Un'interessante curiosità del Grappa è che esistono 10 accessi (+ 1 per mtb) verso la cima che, se completati, in una manifestazione specifica, danno diritto al brevetto del Grappa.
Eccoci qui, dunque, sabato 3 Maggio a Bassano del Grappa, alle prese con il Monte Grappa Bike Day. Questa manifestazione cicloturistica è giunta alla sua quarta edizione e quest'anno ha superato le 10000 presenze.
Il Monte Grappa ha un fascino tutto particolare. Dall'alto dei suoi 1775 metri domica tutta la valle veneta e nelle giornate di sole il paesaggio è davvero meraviglioso.
La storia del Grappa è legata inesorabilmente alle vicende legate alla Prima Guerra Mondiale quando, dopo la sconfitta dell'esercito Italiano a Caporetto, divenne l'ultimo strenuo baluardo di difesa dall'esercito austro-ungarico. Oggi, quei giorni drammatici, sono testimoniati dall'imponente Sacrario Militaro che ospita l'Ossario, luogo di pace e di memoria.
La partenza è prevista per le 8.40. Corriferrara Bike Team si rpesenta con una bella formazione, composta (in ordine alfabetico) da: Gianni Boreggio, Luca Chiapatti, Paolo Franzini, Luca Mondin e Roberto Tassinati.
La salita che affronteremo oggi e che ci porterà verso il rifugio Bassano è, sulla carta, la meno impegnativa ma una tra le più lunghe con i suoi 27 km. La pendenza media è del 6%, mentre la massima è del 10%.
Si tratta della strada denominata “Cadorna” che parte da Romano d'Ezzelino.
La giornata è perfetta, un bel sole caldo e un cielo azzurro con le sue nuvole bianche ci accompagneranno per l'intero percorso. Ma il colpo d'occhio iniziale è davvero imrpessionante. Ci troviamo immersi in una caravona pressochè infinita di ciclisti, tutti sorridenti e carichi al punto giusto per gustarsi la giornata
Ok, partiamo, pochi km di pianura, dopo di che inizia la salita. I primi metri sono morbidi, poi la pendenza si porta subito al 10% per poi assestarsi al 7% per i successivi 6 km. Si sale bene, la gamba è ancora fresca per cui, personalmente, opto per un 34/25, alternato ad un 34/28.
Dopo circa 7 km, dunque, si spiana per poi riprendere al 7,5%, poi ancora una spianata con leggera discesa e su di nuovo al 9,5%, e qui mi aiuto con il 34/32.
Abbiamo percorsi i primi 11 km. Adesso la strada è pianeggiante e per i prossimi circa 5 km c'è tutto il tempo per rifiatare e gustarsi il paesaggio.
Al 16° km, a quota 1042 metri, in località Ponte San Lorenzo, la strada comincia nuovamente a salire con una pendenza molto regolare del 7%. Se ne vanno cos' altri circa 6 km.
Mancano ormai 5 km alla vetta, le gambe cominciano ad essere un po' stanche ma si continua a salire. E qui il paesaggio è davvero mozzafiato.
Se guardo verso l'alto, infatti, la strada si snoda lungo i suoi tornanti, mentre un po' più in alto si intravede la bandiera italiana e l'Ossario. Se guardo verso il basso vedo il torpedone si ciclisti che in fila indiana più o meno ordinata salgono a passo lento ma regolare.
La vegetazione nel frattempo è sparita. Il cielo è adesso denso di nuvole bianche, l'aria è fresca. Si sta veramente bene.
Gli ultimi 5 km hanno una pendenza dell'8,5% ma ormai il desiderio di raggiungere la vetta ha il sopravvento sulla fatica per cui si continua a pedalare di buona lena, mantenendo però un rassicurante 34/32.
Ed eccoci in cima. Stanchi ma soddisfatti. L'aria è fresca, quasi fredda. Indossiamo il paravento e i manicotti e ci prepariamo alla discesa giù, lungo la spettacolare strada dell'Arroccamento (o Strada delle malghe), in Val delle Mura, di nuovo in salita lungo la valle dell’Archeson (qui la pendenza è del 15-16%) per scendere poi dal Salto dea Cavra (o Strada delle Vedetta, uno dei 10 accessi che presenta punte del 20%)., fino a Crespano del Grappa.
Siamo arrivati a Bassano del Grappa. Ci cambiamo e andiamo al pasta party.
E qui va una menzione speciale all'organizzazione. Davvero meravigliosa. Non è facile gestire manifestazioni del genere ma l'impegno e la dedizione di tutti coloro che hanno possibile questo evento (organizzatori, volontari, protezione civile) non ha prezzo. A questo aggiungiamo anche la pazienza e la civiltà dei residenti che hanno aspettato con tranquillità il passaggio dei ciclisti.
Alla fine sono 67,5 km con un D+ non esattamente specificato, ma superiore a 2000 mt.
Gianni Boreggio
Luca Chiapatti
Paolo Franzini
Luca Mondin
Roberto Tassinati.
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