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giovedì 18 dicembre 2025

Riepilogo settimanale gare e punti che saranno assegnati.

 

Cronache di corsa e di cuore: la settimana Corriferrara

Vi sono settimane, care lettrici e cari lettori, che non si limitano a scorrere sul calendario, ma vi lasciano impressa l’orma, come fango d’inverno su uno stivale consumato. Così è stata l’ultima settimana podistica di Corriferrara, un piccolo romanzo corale fatto di fiato corto, scarpe vissute e speranze che corrono più veloci del tempo.

Otto località, come capitoli sparsi lungo la penisola, hanno accolto i nostri atleti. Dalle rive severe e scintillanti di Torbole, dove il Garda Trentino Xmas Trail (30 km) ha messo alla prova uomini e donne tra salite che parevano non finire mai, fino alle strade amiche e severe di Ferrara, che con il Trofeo Città di Ferrara (5,75 km) e il Test sui 3 km ha osservato i suoi figli correre come se fossero tornati a casa dopo un lungo viaggio.

A Tavernelle, tra i sentieri del Tabernulae Trail (20,61 km), la terra ha chiesto rispetto e forza; ad Arquà Petrarca, luogo che ancora sussurra versi antichi, la Marcia di Arquà (13 e 19 km) ha unito poesia e sudore. Thiene, con la sua Stragiaxa (10 km), ha offerto strade rapide e pensieri brevi, mentre Reggio Emilia, solenne come un vecchio patriarca, ha accolto maratoneti e mezzofondisti nella Maratona e Mezza (42,195 e 21,097 km), dove ogni chilometro è una promessa mantenuta a fatica.
E poi Ponte Nuovo, teatro del 32° Cross UISP (4,5 e 3 km), dove il fango non distingue tra veterani e giovani, ma rende tutti uguali davanti alla fatica.

In totale, 173 atleti hanno scritto questa storia collettiva, percorrendo 879,997 chilometri e accumulando 2.609 metri di dislivello: numeri che, come spesso accade, dicono poco se non li si immagina tradotti in respiri, in cuori che battono all’unisono, in mani tese all’arrivo.

E come in ogni buon racconto, non sono mancati i protagonisti saliti alla ribalta.
Sarno Aniello, primo di categoria, ha corso con la determinazione di chi conosce il proprio destino.
Medri Alessandro, doppio trionfo: primo di categoria e campione provinciale veterani, esempio di come l’esperienza sappia ancora insegnare al tempo a rallentare.
Rinaldi Laura ed Emanuela Marangoni, seconde di categoria, hanno dimostrato che la costanza è una forma silenziosa di coraggio.
Grandi Denis, secondo di categoria, ha lottato chilometro dopo chilometro, senza mai cedere.
Scagliarini Lucia e Gonzalez Garcia Laura, terze di categoria, hanno onorato il podio con tenacia e sorriso.

E poi i più giovani, che sono sempre il futuro narrato al presente:
Bubola Gregory Arthur, primo tra i primi passi,
Valarini Leonardo, terzo tra gli esordienti,
Delli Gatti Marco, terzo tra i ragazzi.
In loro si intravede già il capitolo che verrà.

Così si chiude questa settimana Corriferrara: non con un punto fermo, ma con una virgola. Perché la corsa, come la vita nei romanzi di Dickens, è fatta di fatiche e speranze, di strade dritte e deviazioni inattese. E già domani, ne siamo certi, qualcuno tornerà a correre per aggiungere un’altra pagina a questa instancabile storia.











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