mercoledì 30 luglio 2025

Ultramaratona del Gran Sasso

 

🏔 ULTRAMARATONA DEL GRAN SASSO – 50 KM DI PASSIONE E DISLIVELLO
Santo Stefano di Sessanio, 27 luglio 2025

In mezzo alle montagne abruzzesi, là dove il cielo si tocca con un dito e il respiro si fa corto non solo per la fatica ma anche per la bellezza del paesaggio, si è corsa domenica 27 luglio l’Ultramaratona del Gran Sasso. Un percorso tosto e selvaggio, 50 chilometri di saliscendi tra pietraie, borghi antichi e pascoli d’altura, con 900 metri di dislivello positivo, e il cuore che batteva forte, più per la grinta che per l’altitudine.

Santo Stefano di Sessanio, gioiello d’Abruzzo incastonato nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, ha fatto da cornice alla partenza e all’arrivo di questa prova di resistenza che ha visto corridori da tutta Italia misurarsi con la natura dura e sincera della montagna.

Tra i partecipanti, anche Corriferrara, che ha mandato due degni rappresentanti a tenere alta la bandiera estense:

  • Paolo Callegari, che ha chiuso la gara con determinazione e passo saldo, classificandosi 10° di categoria M45, un risultato che brilla come una stella tra le rocce del Gran Sasso.

  • Vittorio Cavallini, che ha domato i 50 chilometri con spirito montanaro e gambe d’acciaio, portando a termine la fatica con onore.

Proprio Cavallini, al termine della gara, ha raccontato:

Fine settimana in Abruzzo per l'ultramaratona del Gran Sasso: corsa allenante con i primi 10 km in discesa, tanto per scaldarsi un po', una salita di una decina di km seguita da un falso piano in salita, poi gli ultimi 10 km in discesa corribile.
I ristori sono tra i migliori che ho trovato, sia per il calore dei volontari che per la varietà e


qualità dei cibi offerti.
Panorami non paragonabili a quelli verdi delle Alpi, ma sicuramente belli!
Molto bello il falso piano centrale in mezzo all'altopiano, con le cime ai lati. Peccato per le tante moto, ma è Domenica per tutti e non solo per chi corre a piedi!
Bella anche la salita, con l’avvicinamento e l’attraversamento di Castel del Monte. Bella la discesa finale in cui dall’alto si vede Santo Stefano di Sessanio che si avvicina ed assapori l’arco dell’arrivo all’ombra!

Non c’erano solo chilometri da macinare, ma vento da sfidare, sole d’alta quota a bruciare la pelle, e quella sensazione inconfondibile che solo le montagne sanno dare: di essere piccoli davanti alla natura, ma grandi quando si taglia il traguardo.

Complimenti a tutti i partecipanti, ma un plauso speciale a Callegari e Cavallini. La montagna sa riconoscere chi la rispetta. E loro, ieri, l’hanno onorata.




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