giovedì 7 agosto 2025

Ricordando Giancarlo Corà.

 

"Ciao Giancarlo, corri ancora con noi"

Oggi, 7 agosto, ricorre l’undicesimo anniversario della scomparsa di Giancarlo Corà, fondatore dell’Atletica Corriferrara, anima instancabile e cuore pulsante di un progetto che ha saputo trasformare la passione per la corsa in una vera e propria comunità.

Molti degli atleti che oggi vestono con orgoglio la maglia della Corriferrara non hanno avuto la fortuna di conoscerlo personalmente. Eppure, il suo spirito continua a vivere in ogni allenamento condiviso, in ogni corsa organizzata, in ogni gesto di entusiasmo e partecipazione. Chi invece ha avuto il privilegio di stargli accanto, lo ricorda con affetto sincero, con un sorriso, con quella gioia che solo i grandi sanno lasciare in eredità.

Per diversi anni, proprio in questa data, si è tenuta una corsa all’alba di circa 6 km per ricordarlo nel modo più autentico: correndo insieme, come lui amava fare. Un rito semplice, ma ricco di significato, seguito da un ristoro "non troppo piccolo", come vuole la tradizione, vissuto sempre con il sorriso, perché ricordare una persona con gioia è il modo più bello per tenerla viva nel cuore.

Anche oggi, chi ha potuto ha dedicato a Giancarlo una corsa, un pensiero, un gesto. Tra questi, ci sono parole che vale la pena condividere, perché testimoniano quanto ancora sia presente tra noi, quanto la sua figura sia impressa nella memoria collettiva di chi corre, pedala, cammina o semplicemente si sente parte della famiglia Corriferrara.

Massimo Corà, figlio di Giancarlo e suo primo erede spirituale, scrive con emozione:

Oggi, 11 anni fa ci ha lasciato Giancarlo Corà, mio padre e soprattutto colui che ha creato e portato avanti l'Atletica Corriferrara per più di 20 anni. Fino a qualche anno fa facevamo una corsa all'alba tutti insieme per ricordarlo, ma ora siamo rimasti in pochi ad averlo conosciuto di persona. Se oggi correte, dedicategli un pensiero. Un saluto speciale a mio papà e al Presidente! ♥️”

Nino lo ricorda con rispetto e libertà:

“Oggi non correrò, ma uscirò in bici. Quello che conta è fare quello che ti senti, questo era il suo spirito. Era una persona che non ha mai avuto paura di dire e fare ciò che pensava. Molto generoso. ❤️”

Pierluigi, con semplicità, racconta:

È stato un grande piacere correre all’alba per ricordare Giancarlo. E anche oggi lo ricordo con grandissimo affetto.”

Massimo, con ammirazione:

Ricordo anche io con piacere Giancarlo. Ha fatto tanto per l’associazione. Grande persona. ❤️❤️❤️”

Maurizio, che non lo ha mai conosciuto, ma lo sente vicino:

Interrompo la mia corsetta perché Giancarlo merita anche questo. Sono nella sua grande famiglia dal 2017 e lo sento in tutto quello che ha creato. Grazie Giancarlo, corriamo tutti insieme.

Infine, il ricordo vivido e affettuoso di Morris:

Io stamattina, causa turno di lavoro, non sono riuscito a correre, ma lo farò stasera con la maglia commemorativa, come ogni anno. Ho avuto la fortuna di conoscerlo… era un fiume in piena, pieno di entusiasmo e quella giusta incoscienza per creare qualsiasi cosa gli venisse in mente. Poco prima che venisse a mancare, voleva organizzare una maratona a Comacchio. Uomo di altri tempi. Ciao Giancarlo ❤️❤️”


Giancarlo Corà non è solo un nome nella storia dell’Atletica Corriferrara: è la radice, il seme da cui tutto è nato. È presente nei volti sorridenti dei nuovi iscritti, nei chilometri macinati insieme, negli eventi che uniscono sport, amicizia e passione.

Oggi lo ricordiamo così, con riconoscenza e affetto.
Perché finché ci sarà qualcuno che correrà pensando a lui, Giancarlo continuerà a correre con noi. 🧡

Foto di repertorio delle corse in suo onore.
Scatti all’alba, sorrisi, strette di mano,  ristori: immagini di un ricordo vivo, condiviso, collettivo. Un grazie a chi ogni anno immortala e custodisce questi momenti preziosi.
















mercoledì 6 agosto 2025

Riepilogo settimanale delle gare e dei podi.

 

Titolo:“Corriferrara: sei corse, un solo cuore che batte a 727,7 km/h”

Non è stato un weekend, è stata una sceneggiatura di Tarantino con scarpe da running al posto delle pistole. Sei location, sei set cinematografici disseminati tra Veneto, Emilia, Trentino e Puglia. Sei colpi di cronometro che hanno lasciato il segno.

Atto Primo: “Su e zo per le malghe” – Caltrano (VI), Km 16,7 

Fango, salita, respiro che graffia la gola come carta vetrata. Elisa Romani si piazza 3ª di categoria, con la freddezza di chi non spara a vuoto nemmeno un colpo.

Atto Secondo: “Trail ma non troppo” – Castel d’Alfero (FC), Km 18

Qui la colonna sonora è un western crepuscolare: sterrato, polvere, fatica che sa di sangue e ruggine.

Atto Terzo: “Vivi Baura” – Baura, Km 6,7

Questa è stata la gara col cuore più grande. Ben 47 atleti Corriferrara iscritti, un fiume di maglie bianche e blu che ha colorato il percorso. Un trofeo con il nome di Paolo Colombani, un atleta che non c’è più ma corre ancora in ognuno dei presenti.

Sul podio:

  • Rosanna Albertin – 2ª assoluta

  • Chiara Rosignoli – 1ª di categoria e 4ª assoluta

  • Paola Pantaleoni – 2ª di categoria

  • Denis Grandi – 3° di categoria

E nelle prime dieci di categoria: Drimaco Sabina, Maietti Caterina, Marino Raffaella, Scagliarini Lucia, Gnitko Tatiana, Beccari Federica, Paola Ferrari.
Un plot corale da far invidia a “Le Iene”.

Atto Quarto: “Camignada poi sié refuge” – Auronzo di Cadore (BL), Km 34

Un’avventura alpina lunga come un piano sequenza, con 34 km di sudore e paesaggi da cinema in technicolor.

Atto Quinto: “Corrimonte” – Monte Sant’Angelo (FG), Km 9,9

Salite che ti tolgono il fiato più di un monologo di Samuel L. Jackson.

Atto Sesto: “Marcia delle malghe” – Pozza del Favero (VI), Km 18/12

Ultima scena, polvere che si alza come nei duelli di mezzogiorno.


Dati di produzione:

  • Km totali: 727,7

  • Dislivello accumulato: 18.263 metri

  • Numero di atleti coinvolti: 66

Final Cut: sei gare, decine di sorrisi, centinaia di respiri corti. Corriferrara, quando corre, non lascia superstiti: solo tracce di passione sull’asfalto.

martedì 5 agosto 2025

Vivi Baura, Rosanna Albertin 2^ assoluta

 

🐎 Vento nei capelli e polvere sotto le scarpe: la leggendaria corsa del ViviBaura 2025! 🤠

Nel selvaggio ovest ferrarese, precisamente a Baura, il 3 agosto 2025, si è corsa la 8ª edizione del ViviBaura – 5° Memorial Paolo Colombani, una vera e propria scorribanda podistica che ha radunato 350 impavidi corridori in occasione della sagra di San Lorenzo.

Il tracciato, lungo 6,7 chilometri, si è snodato tra le vie assolate del paese, dove ogni passo sembrava un colpo di sperone sul terreno arido della prateria. Ma nonostante la polvere e la calura agostana, lo spirito era quello delle grandi occasioni: grinta, sorrisi, e tanta emozione per ricordare Paolo Colombani, il nostro indimenticabile compagno di viaggio.

🔔 Il tributo a Paolo

Il trofeo porta il nome di Paolo, e non c’è stato atleta Corriferrara che non abbia dedicato un pensiero, un ricordo, una lacrima o un sorriso a questo cowboy della corsa. Sui social, gli omaggi si sono rincorsi come cavalli al galoppo: "A Paolo avrebbe fatto piacere sapere quanto affetto ha destato nei nostri cuori", hanno scritto in molti. E proprio questo pensiero ha acceso le gambe e l’anima dei nostri podisti.

🏇 La stirpe Corà: duello in famiglia

Una gara nella gara si è consumata nella famiglia Corà. Il presidente della Corriferrara, Massimo, ha dovuto cedere il cappello (e il tempo) al giovane e scattante Alberto, che ha chiuso in 28'18", 13 secondi prima del padre. Poco distante, Diego non ha mollato le redini. Si prevede una stagione di duelli serrati tra le colline (e le tabelle tempi) di casa Corà.

🧊 Frutta, crostini... e ghiaccioli!

Lo spirito della gara lo racconta bene Paola Pantaleoni, salita sul secondo gradino del podio di categoria:

"Alla gara Vivi Baura memorial Paolo Colombani di inizio Agosto non si può mancare!! E noi a questa gara, sempre ben organizzata dai nostri amici speciali Eli e Lore, c’eravamo… e in tanti!! Poi io mi porto a casa una bella sporta di frutta (e crostini speciali del forno 😋) dopo essere andata anche più forte di un anno fa 💪🏼 non si mollaaaa!
PS: è la gara dei ghiaccioli al ristoro finale!!
"

🥇 Donne forti e veloci come mustang

Le nostre fuoriclasse Corriferrara hanno lasciato il segno:

  • Rosanna Albertin 🥈 2ª assoluta

  • Chiara Rosignoli 🥇 1ª di categoria e 4ª assoluta

  • Paola Pantaleoni 🥈 2ª di categoria

Tra le prime 10 di categoria, brillano anche:


  • Drimaco Sabina

  • Maietti Caterina

  • Marino Raffaella

  • Scagliarini Lucia

  • Gnitko Tatiana

  • Beccari Federica

  • Paola Ferrari

🏅 E tra gli uomini, che sfida!

Non sono stati da meno i nostri cowboy in scarpe da corsa: tra loro brilla Denis Grandi, che ha


conquistato un bel 3° posto di categoria, cavalcando deciso verso il podio e aggiungendo un altro motivo d’orgoglio alla giornata.

🤝 Nessuna medaglia, solo passione

La Corriferrara, che ha partecipato con una marea di atleti, si è sportivamente autoesclusa dalla classifica delle società per onorare l'impegno nell’organizzazione della manifestazione, degli atleti Corriferrara Elisa Benini e Lorenzo Bocchi, che hanno coadiuvato la locale pro loco nella cura dell'evento podistico.


E mentre il sole tramontava dietro i campi di Baura, e i ghiaccioli si scioglievano nei sorrisi dei podisti, si capiva che questa non è solo una corsa: è un rito, un ricordo, un modo di stare insieme. 













52^ Camignada poi siè refuge

 

🏔️ Camignada poi siè Refuge: tra sudore, rifugi e cielo alto

Auronzo di Cadore – 3 agosto 2025 – 34 km, 1500 m D+ (e tanta gamba!)

Oh, ma che giornata! Il 3 agosto 2025, tra i boschi, i ghiaioni e le creste aguzze delle Dolomiti di Auronzo, si è corsa la 52ª edizione della Camignada poi siè Refuge.
Una non competitiva per modo di dire: 34 chilometri e 1500 metri di dislivello positivo, con salite da bruciare i polmoni e discese che tritano le ginocchia, altro che passeggiata!

⛰️ Il giro dei sei rifugi... e delle sei fatiche!

Si parte di buon mattino, zaino in spalla, gambe sveglie e cuore aperto. Il percorso abbraccia sei rifugi, ai piedi delle maestose Tre Cime di Lavaredo, tra rocce bianche, pascoli alti e il cielo che pare così vicino da poterlo toccare.

Ce lo racconta così Renato Finco:

Panorami stupendi, ti sembra di toccare il cielo con un dito. Il giro dei sei rifugi alla base delle Tre Cime è un’esperienza unica.
Appunto... unica per le emozioni, ma anche per la fatica! I 2000 metri di discesa tecnica ti spezzano le ginocchia!
Questa non competitiva non ha nulla da invidiare ad altri famosi trail dolomitici: fatica, sudore... ma tanta felicità all’arrivo per aver conquistato un altro traguardo storico: la 52ª Camignada.

🥾 Gente vera, montagne vere

Qui non ci sono fotografi ad ogni curva, né tappeti rossi al traguardo. Solo pietre, radici, vento fresco in faccia e la voce del bosco che ti accompagna.
Ogni passo è guadagnato, ogni respiro è rubato all’aria sottile. Eppure, è proprio lì che ti senti vivo come non mai.

🍝 All’arrivo: polenta, birra e storie da raccontare

All’arrivo non servono le medaglie: basta una panca di legno, un piatto di polenta fumante, una birra ghiacciata e la soddisfazione stampata in faccia.
Tra volti arrossati e maglie impregnate di sali e sorrisi, si capisce bene perché, da 52 anni, questa corsa continui ad attirare chi ama la montagna senza fronzoli, ma con tanta anima.


👣 Camignada, ci rivediamo l’anno prossimo!

Chi ha corso la Camignada lo sa: non è solo una gara. È un patto con la montagna, una sfida onesta tra uomo e natura, una storia da raccontare davanti al camino, con le scarpe infangate e il cuore pieno.









Su e zo per le malghe, Elisa Romani 3^ di categoria

 

🌼 Su e zo per le malghe – Elisa, Sara e i sorrisi tra le nuvole 🐮🏔️

Oh, che bella giornata tra i monti!
Domenica, tra le dolci alture di Caltrano (VI), ai piedi dell’Altopiano di Asiago, si è corsa la più alpina e profumata delle gare: “Su e zo per le malghe”, una cavalcata leggera (ma non troppo!) di 16,7 km con 850 metri di dislivello, su e giù tra i prati, i boschi, le ciotole piene d’acqua per le mucche, e gli echi di campanacci lontani.

Tra i fiori selvatici e i pini silenziosi, gli atleti Corriferrara hanno portato sorrisi, fatica e anche un pizzico di gloria.

🐐 Elisa tra stalle, mulattiere e podi

Elisa Romani, con le sue gambe forti come quelle di una capretta di montagna, ha danzato tra i sassi e i rami, raccogliendo il 3° posto di categoria, e portando a casa una meritata medaglia e un cuore pieno di felicità. Brava Elisa! Altro che trenino delle Alpi: tu voli!

🌲 Il racconto di Sara: tra boschi, mucche e gnocchi

Ce lo racconta Sara Previati, con la voce ancora piena di stupore e allegria:

Partenza dal Bar Alpino di Caltrano, posto sperduto nell'Altopiano di Asiago… graziati dal tempo ci siamo goduti questa splendida gara trail tra sentieri di boschi, strade ciotolate e panorami davvero mozzafiato.
Sul percorso anche molte mucche che ci hanno lasciato qualche ricordo!! 😅
Ristoro finale top con gnocchi e birra!!!

Mucche al pascolo, corridori che salutano come vecchi amici, piedi nel fango, e il cuore che batte come il cucù nella baita. Questo è lo spirito di “Su e zo per le malghe”: una festa per chi ama la montagna e la corsa, ma anche le piccole gioie come una tazza di birra dopo aver scalato il mondo.


🍽️ Gnocchi, birra e felicità

Che dire del ristoro finale? Non era un banale tavolino con acqua e arance... ma un vero banchetto da baita! Gnocchi fumanti, birra fresca, e risate condivise con sconosciuti che per un giorno diventano compagni di malga e di fatica.


🌞 Alla prossima tra le cime!

Tra prati verdi e cielo azzurro, tra salite che strappano il fiato e discese che accarezzano le gambe, la “Su e zo per le malghe” è stata una carezza di natura e sport, con un’anima semplice e genuina, proprio come le giornate passate a correre nei monti con le caprette… e un po’ di coraggio nel cuore.








Marcia delle malghe

 

Marcia delle Malghe: relax, natura e… 18 km di puro divertimento in altura!

Pozza del Favero (VI), 3 agosto 2025 – C’è chi l’ultimo giorno di ferie lo dedica al relax, chi alla valigia… e poi c’è chi, come Michele Tuffanelli e Letizia Milani della Corriferrara, decide di chiudere in bellezza con una vacanza attiva, immersa nella natura e con le scarpe da trail ai piedi!

La destinazione? Pozza del Favero, località incastonata a 1250 metri di altitudine, nel cuore delle Prealpi Vicentine. Qui si è disputata la suggestiva Marcia delle Malghe, manifestazione non competitiva che unisce sport, paesaggi mozzafiato e tradizioni montane.

Il racconto di Michele Tuffanelli:

"Domenica, ultimo giorno di ferie… che si fa? 🤔 Ci si riposa?! Ma no! Io e Letizia decidiamo di farci un bel allenamento in montagna alla Marcia delle Malghe, su a Pozza del Favero. Non proprio comodo da raggiungere, ma ne è valsa la pena!

Io parto per il lungo: 18 km con 850 metri di dislivello positivo, Letizia per il percorso da 12 km con 600 d+… Si parte dal Rifugio Bar Alpino, poi via su sentieri immersi nel bosco, con panorami da togliere il fiato e passaggi tra le malghe, circondati da mucche, cavalli e capre tutti liberi di pascolare. Una giornata di allenamento immersi nella natura… e ovviamente non poteva mancare il terzo tempo con pranzo in malga: 🍻🌭!”

Un'esperienza che sa di montagna autentica, tra profumo di fieno e aria frizzante, in cui ogni passo è stato un piacere per gli occhi e per le gambe. Complimenti ai nostri portacolori Michele e Letizia, che hanno trasformato una domenica d’agosto in una piccola avventura d’alta quota!