mercoledì 22 novembre 2017

MARATON VALENCIA: UNA GRANDE CORRIFERRARA SULLE STRADE CASTIGLIANE





E' stata una grande Maraton Valencia Trinidad Alfonso: l'attesa era tanta per la 37ma edizione della 42.195km spagnola andata in scena domenica 19 novembre 2017, attesa ripagata in pieno grazie alla prestazione del keniano Sammy Kitwara.
Il 31enne, già bronzo ai Mondiali di Mezza Maratona e vincitore a Rotterdam nel 2009, corre in un grande 2h05'14" che non solo migliora di circa un minuto il record della gara (precedente 2h06'13") ma mette anche a segno il miglior crono mai corso in Spagna sulla Maratona. Si va forte anche dietro Kitwara con Evans Chebet secondo in 2h05'29" e l'etiope Deribe Robi Melika terzo con il tempo di 2h06'37".
Ottimi anche i riscontri cronometrici al femminile, anche se si rimarrà lontani dal record della gara corso nel 2016 dalla keniana Valary Jemeli Aiyabei (2h24'48"). A vincere è Aberu Mekuria Zennebe in 2h26'17", l'etiope scappa via al 30mo chilometro superando la concorrenza della sorprendente bielorussa Volha Mazuronak (2h27'14") e delle keniane Winny Jepkorir (2h27'18") e Naomi Tuwei (2h27'36").
Sotto il muro delle 2h30' anche la tedesca Anja Scherl (2h28'53") mentre è delusione per la forte portoghese Sara Moreira che ha alzato bandiera bianca a pochi chilometri dalla conclusione.

Atletica Corriferrara presente a Valencia con ben  6 atleti! Solo 5 arrivati al traguardo però inquanto Deborah Pavasini non essendo riuscita a preparare a modo la distanza ha preferito fermarsi poco dopo metà gara.
Il migliore dei nostri è stato un bravissimo Raffaele Pellegrino che lall'ottava maratona annuale, nel settimo paese differente, centra un nuovo Personal Best con l'ottimo tempo di 3.15'18".
Ma davvero bravi anche gli altri finisher, Lorenzo Bocchi che centra alla grande l'obbiettivo di stare sotto le 3.30' chiudendo in 3.27'02", Mirko Tebaldi all'esordio assoluto in maratona chiusa in 3.41'30", Elisa Benini che con una preeparazione "fai da te" per il poco tempo a disposizione riesce a migliorare il proprio PB di ben 12' chiudendo in 3.50'43" e Gigi medas che stoicamente porta a termine la prova nonostante gli acciacchi che lo hanno limitato nell'ultimo periodo in 4.54'05".
Davvero bravi a tutti!
Ma lasciamo la parola ai protagonisti di questa bella impresa:

Gara bella e veloce, tutta in città pubblico sempre presente: la consigluo come prima maratona.
RAFFAELE PELLEGRINO
Maratona di Valencia, tre giornate indimenticabili. Pieni di entusiasmo ,io, Beba e Mirko,partiamo da Ferrara alle 05,00 direzione Bologna, dove ci incontreremo con Eli e Lorenzo per intraprendere questo nostro viaggio culturale e sportivo,che poi si rivelerà anche enogastronomico . Tutto sembra filare liscio sino a quando Beba realizza di non avere la carta di identità, un brutto colpo per il gruppo, vediamo svanire la possibilità di trascorrere queste giornate tutti insieme. Ma, quando la voglia di fare qualcosa è superiore agli ostacoli che si frappongono, si riesce sempre a farla, e così Beba, pur dovendo rinunciare al volo del venerdì, riesce a convertirlo in quello del sabato, così ci diamo appuntamento un po’ più sollevati per il rendez -vous a Valencia. Arrivati nella città castigliana, prendiamo atto di un sentimento nazionale molto forte, probabilmente dovuto ai recenti avvenimenti nella regione catalana, tantissime case hanno le bandiere spagnole esposte, come a rivendicare il loro sentimento patriottico. Giusto il tempo di depositare i bagagli e ci avviamo verso la stupenda città delle Arti e delle Scienze per ritirare i pettorali. Subito percepiamo l’enorme passione per la corsa che si respira in questa in questa città, persino le transenne destinate a contenere il pubblico sono incise con: Valencia ciudad del runing e, se avessimo ancora dubbi, nel parco notiamo anche che ci sono ben ancorati al suolo, i riferimenti in km e centinaia di metri per i runners, che vediamo numerosi percorrerlo. Arrivati nella zona del ritiro pettorali, un profonda sensazione di estasi ci pervade, l’ambiente è stupendo, tutto ben organizzato e tutti sono gentili e disponibili. Una volta in possesso dei pettorali, ci rechiamo a vedere la parte del percorso che è senza dubbio la più bella: l’arrivo, un lungo rettilineo celeste in mezzo all’acqua con ai lati gli spalti per il pubblico il solo guardarlo ci fa pensare a cosa proveremo la domenica nel percorrerlo. Dopo aver sognato un po’, andiamo a caricarci di energie, i vari manuali di alimentazione sportiva suggeriscono tapas e sangria e li seguiamo pedissequamente sia al mattino che alla sera. A confermare l’atmosfera di amore per il podismo che regna qui, il sabato viene organizzata la Breakfast run, una gara di 5km alla quale partecipano numerosi atleti di varie nazioni che si ritroveranno la domenica nella maratona. Durante questa non competitiva, il sostegno del pubblico è incredibile, incoraggiamento continuo ed entusiasmo,un bellissimo ristoro, a nessuno disturba avere restrizioni alla viabilità per questi eventi,il mio pensiero va a Ferrara, dove in questi casi, l’entusiasmo viene manifestato dal suono del clacson di qualche automobilista insofferente che aggiunge anche qualche insulto verso i runners. Qui, invece, la corsa e queste manifestazioni, son l’orgoglio della città e tutti partecipano. Arriva anche Beba e la istruiamo subito sulle abitudini alimentari castigliane, cosa che ha gradito e che ripeterà anche la sera,queste sono le ripetute nelle quali rendiamo meglio. Anche lei rimane positivamente colpita dall’ambiente e dalla bellezza della zona arrivo. Finalmente giunge il giorno della maratona e il colpo d’occhio è fantastico, la partenza sarà a ondate intervallate di 6 minuti, ci inseriamo nelle rispettive griglie e aspettiamo il nostro turno. La cornice di pubblico è fantastica, per tutto il percorso l’incitamento è continuo, ci sono oltre 100 punti dove si suona, in molti punti si passa veramente attraverso delle ali di folla festante. Causa problemi fisici dai quali ancora non mi sono ripreso, ogni tanto rallento e, ricevo subito la pacca sulle spalle di altri runners pronti a incoraggiarti,a sostenerti, il pubblico continua a gridare “animo,animo” “venga” “ la tienes “ , leggono il nome sul pettorale e ti rivolgono direttamente l’incitamento, mi commuovo mentre corro e penso che anche strisciando, ma sul lungo rettilineo celeste ci arriverò. Al 29° km ho qualche problemino, ma i dolori vengono distolti dalla visione di un tifoso vestito da Forrest Gump che agita un cartello con la scritta “Running makes you free” mi faccio un selfie con lui e il dolore è già dimenticato, penso a continuare. Non perdo l’occasione di un selfie con gli Stormtrooper, verso il 38° qualche dolorino in più, fortunatamente leggo il cartello con scritto “animo” esposto da un bambino e ritengo irrispettoso deludere questa fiducia, così continuo a correre. In questa cornice da favola arrivo al’avveniristica costruzione della Città delle Scienze, e, tiro fuori la bandiera italiana, sento il mio nome gridato da alcuni tifosi che hanno gradito il gesto, estraggo anche il cellulare per riprendere questi fantastici momenti e,sulle ali dell’entusiasmo, arrivo al bellissimo rettilineo finale, incoraggiato dal pubblico sugli spalti e sospinto dalla musica che non mi ha abbandonato mai lungo il percorso mi guadagno questa splendida maratona, sicuramente quando ne farò un’altra, sarà quasi impossibile non fare paragoni con questa, che forse è imbattibile per l’entusiasmo che trasmette. Ottima prestazione di Lorenzo,Eli e Mirko che alla sua prima maratona ottiene un bellissimo e sono molto felice per lui, non poteva esordire meglio e penso in nessun posto migliore. Beba come aveva anticipato esce verso il 25° km. Alla sera reintegriamo a base di paella. Concludendo così una bellissima tre giorni, la compagnia stupenda, ha avuto importanza anche in questo caso, voglio quindi ringraziare i 4 amici con i quali ho trascorso queste giornate.
GIGI MEDAS
Anche io sono un maratoneta.Una gioia immensa concluderla in un arrivo speciale che non ha paragoni con nessuna maratona.Tanto tifo musica e incitamenti dalla gente intorno a tutto il percorso .La mia gara e' andata oltre ogni piu' rosea previsione.Il muro e' arrivato al 39esimo km ma ormai ero arrivato,si vedeva gia' l'avveniristica Ciudad de las Artes y las Ciencias e poi l'arrivo,un tappeto azzurro e ai lati l'acqua.Compagni di questa avventura Lorenzo Elisa Gigi e Deborah ,amici per davvero.Non vedo l'ora di farne un'altra
MIRKO TEBALDI
Missione compiuta!
Torniamo dalla maratona disputata a Valencia domenica 19 novembre u.s. con tantissimi ricordi, aneddoti e notizie che "condensiamo" di seguito, suddividendoli per argomenti, per consentire a ciascuno di leggere solamente ciò che gli può interessare, evitando di "sorbirsi" le ulteriori narrazioni.
La MARATONA:
Il percorso - come ci avevano riferito - è estremamente lineare e, perciò, veloce ed ideale per chi intende realizzare il PB. L'organizzazione è ben predisposta ed efficiente: pensate che gestisce e smaltisce con regolarità più di 18.000 maratoneti, oltre a circa 12.000 atleti iscritti alla gara di 10km, che si svolge in contemporanea. La Partenza e l'arrivo sono sicuramente il "pezzo forte" (e comune) delle competizioni. Sono situati all'interno della splendida ciutat de les Arts i les ciences, che è un'area moderna della città, posta al margine di un parco urbano che si sviluppa per una lunghezza di oltre 8 km (se non ricordiamo male) in quanto ricavato dal letto di un fiume che attraversava Valencia. Il percorso, ancorché interamente cittadino, non è altrettanto esaltante, in quanto Valencia non ha una architettura urbana particolarmente suggestiva. Certamente, si incontrano i monumenti principali ed al 30 km, all'incirca, si attraversa il centro dove sono concentrati gli edifici storici che esaltano la bellezza il prestigio attribuito alla città. Nel tracciato, v’erano luuunghi ristori alle consuete distanze e con dotazioni crescenti, come pure n. 2 ristori aggiuntivi, predisposti dalla Enervit (sponsor) dove distribuivano gel. Altra nota positiva, i punti di animazione, 200 circa, tra tamburini (in prevalenza e tutti bravi) musica con volume "a palla" e maschere. Ristoro finale "singolare": per raggiungerlo si veniva incanalati in un percorso che prevedeva, dapprima, la consegna della medaglia, poi la consegna di un altro pacco gara, costituito da shop bag con mantella termica, acqua, telo in microfibra e "retina di clementine". Dopodiché, il ristoro in questione, con frutta secca ed altri cibi solidi, acqua, nonché (e qui sta la particolarità) spianatrici che erogavano costantemente birra Amstel (sponsor) composizione radler e powerade (altro sponsor).
Prima della maratona:
La manifestazione prevedeva nella giornata di sabato (giorno prima della maratona) la breakfast run, sulla distanza di 5 km con partenza ed arrivo nelle vicinanze della gara ufficiale, su di un percorso presidiato dagli organizzatori e che si dipanava interamente nel parco urbano sopra detto. Lo start, fissato alle ore 9,00, era preceduto da animazione con musica, saluti e ringraziamenti a tutte le delegazioni di runners provenienti dall'estero (noi italiani, per la cronaca, eravamo i più numerosi) e, a conclusione, ristoro con liquidi, yogurt, frutta dolci e ... orchata, di cui diremo tutto nell'argomento "aneddoti".
Altra nota da segnalare; sempre sabato, tutti gli iscritti erano invitati a partecipare al paella party, dalle 13 alle 16, mostrando il braccialetto che ti veniva consegnato con il pacco gara. Nell'occasione, oltre ad un piatto abbondante di ottima paella alla Valenciana, ti fornivano arance, pane, acqua e, in più, erano presenti le spianatrici di birra e powerade sopra dette. Il tutto ovviamente, a gratis.

Aneddoti:
Il primo aneddoto, purtroppo, è la grossa sventura capitata a Deborah (che, assieme a Gigi, Mirko, Elisa e Lorenzo, costituiva il gruppo in partenza della Corriferrara) giunta all’aeroporto senza la carta d’identità e, quindi, non imbarcata .. nella sfiga, tuttavia, il “colpo di coda” di riuscire a trovare l’ultimo posto libero sul volo del giorno successivo. A seguire, temporalmente, il momento dell’imbarco, dove Elisa mi dice: chi è quello li che l’ho già visto (indicandomi un tizio che stava passando la valigia dopo di me) e che, facendo mente locale, proprio non mi diceva nulla (ho pensato a tutte le persone che incontriamo alle gare in zona Ferrara o che avevamo conosciuto in giro). Giunti sul bus che ti porta all’aereo, il tizio in questione è davanti a noi (ognuno pensa agli affaracci suoi) e sale una comitiva di runners toscani che si rivolge a lui, con battute amichevoli ed elogi (lui ringrazia e saluta) e, di lì, capiamo che è Stefano Baldini … io, Elisa, Gigi e Mirko non interloquiamo con lui, né aggiungiamo altri elogi. L’aneddoto simpatico, tuttavia, è che giunti all’area expo della maratona (sempre noi 4) ci avviciniamo ad uno stand della Enervit (dovevo comprare dei gel) e salta fuori Baldini che - diversamente da quanto è ragionevole che accada - si rivolge a noi dicendo “allora ci incontriamo ancora! Di lì scattano le chiacchere e la foto di rito che (in un certo senso) è lui che dispone, per coinvolgerci tutti.
Ultimo aneddoto, la orchata (altrimenti detta chufa de Valencia) una bevanda che Farde, prima della partenza, ci aveva detto che dovevamo assolutamente provare, poiché tipica della città. Ebbene, il beverone in questione, alla vista tutt’altro che accattivante (colore malta) al gusto risultava altrettanto “discutibile” ma (solo per me, Gigi e Mirko) comunque bevibile …. in altre parole, non è certo il drink che ti fa venire la voglia di ricercare ma (scherzandoci sopra) gli abbiamo immediatamente attribuito la qualità di lassativo …. ottimo per chi, al riguardo, ha problemi.
Ricordi.
Il ricordo più esaltante (per me ed Elisa) è la soddisfazione (oltre che il conseguente divertimento) di avere corso tutta la gara senza sentire dolori od incappare in sfighe di altro genere, come pure di avere “assorbito” la fatica velocemente (già il giorno dopo ci sentivamo come nuovi) coronando, altresì, la vittoria nei confronti di noi stessi con un PB superiore alle aspettative (o meglio, al forte desiderio) cui aspiravamo, io la chiudo in 3:27:02, mentre Elisa in 3:50:43 (12 minuti in meno della prima...non male visto la preparazione che si è sviluppata ad hoc per se stessa)!
L’altro ricordo entusiasmante è stato il piacere di trascorre la trasferta con Gigi, Mirko e Deborah con cui ci siamo già ripromessi di ripetere....al più presto!
LORENZO BOCCHI



MARATON VALENCIA
pos.cognome e nometemporitmo PUNTI 42+PUNTI RENKING
2849PELLEGRINO RAFFAELE3.15'18"4'38"22947
4734BOCCHI LORENZO3.27'02"4'54"19931
7022TEBALDI MIRKO3.41'30"5'15"14910
8826BENINI ELISA3.50'43"5'28"18897
15402MEDAS GIGI4.54'05"6'58"0806














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