“La Corriferrara va anche a Resia”
Per questo fine settimana abbiamo optato per il modello “gita fuori
porta” e così mi sono accordato con gli amici corridori Alberto, Luigi e
Cristina ed abbiamo organizzato un bel week end in montagna per correre
il giro del lago di Resia; siamo partiti il venerdì pomeriggio con le
famiglie al seguito in direzione alta Val Venosta: oserei quasi dire
altissima visto che Curone, il paese da cui parte ed in cui arriva il
giro, è a meno di 10 chilometri dal confine con l’Austria.
Arrivo alle
20 di venerdì appena in tempo per ritirare i pettorali senza dover fare
la fila il sabato e così avere la giornata tranquilla fino alla partenza
della gara: c’è molto vento il cielo è sereno ma il clima NON è
propriamente mite e infatti sabato mattina ci svegliamo con un cielo
azzurrissimo ma con una temperatura di 4° alle 8 di mattina !!! Speriamo
che la giornata si scaldi … e piano piano effettivamente la temperatura
sale ma continua ed essere presente un fastidioso vento anche piuttosto
freddino.
Verso le 15,30 ci avviamo verso la zona gara/partenza, c’è un
bel traffico, gli iscritti sono più di tremila ma tutto è organizzato
“alla tedesca”: un prato enorme accoglie le auto di tutti i
partecipanti, ci sono almeno due camion con 7/8 cabine doccia ciascuno,
non mancano i posti di ristori di vario genere (birra, strudel, i vari
prodotti energetici, un enorme tendone adibito a pasticceria-bar), il
rettilineo di partenza/arrivo è addirittura dotato di tribune per gli
spettatori.
Grazie alla chat Corriferrara ci troviamo con altri
“colleghi” (non tutti purtroppo) e scatta l’immancabile foto di gruppo.
Si avvicina l’ora di partenza (le 17.00) il sole è alto e scalda ma c’è
ancora un bel vento “fresco”… cosa ti metti ? la canotta, la canotta e
una maglia, solo la maglia, i pantaloncini, i 3/4, il pantalone lungo…
mah ??? Alla fine giustamente ognuno decide per se e ci si avvia alle
gabbie di partenza: a seconda del tempo che ognuno ritiene di poter fare
ce ne sono cinque che vengono fatte partire a 5 minuti di distanza
l’una dall’altra per non intasare il percorso: io decido per la terza,
tempo previsto fra 1h 10’ e 1h 20’.
Alle 17.10 scatta il mio blocco, il
percorso si snoda interamente lungo il perimetro del lago, si parte dal
paese di Curone (quello di fronte a cui spunta il famoso campanile
nell’acqua, che poi non è che quello della chiesa del vecchio paese
sommerso subito dopo la fine della guerra per aumentare la portata del
bacino idroelettrico) in direzione sud e si gira attorno al lago in
senso orario, su percorso ciclabile (circa 2/3 del totale) e su strada;
sento subito i 1.500 mt di altitudine, un po’ di ossigeno manca poi
piano piano ci si adegua, al 4° chilometro si passa sulla diga che
chiude il lago a sud, sono 800 metri di vento di traverso che spinge
parecchio, poi si comincia a tornare indietro sulla sponda opposta, qui
comincia tutto un tratto di saliscendi in mezzo al bosco (da questa
parte la riva è più scoscesa e non c’è posto per la ciclabile) con
alcune salite anche di un certo impegno, dall’undicesimo chilometro si
torna sulla riva del lago e gli ultimo 4 chilometri sono praticamente
pianeggianti con un sacco di gente lungo il percorso che ti applaude, suona
trombe e campanacci e ti incoraggia, ci siamo si ricomincia a vedere il
campanile nell’acqua, siamo al traguardo con l’ingresso nel rettilineo
con le tribune: è un bell’effetto… e poi c’è Elena (mia figlia) che urla
“forza papino !!!” e allora via l’ultimo sforzo sotto il traguardo.
Un
po’ meno di 1 ora e 16 minuti: come avevo ipotizzato, sono contento, una
bella gara, ben organizzata e ben gestita, un paesaggio “da cartolina”
(una bella cartolina !) e tanti, tantissimi runners (gli iscritti erano
più di 3.500 !!!): una striscia continua di maglie multicolori che ha
punteggiato tutte le rive del lago per più di due ore.
Arrivano
anche Luigi, Alberto e Cristina: siamo tutti contenti, albergo, doccia e
cena “apocalittica” (dopo la gara faceva freddo !): bisognava per forza
rifocillarsi; e domenica con calma si torna al piano e al “Monte
Agnone” … però la montagna vera non è niente male.
Ecco
i risultati dei nostri atleti: la posizione di classifica indicata per
ciascuno è quella relativa alla classifica assoluta maschile e femminile
(spero di averli trovati tutti)
Polizzi
Omar posizione 520 tempo 1h 10’
30’’ media 4’36’’ punti 15+13+1
Oliani
Federico posizione 705 tempo 1h 13’
36’’ media 4’48’’ punti 15+11 +1
Ferioli
Roger posizione 816 tempo 1h
15’ 26’’ media 4’55’’ punti 15+9 +1
Cappelli
Cinzia posizione 119 tempo 1h 15’
26’’ media 4’55’’ punti 15+15 +1
Punturieri
Filippo posizione 835 tempo 1h 15’
50’’ media 4’57’’ punti 15+9 +1
Albertin
Rosanna posizione 171 tempo 1h 17’
42’’ media 5’04’’ punti 15+14 +1
Genuardi
Laura posizione 264 tempo 1h 21’
24’’ media 5’19’’ punti 15+11 +1
Franchini
Luigi posizione 1243 tempo 1h 24’
53’’ media 5’32’’ punti 15+2 +1
Bonazza
Valeriano posizione 1378 tempo 1h 30’
25’’ media 5’54’’ punti 15 +1
Gaiba
Stefania posizione 539 tempo 1h 31’
22’’ media 5’58’’ punti 15+3 +1
Franceschini
Cterina posizione 540 tempo 1h 31’
23’’ media 5’58’’ punti 15+3 +1
Gaiba
Valentino posizione 1397 tempo 1h 31’
24’’ media 5’58’’ punti 15 +1
Ardizzoni
Claudia posizione 541 tempo 1h 31’
24’’ media 5’58’’ punti 15+3 +1
Provenziani Alberto posizione 1466 tempo 1h 37’ 10’’ media 6’21’’ punti 15 +1
Rinaldi
Cristina posizione 797 tempo 1h 48’
34’’ media 7’05’’ punti 15 +1
Filippo Punturieri
Alle 17.20, puntualissimo, lo start al nostro gruppo dei "lenti"Il vento si fa subito sentire, soprattutto sulla diga e la prima metà del percorso è piuttosto noiosa. Poi improvvisamente, tutto cambia, iniziano le variazioni di pendenza ed incontriamo gruppi di musicisti "fai da te" davvero simpatici. Dopo km 15,300 siamo di nuovo a Curon Venosta, passiamo di fianco al famoso campanile, tristemente sommerso nel Lago di Resia, ed ecco l'arrivo...sono trascorsi solo (si fa per dire) 1h31'25" dallo start! Sorridenti e soddisfatti la coppia Gaiba&Gaiba taglia il traguardo per mano
Stefania Gaiba
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