Seconda tappa...a Soraga mi vesto da kamikaze e piazzo la
"remuntada". La tappa di oggi di 12,6 km con molto asfalto è stata
molto più semplice e per quanto mi riguarda molto più confacente alle mie
caratteristiche. Anche il dislivello di 474m era molto più equilibrato e a
parte un paio di salite veramente dure il resto è stato un "mangia e
bevi" con anche lunghissime discese. La prima salita è corribile e tengo
il ritmo della seconda donna ma già dopo 2 km si scende e tengo quindi un
buon passo. Dal 4° al 6° la strada torna a salire fra sterrato ed asfalto, ci
si dirige verso l'impianto di risalita del Lusia a Moena. Qui la prima salita
durissima ma molto corta: 200m su ghiaioni veramente tosti e con il compagno
modenese che mi affianca ci chiediamo come facciano i primi a correre. Arrivati
in cima si scende giù in picchiata. Qui decido di rischiare il tutto per tutto
perché vedo che la discesa è lunghissima e seppur sia ghiaiata in alcuni punti
è un'occasione molto ghiotta per recuperare terreno. Ad un certo punto si passa
su asfalto e corro l'8°km a 3'13"/km. Sono l'unico a procedere di quel
passo, come un kamikaze guadagno metri e posizioni, anche se non molte visto
che oggi ero nei primi 40. Ma faccio il vuoto alle spalle e sono certo di
guadagnare minuti in classifica generale. Il percorso era proprio come
descritto e per questo seppur ci siano ancora 4 tappe oggi per me era il caso
di sparare il massimo viste le ultime 2 tappe in cui dovrò giocare in difesa.
Dal 3'13"/km si passa a 1500m durissimi, corro il 10° a 8'43'/km; la
strada sale a pendenze importanti ma è cementata e si sale camminando ma senza
gli incubi di ieri. È l'ultimo sforzo poi 2 km abbondanti di discese
altrettanto ripide fra sentieri e strade asfaltate di Soraga alta. A valle si
vede già il lago con l'arco di arrivo...è una volata giungere alla fine. Se
nella salita le distanze dietro a me si erano accorciate in questo ultimo
tratto riprendo terreno e vado a chiudere in 1h04'05".
38° assoluto (ieri 115°), 32° uomo (ieri 18 donne davanti...)
In classifica generale guadagno ben
49 posizioni e sono ora 66° con 2h15'12", 58° maschile.
Domani altra tappa sulla carta favorevole: Fontanazzo 11,1 km con 345 di dislivello. Ora però a fare la differenza sarà anche la fatica accumulata in precedenza.
Domani altra tappa sulla carta favorevole: Fontanazzo 11,1 km con 345 di dislivello. Ora però a fare la differenza sarà anche la fatica accumulata in precedenza.
Paolo Callegari
ARTICOLO PRIMA TAPPA: QUI
ARTICOLO TERZA TAPPA: QUI
ARTICOLO QUARTA TAPPA: QUI
ARTICOLO QUINTA TAPPA: QUI
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VIDEO 2a TAPPA
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Teatro del secondo atto sono i soleggiati prati in riva al
lago di Soraga. Si tratta della frazione più lunga della settimana, visto che i
partecipanti devono affrontare 12,60 chilometri e un dislivello di 474 metri.
La categoria amatori partirà alle 9, mentre i runner mezzora dopo. Due sono i
motivi rendono unica ed anomala questa tappa, caratterizzata da continui
saliscendi: il primo è la presenza di lunghi tratti veloci ed asfaltati (circa
il 50% del totale), l’altro è la quota del punto più alto, appena 1.450 metri,
nonostante il dislivello complessivo di poco meno di 500 metri. Lasciato alle
spalle il lago di Soraga, dopo aver superato il ponte di legno sopra l’Avisio,
sul breve tratto di pista ciclabile si entra nel bosco, per un primo segmento
di salita selettiva su strada forestale.
Poi i concorrenti toccano Soraga Alta, da dove imboccano un
tratto molto veloce che si sviluppa un po’ su asfalto ed un po’ su sterrato,
dapprima nel centro abitato e poi sul largo sentiero a mezzacosta in direzione
sud, verso l’Alpe Lusia, dominando Moena dall’alto. Poco dopo il suggestivo
passaggio al fortino della Prima guerra mondiale ecco un altro strappo di circa
300 metri che porta al punto più alto, poi il percorso scende verso l’abitato
di Moena.
Arrivati alle prime case della Fata delle Dolomiti, si gira
a destra per l’ultima salita: 200 metri di dislivello in poco meno di 1 km.
Giunti in località Pianac il tempo di recuperare le forze e giù per l’ultima
suggestiva discesa in mezzo al bosco, puntando verso Soraga Alta e l’arrivo,
dove gli amici del Pian Pian Bel Bel faranno trovare ai concorrenti un ristoro
con i fiocchi.
SORAGA km 12,600 D+474 | ||||
CALLEGARI PAOLO
| 1h04'05" | 5'05" | 12+4+4 |