Il cosiddetto “tappone”, perché ogni anno l’ultima tappa è una gara con partenza a valle ed arrivo in quota, 2000m in queso caso. E a sentire i commenti di tutti quanti i “veterani” della gara stavolta ci è andata di lusso!
Infatti l’altimetria era molto meno impegnativa di quelle che avevo visto in passato, e della stessa tappa Moena-Lusia che feci 2 anni fa.
Si parte con un gran caldo, la giornata è come sempre stupenda…primi 3 km facili, saliscendi continui su un sentiero dove si corre in fila indiana. Il gruppo si allunga, sarà anche un punto a mio favore…infatti al 3° km inizia la salita, sarà durissima in certi tratti, anche al 20-25% ma per fortuna ogni tanto spiana per qualche decina di metri da consentire di riprendere fiato.
La mia gara inizia a farsi un calvario…come al solito perdo posizioni ma potendo ogni tanto intervallare un poco di corsa (poca…) riesco comunque a non cadere negli eccetera, anche perché il gruppo si era allungato moltissimo nella prima parte. La salita sarà durissima fino al km 7, si corre e si cammina, un po’ tutti, chi è salito solo correndo è di un’altra categoria…Continuo a chiedermi chi me le fa fare queste fatiche...Mi contano 79°, tutto sommato penso che va benissimo così per la mia classifica generale…non dovrei perdere quasi nulla.
Arrivati sull’altipiano è tutto un su e giù più morbido, con continui strappettini e discese; per cui riesco a ricominciare a correre fino alla fine, recuperando anche qualcosina.
L’arrivo è imminente, si sente già lo speaker, a 200m dalla fine un’ultima salita da odiare tutto e tutti, ma il paesaggio una volta in cima è una cosa meravigliosa, il tifo è incessante e tagliare il traguardo a braccia alzate è emozionante anche se di battaglie ne ho corse ormai un’infinità.
Arrivo 71°, in 1h15’10”…dovevo giocare in difesa ed ho fatto un “Catinaccio” degno del miglior Trappattoni!
In generale infatti recupero addirittura una posizione, chiudo le 5 tappe al 51° posto, 44° maschile, in 5h37’36”. Dopo il 70° posto del 2013 viste le altimetrie più semplici puntavo ai primi 50, direi che mi posso ritenere soddisfattissimo del risultato, nonostante la bastonata da storia che ho preso nella prima tappa!
Paolo Callegari
VIDEO 5a TAPPA
ARTICOLO PRIMA TAPPA: QUI
ARTICOLO SECONDA TAPPA: QUI
ARTICOLO TERZA TAPPA: QUI
ARTICOLO QUARTA TAPPA: QUI
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Denominato anche Trofeo Ciampedie il tappone dolomitico è
l’ultima frazione della Val di Fassa Running 2015, quella che decreterà i
vincitori. Partendo dalla piazza principale di Vigo di Fassa i concorrenti
sfilano lungo il sentiero semi-pianeggiante a mezzacosta, che domina dall’alto
gli abitati di Pozza e Pera con vista sul gruppo dei Monzoni. Poi si immettono
sulla strada bianca che, con un primo ripido tratto, porta sulla pista da sci
Vajolet-2. Da qui, immersi in uno scenario da cartolina, le celeberrime vette
dei dirupi del Larsec sembrano prenderci per mano per accompagnarci verso il
Catinaccio e le Torri del Vajolet. Giunti alla piana di Pian Pecei, crocevia
invernale di migliaia di sciatori, si imbocca a destra un comodo e largo
sentiero forestale, che porta dritto al rifugio Gardeccia, tappa obbligata per
tutti gli escursionisti in inverno e in estate. Si prosegue sul sentiero “sali
e scendi”, che in un batter d’occhio porta la traguardo situato sull’altopiano
del Ciampedie, punto strategico per godere della vista a 360° delle più famose
vette dolomitiche, oltre ai già citati gruppi del Catinaccio e Torri del
Vajolet, la maestosa Marmolada, il Sassolungo, La Roda di Vael, le creste del
Majare, cima 11 e 12 e gruppo dei Monzoni.
VIGO di FASSA km 11,500 D+700 | ||||
CALLEGARI PAOLO
| 1h15'10" | 6'32"/km | 11+7+9 | |
1° classificato: Milesi Vincenzo
| 54'00" | 4'41"/km | differenza: 1'51" |