Come ormai accade ogni 6 gennaio, molti atleti della nostra società si sono ritrovati a Crevalcore per disputare la maratona e i 10.000 della Befana. Da segnalare il primo posto di categoria per
l'inesauribile Nino Sarno, il terzo di categoria per Rosanna Albertin, inoltre i personal best per Baccetti Edoardo, Federica Virgilli e Denis Grechi.
Alcuni commenti:
L'idea di correre la Maratona di Crevalcore nasce da lontano, ben un anno fa: infatti il 25 dicembre 2018 scrivo all'amico Sergio per gli auguri natalizi e gli propongo il folle progetto: visto che a quanto pare sarà l'ultima edizione della maratona di Crevalcore, che ne dici di correrla assieme?
Giustamente fioccano i "non lo so", "ci devo pensare", "non sono allenato a sufficienza" ma non avendo sentito la parola "NO" so già che l'amico Sergio è un lottatore e nella sua mente si è già innescato qualcosa.
Ci regaliamo qualche giorno di tempo per pensarci, per macinare qualche chilometro e vedere di fare un richiamo di preparazione "lampo": nel weekend precedente la maratona buttiamo sulle gambe quasi 80 km, con un bel lungo collinare da 30 km che è rassicurante: non insidieremo il record del mondo in maratona di Eliud Kipchoge, ma abbiamo ancora un buon ritmo.. l'obiettivo è stare attorno alle 4 ore.
Ci iscriviamo a poche ore dal capodanno, prima di veder volare via la prima settimana di gennaio ed arrivare velocemente al giorno dell'Epifania; arriviamo a Crevalcore in una mattinata straordinariamente serena, con un cielo limpido e temperature rigidissime: -5°C alla partenza... Sergio suggerisce il passo gara, ma io lo rassicuro sul fatto che possiamo assestarci su un ritmo più veloce, a patto di essere estremamente regolari: vediamo di arrivare bene al 35° km e poi se ne abbiamo, acceleriamo. Incredibile: ho una strategia di gara, ed è anche saggia, priva di quelle peculiari "ignorantate" che contraddistinguono tante mie gare.
Si parte, ed io, che ho freddo anche a Luglio, non gradisco, ma saggiamente a sto giro indosso i guanti e pochi chilometri dopo lo sparo del via mi sono già acclimatato. Sbagliamo solo il primo chilometro, presi un po' dall'entusiasmo della partenza assieme a circa 300 altri runner, poi troviamo il ritmo, e praticamente non mi serve più nemmeno guardare l'orologio, e procediamo con regolarità scientifica. Battiti bassi, respiro regolarissimo, rilassato, sguardo alto, movimento fluido.
Parliamo poco, ma in corsa non sono uno che chiacchiera troppo se non è necessario, e sinceramente la distanza dei 42.195 metri si fa ancora rispettare, per cui risparmio ogni energia che potrà servire nel finale. Ogni tanto il mio compagno di corsa ha la tendenza ad accelerare, ma lo freno prontamente.
Si passa prima per Beni Comunali e poi per Bolognina, dove si affronta un impegnativo cavalcavia prima di riprendere la via per Crevalcore ed affrontare il secondo giro.
Nel frattempo il sole sale alto in cielo, e si raggiungono i 10 gradi, mentre noi superiamo i 30 km e regolarmente sfruttiamo tutti i ristori, che non ci fanno perdere troppo tempo; un goccio di the caldo, una fetta di frutta e si riparte, senza arrestare per troppi secondi la corsa. Qualche tratto del percorso è sterrato, e nel secondo giro il sole ha sciolto il terreno ghiacciato, rendendo alcuni tratti un vero pantano.
Dopo i 35 km pensavo di averne di più, perché sono stato benissimo tutta la gara, e invece mi sono trovato a dover gestire: non abbiamo perso velocità (se non 1-2" al km) ma non avevo neanche energie per accelerare; in questa fase gli incitamenti del compagno di corsa sono stati eccezionali per non mollare.
A 3 km dalla fine scarica di adrenalina: un'auto a velocità troppo sostenuta invade la nostra corsia, rischiando di investirci; siamo ancora belli lucidi perché ci scansiamo come dei gatti selvatici, salvo poi presentare le nostre rimostranze con ampi gesti delle braccia a chiudersi in direzione dell'inguine ed inviti a praticare passivamente la sodomia.
Arriviamo finalmente sull'ultimo (infinito) drittone che porta verso la Porta Modena, che ci fa entrare nel centro abitato, per uscire successivamente da Porta Bologna; è in questa fase che io faccio l'ultimo ristoro (sì, al 41° km... 😆 ma già certo di arrivare sotto le 4 ore!) mentre Sergio prosegue, e da quel momento fino al traguardo rimaniamo con una 30ina di secondi di distacco, per poi raggiungere nuovamente lo stadio da cui siamo partiti e percorrere l'ultimo rettilineo sulla pista di atletica: arriviamo ampiamente sotto le 4 ore, ed è già un grande obiettivo raggiunto, per la nostra preparazione di questo periodo.
Siamo veramente felici dopo il traguardo, mentre ci consegnano le (belle) medaglie della manifestazione: prendo la palla al balzo e strappo il microfono dalle mani dello speaker, invitandoli a non mollare e replicare la maratona di Crevalcore anche nel 2020, visti i buoni numeri e l'affetto del popolo dei runners.
Terminiamo la nostra giornata di sport con una bella birra, in compagnia anche di altri finisher della gara.
Grazie amico!
Alessio Montanari
PB SUI 10000!!! SONO STRA FELICE!!!!! Virgilli Federica
Cosa fare in una gelida mattina del 6 Gennaio ,dopo una serata di stravizi complicata? Una bella gara! Chissà magari, anche con una fatica inenarrabile, raggiungi il tuo BP sui
10000 ? 53:15 miracoloso. Grechi Denis
Prima gara dell'anno ,si ritorna a correre con gli amici.47 minuti,ripartiamo dal 4e24 ultimo km. Tebaldi Mirko
Peccato che anche questa gara scompaia dal calendario il prossimo anno; era ormai diventato un piacevole (e fresco...) appuntamento di inizio stagione.
Per quanto riguarda la mia prestazione, PB e 1 minuto tolto all'anno scorso, malgrado il passaggio all'over 50; bella soddisfazione personale. Baccetti Edoardo
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