lunedì 17 novembre 2025

Maratona di Verona, la pioggia non ferma i nostri atleti.

                                           

                                                  

Verona, città d’amore e pioggia: la maratona del 16 novembre 2025 raccontata come un poema.

Verona è una città che non si limita a essere sfondo: avvolge, racconta, ispira. Le sue pietre antiche custodiscono storie d’amore, i suoi ponti respirano i secoli, e persino la pioggia, quella pioggia che il 16 novembre 2025 ha battezzato ogni atleta, sembra avere un carattere proprio, quasi volesse partecipare alla corsa, ricordando a tutti che la bellezza spesso vive nel sacrificio.

In questa cornice romantica e tempestosa, Corriferrara ha scritto una pagina indimenticabile, presentandosi con 5 atleti nella maratona, Ion Coban, Gianluca Sanfilippo, Michela Guarise, Angelo Visentin(al suo esordio nella regina) e Federico Oliani  e con 9 atleti nella mezza maratona, tra conferme e splendidi esordi.

La maratona: la regina bagnata

Sfidare i 42,195 km nella città di Romeo e Giulietta significa entrare in una narrazione più grande: ogni ponte ha un valore, ogni curva un ricordo.
Sfidarli sotto una pioggia incessante significa trasformare la gara in un poema epico.
Eppure Corriferrara ha acceso Verona con due prestazioni splendide:

  • Ion Coban – 2:56:17

  • Gianluca Sanfilippo – 2:58:36

Restare sotto le tre ore nella gara regina non è mai un dettaglio. È un sigillo. Un’impresa. Un patto stretto con la strada, con la fatica e con sé stessi. Farlo nonostante la pioggia battente rende tutto ancora più epico.

A completare la giornata, l’entusiasmo, l’autoironia e l’avventura vissuta da Federico Oliani, che ha lasciato un racconto degno di una piccola epopea moderna.


I commenti degli atleti 

Federico Oliani:
“L'ultimo lungo: corsa di sopravvivenza sotto l'acqua.   Che ci sarebbe stata pioggia lo si sapeva da una settimana...che sarebbe diventata una gara di nuoto invece non me lo immaginavo. Iscritto alla Verona marathon per fare l'ultimo lungo prima di Valencia. Il piano era semplice: 35km di corsa e poi gli ultimi 7 camminando fino all'arrivo per beccarsi la medaglia. Va tutto secondo i piani fino appunto al 35esimo...un po' di pioggia alternata a sole che mi costringe a mettere e togliere l impermeabile ma tutto molto affrontabile...mi fermo inizio a camminare, rubo qualche decina di barrette al ristoro (devo pur ammortizzare l'iscrizione e neanche cento metri sorpresa: siamo entrati in una base dell'esercito italiano con 2/300 militari in divisa in riga che facevano tutti il tifo...vuoi non correre? Eh va be facciamoci pure questo km e mezzo ancora...che vuoi che sia? Esco dalla base, riprendo a camminare e inizia una pioggia battente...sto iniziando a congelare e a farmela addosso....il che mi costringe a corricchiare stanco morto fino all'arrivo. Medaglia bellissima, experience invece.... indimenticabile diciamo”

Sanfilippo Gianluca:
“Prima volta che corro una maratona sotto la pioggia, fondo abbastanza scivoloso.  Non sono riuscito a migliorarmi, ma almeno sono stato sotto le tre ore.”

Michela Guarise:
“Maratona bagnata, maratona fortunata”… peccato per la pioggia ma mi ha portato bene! 5^ maratona conquistata.

Angelo Visentini:

Prima maratona pioggia ed emozione


La mezza maratona: tra esordi ed emozioni

Nel mosaico di strade che compone Verona, anche i nove atleti della mezza hanno dato vita a una sinfonia di impegno e soddisfazioni.
Per Lilia Agachi e Michele Bulzoni è stato un giorno speciale: il loro esordio ufficiale.

Entrambi hanno onorato la gara con entusiasmo e determinazione, vivendo Verona come un battesimo agonistico reso ancor più memorabile dall’acqua che scendeva come un sipario teatrale.

Bulzoni Michele:
“La mia prima mezza maratona ufficiale! Obiettivo sotto le due ore centrato!”

Lilia Agachi:
“Domenica ho corso la mia prima mezza maratona a Verona.  Un'esperienza fantastica, emozionante, spettacolare nonostante il diluvio a fine gara. L'unico obiettivo era arrivarci e prendere quella medaglia, sono orgogliosa di esserci riuscita grazie anche a Ion, mio supporter numero uno.”


Quando la pioggia diventa poesia

Verona, quel giorno, brillava d’acqua.
Le strade sembravano specchi, i ponti fili d’argento, le mura un sipario antico che accoglieva gli atleti come attori in una tragedia romantica. 
Ma Corriferrara non ha soltanto corso: ha vissuto, ha resistito, ha celebratoE la pioggia, anziché spegnere gli entusiasmi, li ha trasformati in ricordi indelebili.

Perché nelle città che parlano d’amore, perfino le tempeste diventano poesia.











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