Invogliato dal consiglio di Paolo Callegari sugli effetti benefici del retrorunning per la corsa in avanti, mi cimento per la prima volta in questa disciplina a conclusione dei 12,5 km del Giro podistico delle Mura. Giusto il tempo di asciugarsi e cambiare maglietta tra una gara e l'altra.
Prima della gara viene spiegata l'unica regola riguardo i sorpassi: dato che si guarda nella direzione opposta al senso di marcia, chi va più piano lascia lo spazio a chi arriva più veloce. In questo modo c'è solo da preoccuparsi di retrocorrere e curvare quanto basta per seguire il percorso dell'ippodromo per i suoi due giri.
Mi posiziono sapientemente in fondo al gruppo in modo da non incappare nel gruppone alla partenza e scatto subito dopo il via ad un ritmo folle arrivando tra i primi al primo curvone. Non avendo mai provato la disciplina per più di un centinaio di metri, scopro (ahimé) con dolore quanto sia faticosa la corsa all'indietro.
Arrivato al secondo curvone ho già i quadricipiti in fiamme e l'idea di fermarmi mi sfiora più volte. Non resta che sublimare i pensieri e provare a variare il passo per alleggerire un attimo i muscoli più stanchi. In qualche modo arrivo anche a metà del secondo giro mentre i primi iniziano ad arrivare e stringo i denti per l'ultimo tratto.Termino 14esimo (4° di categoria) abbastanza soddisfatto e conscio che per fare meglio bisognerà allenarsi un po' di più sulla distanza prima di affrontare il Gambero al Galoppo dell'anno prossimo.
I miei complimenti a Paolo per l'organizzazione dell'evento arrivato alla sua decima candelina!
Matteo Bovolenta
Il capitolo Retrorunning è stato meraviglioso. Ho fatto la gara con Cristina e Beba, abbiamo scelto una tecnica tutelante anche in questo caso, siamo volute arrivare a manina, Cristina ha sculattato per terra e ci siamo sentite più ubriache che dopo una serata universitaria al Renfe. È stato tutto bellissimo, grazie come sempre a chi si impegna a mantenere vive queste manifestazioni
Sara Melloni
CLASSIFICA CORRIFERRARA
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