sabato 24 ottobre 2015

Tcs Amsterdam Marathon 2015: BENETTI ABBATTE IL MURO DELLE 3 ORE



Domenica scorsa tre dei nostri ragazzi erano impegnati in Olanda per la TCS Amsterdam Marathon, 2, Matteo Benetti e Giovanni Simone sui 42,195 km mentre Alessandro Fardella sulla distanza di mezza maratona.

Da segnalare la grandissima prova di Bugà che riesce, al secondo tentativo ad abbattere il muro delle 3 ore e porta a casa una grande prestazione con il crono finale fermo a 2.54'56", tempo che oltre al Personal Best sulla distanza gli vale il 409° posto su 12349 arrivati!!
Giovanni Simone per colpa di qualche problema intestinale non è riuscito a migliorare il suo PB, ma ha portato a casa comunque un ottima maratona chiudendo al 5040° posto, abbondantemente sotto le 4 ore in 3.53'52".
Nella mezza Fardella chiude al 1237° posto su 14015 arrivati con il tempo di 1.37'33".









Qui di seguito il bel racconto della trasferta olandese di Giovanni Simone:

Quando ho deciso di partecipare alla Tcs Amsterdam Marathon avevo da poco tagliato il traguardo della Maratona di S.Antonio a Padova con il PB di 3h43’, era la mia 9ª Maratona. La Decima doveva essere internazionale e il fatto di avere una cugina in Olanda ed il fatto che l'arancio era il colore preferito dal mio primo genito Tommaso ha dato il là a quest'avventura.
Preparazione iniziata il 27 Luglio per 12 settimane, tutto da solo con tabella di Correre dalle 3h30’ alle 4 ore.
Venendo ai giorni nostri, il 17 ottobre ci siamo trovati con “Bigazzi” Matteo seguito dall'esperienza di un grande atleta come Nino Sarno nella preparazione dell'evento sportivo olandese.
Dopo un caffè da Frignani con Benini Claudio che mi ha accompagnato a casa di Bugà, un paio di foto e anche Matteo saluta sua mamma e con suo zio andiamo in aeroporto a Bologna.
Atterati ad Amsterdam prendiamo un taxi dopo aver recuperato il bagaglio di Bugà che dopo la gara proseguirà per le sue meritate vacanze in Thailandia. Dopo esserci recati ai rispettivi Hotel ci si reca separati all'Expo a ritirare il pettorale.
Rimango da subito affascinato dalla città e l'Olympic Stadium è già emozione pura. Rientrato preparo tutto per la mattina dopo e penso alla cena. Uscendo dal mio Hotel il Bastion Hotel, di fronte dal Fashion Hotel, vedo uscire dei Kenyoti e Etiopi con gli accrediti al collo, era l'hotel dei Top Runner, siamo nel quartiere Surinameplain.
Incontro un ragazzo anche lui top Runner italiano, Mosca (letto tante volte su correre), gli chiedo dove poter mangiare italiano e sano; mi dice di andare a Perle di Roma dove lui ha mangiato spaghetti in bianco e insalata. Seguo il suggerimento e ci vado, mangio spaghetti in bianco e un'ottima pizza con la bresaola.
L'attenzione all'alimentazione viene ormai naturale a chi corre. Vado a letto presto per riposare bene. Siamo al 18 Ottobre mattina della gara, con zaino in spalla dopo colazione mi reco verso lo Stadium; incontro Susanna, una ragazza tedesca con cui dialogando in inglese percorriamo i 2km per raggiungere la partenza, appunto l'Olympic. Qui una volta depositata la borsa all'esterno mi reco alla griglia Orange (3h30’/4h),aspetto Bugà ma non riusciamo a vederci. Mi metto in fila per andare in bagno per fare un fax, sono le 9, alle 9:25’ sono ancora in fila e allora decido di fare pipi dietro i Wc come molti e il grosso dico mi passerà.
Arriva lo start, sono commosso, l'Olympic Stadium è un tripudio. Io parto di gran lena sul ritmo dei 5’ al km. Dopo 2 km incontro Cristian e Piero della Contrada San Giacomo e corriamo insieme fino al 15 Km, poi io accelero, mi sento bene.
Al 19° km inizio a sentire che devo fare quel fax che volevo fare prima della partenza, corro dietro un cespuglio. Al 20° km, altezza Amstelduk, vedo un bagno chimico e completo l'opera.
Mi rimetto a correre non perdendomi d'animo cercando di recuperare, scendo anche sotto i 5’/km. La gente straordinaria, un fiume, e la musica ti danno la carica. Dovrò fermarmi altre 2 volte per altrettanti fax, uno al 29°km (altezza Van Der Madeweg) e l'altro qualche km più avanti.
Comunque la determinazione e la freschezza atletica mi hanno permesso d'entrare dentro l'Olympic Stadium in modo glorioso e con un sorriso stampato e gli occhi lucidi per questa Maratona dedicata al mio papà e alla mia famiglia.
3h 53m dirà il real time. Per me un successo nonostante il non PB. Su 10 Maratone ben 5 sotto le 4 ore, se penso alla mia prima a novembre 2012 a Firenze 4h26’ e non sapevo ancora correre, oggi devo ringraziare anche Corriferrara per avermi insegnato tanto in quest'anno.
Soprattutto il calore di squadra che si sente non solo in chat o sui social ma correndo insieme in gara, confrontandosi e condividendo emozioni genuine. Alla prossima,
John Simon








TCS AMSTERDAM MARATHON / HALF MARATHON
409°
BENETTI MATTEO
2.54'56”
4'09"
42+23
5040°
SIMONE GIOVANNI
3.53'52”
5'33"
42+6
1237°
FARDELLA ALESSANDRO
1.37'33”
4'37"
21+13