Fin dall’assegnazione delle Olimpiadi per il 2024 a Parigi, sono stati programmati due eventi podistici aperti a tutti (una 10 km e una Maratona). La Maratona in particolare avrebbe calcato lo stesso percorso degli atleti olimpici anche se nel 2021, quando ho saputo di aver guadagnato con mia grande fortuna un posto per parteciparvi, ancora non conoscevo il percorso (svelato poi nell’ottobre del 2022).
Se avete seguito le Olimpiadi avrete visto che la maratona è partita dalla piazza antistante l’Hotel de Ville nel centro di Parigi e fiancheggiando l’Opera Garnier, il Louvre e dal lato opposto della Senna la Tour Eiffel, si è diretta verso la reggia di Versailles in onore della rivolta dei negozianti e degli operai dei sobborghi popolari che si riunirono davanti all'Hôtel de Ville a Parigi per chiedere pane e armi. Il 5 e 6 ottobre del 1789, tra le 6.000 e le 7.000 donne parigine (1500 per la questura 😁), unite agli uomini, marciarono attraverso Parigi fino a Versailles per riportare il re alle Tuileries (i giardini antistanti al Louvre).
E come i rivoltosi, dopo aver raggiunto Versailles (ma senza il re) il percorso della maratona è tornato a Parigi seguendo la Senna sulla riva sinistra svoltando subito dopo alla Tour Eiffel per dirigersi verso sud e ritornare poco dopo a nord arrivando sulla spianata dell’Hotel des Invalides.
Il percorso conteneva essenzialmente tre difficoltà: una tratto in salita poco impegnativa di circa 6 km dal 15esimo al 21esimo km, la salita di 600 metri con punte del 15% di dislivello del Pavé des Gardes al 29esimo e la seguente discesa altrettanto ripida di 3km.
L’esperienza della gara è stata da sogno ad occhi aperti e non mi ha fatto sentire troppo il caldo emesso dall’asfalto del centro di Parigi che è andato via a via a calare allontanandosi dalla città e al passare delle ore.
Partito all’imbrunire (21:20) ho visto il braciere Olimpico appoggiato a terra attraverso l’arco centrale dell’arco del Carosello. Appena svoltato l’angolo e costeggiato il parco delle Tuileries, il braciere era già in aria sopra le nostre teste come per salutarci. Fin dalla partenza c’è stata una folla immensa e continua ad entrambi i lati delle barriere con le mani protese per avere un cinque come se fossimo degli atleti professionisti. Avrò battuto le mani di almeno 6000 persone (in particolare non ho deluso praticamente nessun bambino) da Parigi a Versailles e ritorno. Ogni tanto ci sono stati dei gruppi musicali e dei giochi di luce (in particolare nei tunnel di Parigi) che hanno reso veramente unico il percorso. L’unica nota dolente sono stati i rifornimenti (anche se abbondanti di frutta, biscotti, zucchero in zollette ogni 2,5 km) dove la quantità di corridori e la distanza tra i tavoli non hanno permesso di poter recuperare i bicchieri riempiti d’acqua (a detta di molti di pessima qualità, ed effettivamente sapeva di plastica) continuando a correre e ho dovuto camminare.
Ho dovuto camminare a tratti anche dopo il 35esimo km per problemi al quadricipite destro induritosi dopo la discesa ripida per poi ricominciare a correre continuativamente negli ultimi km e chiudere dignitosamente la maratona in 4h07’21”.
Non è stato semplice correre fino all’1:30 di notte e nemmeno tornare a casa dopo la gara con le metro più vicine intasate, alcune stazioni chiuse per le Olimpiadi e la magnifica giornata si è conclusa alle 3:45 della notte.
Matteo Bovolenta
ARTICOLO LA NUOVA FERRARA: https://www.lanuovaferrara.it/sport/2024/08/12/news/un
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