Dolomiti Extreme Trail 2025 – Un Viaggio Estremo tra le Vette per Ion Coban e Sabina Drimaco
Il 6 giugno 2025 si è svolta una delle gare di trail più dure e spettacolari d’Europa: la Dolomiti Extreme Trail, un evento che porta gli atleti a confrontarsi con la natura selvaggia delle Dolomiti Bellunesi, tra panorami mozzafiato e dislivelli vertiginosi.
A rappresentare i colori di Corriferrara c’erano Ion Coban, impegnato sulla distanza regina di 103 km con 7500 metri di dislivello, e Sabina Drimaco, che ha affrontato con grinta e cuore il tracciato da 75 km con 5500 metri di dislivello (una distanza che, come leggerete, ha avuto un sapore ancora più epico per lei).
Sabina Drimaco: “Una lotta contro il sonno”
Quella di Sabina non è stata solo una gara contro la fatica e il dislivello, ma un’autentica sfida interiore, un viaggio contro il nemico meno previsto: il sonno. Ecco il suo racconto, lucido, ironico e pieno di cuore:
“Questa gara l’ho desiderata tanto, ma costava troppo. Poi un giorno, quasi per caso, vedo un pettorale in vendita per proprio quella distanza che avevo puntato: 72 km. Un segno del destino, penso. Lo prendo subito.”
La preparazione? Entusiasmo alle stelle, tanta voglia, ma forse – come ammette lei stessa – un pizzico di incoscienza.
“Sono arrivata a destinazione alle 17:30. Pettorale, birra, cena, gelato, mille caffè, sigaretta… e via in griglia. Partenza a mezzanotte, carica come una molla.”
Ma ecco il colpo di scena. Non sono le gambe a tradire Sabina, né le salite impossibili. È il sonno che arriva improvviso, e la accompagna per tutta la gara come un’ombra costante.
“Dopo mezz’ora ho iniziato a inciampare di continuo. Incredula. Io, che dico sempre che dormire è una perdita di tempo! Ho anche pensato di buttarmi per terra e chiudere gli occhi dieci minuti, ma temevo mi venissero a recuperare.”
Eppure non molla. Tra canti, dolciumi, pensieri e qualche chiacchiera estemporanea, continua a salire, a correre, a resistere. Il momento più duro arriva poco prima del secondo cancello orario.
“Mi sentivo spacciata. Saltato due ristori, ho iniziato a correre come una dannata. A Staulanza arrivo per miracolo: dentro per 5 minuti. Ho abbassato lo sguardo e pianto.”
Poi si riparte. Ancora 20 km, che nel DXT sembrano almeno 40. Un altro tratto di bosco a tradimento, l’arrivo che sembra non arrivare mai… fino al cartello “1 km all’arrivo”, che lei accoglie borbottando con sé stessa.
“Questi ultimi 3 km potevano anche evitarli! Finalmente arrivo, medaglia al collo, distrutta ma felice. Ho imparato tanto. Sabina prima di una notturna… si dorme!”
Ion Coban: La sfida da 103 km
Meno dettagliata ma non meno epica la prova di Ion Coban, che ha affrontato la terrificante distanza da 103 km e 7150 metri D+. Una gara riservata solo agli atleti più esperti, in grado di resistere per ore (e ore) in condizioni estreme, tra sassi, fango, boschi e creste in alta quota.
Ion, con la sua consueta determinazione, ha portato a termine la prova con grande tenacia, onorando la maglia Corriferrara su uno dei percorsi più difficili del calendario trail europeo.
Conclusione: Un orgoglio Corriferrara tra le Dolomiti
La Dolomiti Extreme Trail non è solo una corsa. È una prova mentale, un viaggio profondo dentro se stessi. Sabina e Ion hanno portato in alto i nostri colori, dimostrando che la vera forza è nella volontà di non arrendersi mai, anche quando il corpo o la mente vacillano.
Complimenti a entrambi, e... alla prossima sfida estrema!
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