36ª Super Maratonina “Monte delle 3 Croci” – Scandiano, 16 novembre 2025
Una gita tra colline, storia e… tanta acqua!
La 36ª edizione della Super Maratonina Monte delle 3 Croci di Scandiano si è trasformata, per molti partecipanti, in una vera e propria gita collinare dal sapore autunnale: pioggia insistente, foglie dorate e sentieri che profumavano di bosco. Una corsa di 24 chilometri, con un dislivello totale di 450 metri, che ogni anno richiama appassionati del “collinare reggiano” desiderosi di immergersi in paesaggi unici.
Saliscendi tra vigneti e storia
Il tracciato si snoda tra le colline che circondano Scandiano, terra natale di Matteo Maria Boiardo e culla di castelli, borghi e tradizioni enogastronomiche. Il nome “Monte delle 3 Croci” deriva dalla presenza, sulla sommità, di tre croci in legno poste come segno votivo e divenute oggi un simbolo del territorio.
Da lì, nelle giornate limpide, si apre un panorama vastissimo sulle prime propaggini dell’Appennino reggiano e sulle distese di vigneti del Lambrusco.
Quest’anno però, il cielo ha deciso di fare il dispettoso: nuvole basse e pioggia fitta hanno accompagnato gli atleti per quasi tutta la durata della corsa.
Il racconto di Vittorio Cavallini
Tra i protagonisti della giornata c’era anche Vittorio Cavallini,
che descrive così l’esperienza:
“Gita a Scandiano per un collinare, bagnato! Ventiquattro km di saliscendi, non troppo lunghi, con l’ultima salita che terminava al 19 km. Peccato per il meteo, la pioggia non si è fermata nemmeno quando è uscito un timido sole. Le nuvole non ci hanno permesso di godere del panorama: toccherà tornare l’anno prossimo!”
Un racconto che restituisce perfettamente l’atmosfera della giornata: faticosa, certo, ma con quel fascino da escursione invernale che solo le colline emiliane sanno regalare.
Curiosità sul percorso
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Il Monte delle 3 Croci è uno dei punti panoramici più amati dai locals per le camminate del weekend.
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Durante la maratonina si attraversano zone storicamente legate alla produzione del balsamico e del Lambrusco Grasparossa.
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Il tratto di salita finale, pur non troppo ripido, è noto tra i podisti come “la muraglia dolce”: non spezza le gambe, ma si fa sentire… soprattutto dopo 19 km di collinare!
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Con il sole, dalla cima si può vedere perfino il profilo della Rocca di Scandiano.
Una gita che lascia il segno
Nonostante il meteo capriccioso, la 36ª edizione ha confermato il fascino intramontabile di questa manifestazione: un mix di sport, natura e tradizioni locali che attira ogni anno chi ama la corsa come forma di viaggio.
E, come dice Vittorio… toccherà tornare l’anno prossimo. Magari con un cielo più gentile e un panorama finalmente all’altezza delle attese.



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