Corriferrara: Settimana di passi lontani, orizzonti nuovi e cuori sul podio
Trentatré atleti, undici località, quasi ottocento chilometri percorsi e oltre tremila metri di dislivello. Numeri che, da soli, raccontano già un viaggio. Ma è nelle storie, nelle partenze all’alba e negli arrivi con il fiato denso di emozioni, che la settimana di Corriferrara trova la sua poesia più autentica.
È stata una settimana nomade, sospinta dal desiderio di correre oltre i confini abituali. Dai filari ondulati del Prosecco a Vidor, profumati di vendemmia antica, alle strade assolate di Monopoli che si affacciano su un mare calmo come un respiro. Dalle vie storiche di Bologna, vive di umanità e di rumore, alle note eleganti di Sanremo, dove il mare accompagna la falcata come un vecchio amico.
A Cagliari la corsa ha il colore del vento salmastro, mentre a Verona ha il passo leggero dei bambini: la Marcia del Giocattolo ricorda che correre è, in fondo, un gioco che non smettiamo mai di amare.
Poi ci sono le avventure più selvagge: i 75 chilometri della Boa Vista Ultratrail, un dialogo con il deserto capoverdiano, dove solitudine e cielo si incontrano. I sentieri di Cervia e del Krojer Trail, tra natura che profuma di terra bagnata. E la grande sfida di Valencia, città che accoglie i maratoneti tra luci e applausi, con un calore che sa di festa.
In tutto questo, i nostri atleti hanno scritto piccole imprese che portano orgoglio e sorriso.
Atleti sul podio
Trofeo Spazio Conad Bologna
– Denis Grandi 1° di categoria
– Alessandro Medri 2° di categoria
Monopoli Half Marathon
– Rosanna Albertin 1^ di categoria
Cagliari Respira
– Sandro Prini 2° di categoria
Podio non è solo posizione: è una scintilla negli occhi, un riconoscimento a chilometri di dedizione.
Settimane così ricordano che correre significa spingersi un po’ più in là: oltre le strade note, oltre i limiti personali, oltre le carte geografiche.
E mentre le maglie biancoblu attraversano città, colline, coste e deserti, una cosa resta immutata: il passo condiviso, quello che unisce la squadra come un filo invisibile.
Alla prossima avventura.

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