Infatti su un percorso stupendo che unisce Nizza a Cannes il nostro atleta italo argentino ha gestito al meglio le sue forze e corso come un veterano anche se alla primissima esperienza sui 42 km e ha portato a casa un ottimo risultato cronometrico chiudendo la gara in 1410 posizione su 6300 partenti con il tempo di 3.39'22".
Davvero tutti i nostri complimenti Matias!!
Ecco il suo bellissimo racconto:
Arrivo con famiglia al seguito sabato pomeriggio per non sprecare energie che mi saranno utili la mattina dopo. Ho seguito alla lettera la tabella corriferrara delle 3h30’ e ho seguito la dieta dei nutrizionisti indicano per sforzi del genere. Infatti mi sento pieno di glicogeno e acqua.....sciroppato insomma. La gara parte presto, con un sacco di controlli antiterrorismo, un sacco di vento (per fortuna a favore) e pioggia. Sono comunque entusiasta! Tanto che non sento né il freddo né la pioggia. Partiamo in 6300 per la maratona e non so quanti tra staffetta e mezza maratona. Parto subito con il mio ritmo gara (RM), già testato e che mi garantisce di arrivare fino in fondo. Il tifo stupendo, gli atleti al mio fianco e la carica della gara mi fanno aumentare il ritmo. Ma io, per paura rallento, e sto nel sicuro e confortevole RM, testato e ritestato più volte. Nel frattempo, complice un timido sole, la confusione del tifo lasciato alle spalle e il passo tenuto a 2 metri dalla splendida spiaggia, mi commuovo per ciò che sto facendo e che ho così a lungo preparato. Se penso alla mia famiglia che mi aspetta all’arrivo la commozione è doppia. Ma mi trattengo, impaurito che il respiro irregolare comprometta la mia gara. Al 33esimo km decido che è tempo di rischiare di più, per evitare il rammarico di non aver osato! Scendo dai 5’20” al km a 5’. Mi sento bene. Il cambio di passo non mi fa paura, ma paradossalmente amplifica l’entusiasmo! Due salitone inaspettate interrompono il buon umore, ho il fiatone e sento le gambe spezzate. Decido di non pensarci e guardo il meraviglioso mare. Supero un bel po’ di atleti cotti e mi godo il tifo, che in prossimità dell’arrivo è da film! Corro gli ultimi 2 km a 4’50”, mi sento un gladiatore! La corsa in progressione è quella che mi soddisfa e diverte di più. All’arrivo abbraccio la mia famiglia, sono emozionato e felice. Insieme ad un trail corso ad Asiago qualche mese fa, questa maratona delle Alpi marittime è la mia gara perfetta!
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