviamo
dopo qualche minuto di coda al parcheggio dello stadio Bentegodi
attorno le otto e ci incamminiamo verso il palazzetto dello
sport
dove ritireremo i pettorali. L’ottima organizzazione ha
preparato
un’area expo in uno stabile a ridosso del palazzetto dove si
trovano la segreteria, un infopoint, le postazioni per il ritiro
dei
pettorali e vari stand ricolmi di accessori tecnici che però non
possiamo vedere più di tanto perché dobbiamo ancora prepararci e
prendere l’agognato caffè. Ci spostiamo all’interno del
palazzetto dove si trova la postazione per il ritiro dei pacchi
gara
che è una sacca per il trasporto a bordo di autotreni degli
effetti
personali per poi ritrovarli alla zona dell’arrivo. Al loro
interno
sono contenuti la maglia della manifestazione, una barretta
energetica dello sponsor e alcuni dépliant di eventi futuri e
pubblicità. Iniziamo a prepararci, posizioniamo i pettorali
sulle
maglie rosse dell’evento, numero quattrocentosettantaquattro,
poi
ci spostiamo al bar per la colazione. Coda alla cassa, coda per
i
bagni, foto varie e siamo pronti per uscire.
Alle
nove e trenta ci spostiamo alla zona partenza, accompagno Monia
a
prendere posto poi me ne torno nella zona cambio staffettista
assieme
alle bimbe. Allo sparo il grosso serpentone di runners si anima
e
faticosamente prende il via (suppongo che gli ultimi abbiano
iniziato
a correre dopo dieci minuti!). Io inizio a scaldarmi per bene
perché
da un po’ soffro di male al ginocchio e nell’ultima settimana
sono stato praticamente fermo. Accendo il Polar in modalità
indoor
per vedere il carico di pulsazione del cuore e approccio un giro
dello stadio tranquillo tranquillo intervallato da qualche
esercizio
di stretching, successivamente farò anche qualche allungo.
Il
passaggio della saetta nera che c’è in prima posizione alla
mezza
maratona è il preambolo alla tempesta che sta per abbattersi
sulla
zona di cambio staffetta. La presentatrice ci ricorda come
eseguire
il cambio aggiungendo di scambiarci un bacio, poi inizia con
un’interminabile chiamata di numeri di pettorale. Io preferisco
disinteressarmene e proseguo con le mie corsette. Ad un’ora
dalla
partenza preparo il Polar per la corsa e lui risponde dicendomi
che
ho già terminato l’attività quotidiana. Perfetto, ora inizia il
divertimento, penso.
Vedo
Monia in lontananza e le corro in contro per fare l’ultimo
tratto
assieme, lei accelera, sembra non avermi neanche visto.
Traguardo!
Scambiamo il braccialetto/chip di rilevazione tempi e dopo un
grosso
bacio a favore del fotografo parto per la mia staffetta.
Parto
piano, passi corti e cadenza veloce. Tutti i miei sensi sono
focalizzati sul ginocchio ben stretto nel tutore della
Decathlon. La
temperatura è gradevole, durante la frazione uscirà anche un
timido
sole. La strada con i suoi dolci saliscendi invogliano a correre
tranquilli magari guardando le bellezze di questa magnifica
città
liberata dall’abituale traffico. I primi due chilometri li corro
ai
sei, le strade sono ampie e i colleghi runners sono pochi. Il
ginocchio sembra rispondere bene e anche vorrebbero più gas; un
occhio al cardiofrequenzimetro che ho deciso di ignorare, segna
novantacinque percento.
Dal
terzo al settimo accelero fino ai cinque e quaranta che
rappresenta
il ritmo che vorrei mantenere alla prossima mezza maratona di
Ferrara. In questo tratto le sensazioni sono buone: il ginocchio
continua a non dare segni allarmanti. Ora gli atleti sono
aumentati,
sto superando il grosso rei corridori della mezza maratona e il
passaggio per le vie del centro offre sempre spunti di
interesse;
suonatori e bande qua e là allietano noi impavidi, ho anche il
tempo
di dare il cinque a un simpatico orsetto a ridosso del ristoro
del
quindicesimo chilometro. La città che non conoscevo continua a
stupirmi con le sue bellezze, perdo sempre qualche secondo al
passaggio sui vari ponti sul fiume Adige dove sia a destra che a
sinistra si aprono viste mozzafiato sulle vicine colline e sulle
antiche bellezze di Verona.
Gli
ultimi tre chilometri si corrono nelle strade più centrali. Qui
i
passaggi sono più stretti e il ritmo si spezza facilmente quando
devo superare i molti corridori con quasi venti chilometri nelle
gambe. Mi trovo così a correre il diciottesimo e il
diciannovesimo
chilometro attorno i sei minuti (sto leggendo i cartelli di
segnalazione della mezza maratona). Arrivato in prossimità di un
tornante saluto due ragazzi con le maglie della Corriferrara che
probabilmente si stanno ancora chiedendo chi io sia, superatolo
la
strada si apre e complice la vista di un gruppetto di maglie
rosse
come la mia allungo per superarli.
Il
finale è unico: si passa attraverso l’Arena. Rallento il passo
per
prendere il telefono e farmi un video a trecentosessanta gradi
per
ricordami del momento. Strano, mi viene in mente Massimo Decimo
Meridio, chissà perché… “Al mio segnale scatenate l’inferno...”
I Campi Elisi però possono aspettare, sono ormai all’arrivo.
Torno
all’esterno e vedo il traguardo. Ultimo chilometro ai 5.40. Ci
sono
migliaia di persone a guardare l’arrivo; vedere Monia e le bimbe
è
un’impresa.
Sento
chiamare. Le vedo!
Così
mi avvicino e cedo a Gaia la medaglia che mi è stata appena
messa al
collo, dato che Sofia ha già quella di mamma. Esco dalla zona
arrivo
non senza fermarmi al ristoro imbandito di ogni bontà. Me la
cavo
con la bevanda dello sponsor e una fetta di crostata alla
frutta.
Dopo
aver fatto alcune foto e aver fatto vedere ai miei compagni il
video
girato all’interno dell’Arena ci spostiamo verso la navetta per
dirigerci al palazzetto dello sport dove potrò fare la doccia e
consumare il pasta party. Non in quest’ordine però. Arrivato al
palazzetto mi dirigo verso le docce che sono però pienissime
così
viro al pasta party dove mia moglie agli ultimi posti di una
fila
chilometrica mi indica dove sedermi. La fila scorre comunque
veloce e
ben presto ci mangiamo le penne al pomodoro, la mela e la
bottiglietta dell’acqua che lo compongono. Anzi l’acqua la
accantoniamo per prenderci quattro belle birre dal vicino bar. I
liquidi vanno integrati seriamente!
Fatta
la doccia riprendiamo il bus navetta per fare un giro in centro.
La
difficoltà sta nel fatto di avere un passeggino e due bambine
che
dormono quindi la visita all’Arena la faccio con Gaia in braccio
e
propendo per non fare tutti gli scalini anche perché il
ginocchio
ora fa un po’ male.
Alle
diciassette il bus navetta termina il suo lavoro così dopo un
caffè
e un gelato ce ne torniamo al parcheggio dove abbiamo
parcheggiato
l’auto. La giornata si conclude con un sonnacchioso viaggio di
ritorno per quasi tutti (a parte l’autista!). A casa stappo la
meritata birra, faccio il bagnetto alle bimbe poi a letto che
domani
suona presto. Felice di aver fatto questa esperienza con Monia.
Prima
di dormire guardo i tempi: Monia 1:11:26 io 1:03:31. Totale
2:14:58 e
duecentonovantaquattresimo posto. Poco conta l’ora tonda tonda
dai
primi, l’importante è aver messo dietro più di duecento
avversari!
Ora
ci prepariamo per altre prime volte: Monia parteciperà allo
staff
della maratona di Ferrara il diciannove marzo, Gaia correrà la
Kid’s
Run il giorno prima. Io correrò la mezza e spero che il
ginocchio mi
segua.
Grazie
Monia! Grazie Gaia! Grazie Sofia! Grazie Nora! Grazie Paolo!
GIULIETTA E ROMEO HALF MARATHON
393° GARBELLINI MARCELLO 1.27'49" 4'10" 21+22
477° VENTUROLI MARCO 1.28'35" 4'12" 21+22
871° NEGRI UGO 1.32'32" 4'23" 21+20
894° GIANANTONI MARCO 1.33'40" 4'26" 21+19
1300° LAZZARI LUCA 1.38'00" 4'39" 21+17
1323° MASCELLANI ROBERTO 1.38'28" 4'40" 21+16
1545° POPEO VITO 1.39'45" 4'44" 21+16
1677° FURINI SIMONE 1.39'19" 4'42" 21+16
1717^ PENZO MADDALENA 1.41'48" 4'50" 21+20
2096° PALTRINIERI SERGIO 1.44'42" 4'58" 21+13
2327^ ALBERTIN ROSANNA 1.46'03" 5'02" 21+18
3241° BLEVE COSIMO 1.54'40" 5'26" 21+7
3257° TEUTONICO ANTONIO 1.54'24" 5'25" 21+7
3512° PEZZOLI DANIELE 1.55'00" 5'27" 21+7
3785^ LEONARDI ANGELA 1.59'17" 5'39" 21+11
4573° MORSIANI SANDRO 2.08'59" 6'07" 21
4960^ CORLI LORIANA 2.16'15" 6'27" 21+1
STAFFETTA: (10 PUNTI)
BRUSCHI STEFANIA, MASCIOLA LEONARDO, BOSSOLARI FABIO
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