In archivio anche la settima edizione della Trans D’Havet, la ormai classica (ultra)maratona alpina delle Piccole Dolomiti nel vicentino. A partire da stanotte oltre 700 temerari si sono dati battaglia sui due percorsi da 80 e 40 chilometri. Combattendo anche la pioggia nella notte, Roberto Mastrotto si è imposto nel percorso lungo. Vttoria per Francesca Pretto tra le donne. Nella “corta” affermazioni per Stefano Fantuz e Lucia Forte.
Alla vigilia della gara in molti temevano un’edizione 2014 bis. Le previsioni meteo non hanno lasciato scampo, infatti, presentando un conto salato nella notte. La pioggia torrenziale e qualche fulmine non hanno tuttavia fermato i quasi 700 iscritti che si sono dati battaglia sui due tracciati Ultra (80 km e 5.500 mD+) e Marathon (40 km e 2.500 mD+). La macchina targata Ultrabericus Team, tuttavia, ha deciso di operare alcune deviazioni per evitare i passaggi più esposti. Non ne hanno rimesso il tracciato, né tantomeno il profilo altimetrico, apprezzati anche con le condizioni avverse dai tanti runners in gara.
Imponente la macchina organizzativa per un evento come sempre di altissimo profilo. Sul percorso, 5 ambulanze, 1 automedica, 6 squadre del Soccorso Alpino, 1 Posto Medico Avanzato, 1 Posto Medicazioni, 5 Medici, 3 Infermieri, 80 soccorritori volontari.
Nell’ultra uomini netta vittoria per il chiampese Roberto Mastrotto (Team La Sportiva), sul traguardo a Valdagno dopo 9 ore, 37 minuti e 32 secondi. Argento per Yanez Borella e bronzo di Alessio Zambon. Tra le donne bel successo di Francesca Pretto col tempo di 11:15:45. Pretto che aveva una sola avversaria da temere più di tutte, Alessandra Boifava (Ultrabericus Team Asd), seconda sul traguardo. Terza Martina Trimmel (Union St. Polten Leichtathletik).
Nella 40 chilometri successo del campione italiano in carica della specialità trail lungo, Stefano Fantuz (SSR La Colfranculana), super favorito alla vigilia della competizione. Gran sorpresa al secondo posto con Alberto Ferretto (ASD Skylakes). Terzo Ruggero Pianegonda dei Sengio Boys Running. 4:15:04 il tempo di Fantuz. Lucia Forte vince tre le donne, in 4:51:23. Seconda Mariangela Boschetto (Durona Team) 05:37:16; Terza Claudia Thoma (Fagiani Imprendibili).
“Trans d’Havet ringrazia per il supporto i main sponsors Montura e Alpstation – scrivono gli organizzatori – oltre a Birra Menabrea, We_Beat, Autovega, Maggiore, Vicenzaè, Brunello Trasporti, ma anche amici e partner che rendono possibile ogni anno la manifestazione, dai tanti gruppi e sezioni ANA di Vicenza e Provincia, Croce Rossa Italiana, Soccorso Alpino, le sezioni vicentine del CAI, Valdagno Basket, Polisportiva Valdagno, Associazione Botteghe del Centro di Valdagno, ProValdagno e il Circolo Fotografico Leoniceno. Non da ultimi si ringraziano per il supporto offerto lungo il percorso dai rifugi e rifugisti, a partire dal Rifugio Passo Xomo, quindi il Rifugio Achille Papa, il Rifugio Campogrosso, il rifugio Fraccaroli e il rifugio Scalorbi”.
DA www.ecovicentino.it
DA www.ecovicentino.it
Due grandi finisher per la Corriferrara, in 134^ posizione con il tempo di 16h04'14" troviamo Michele Longhi mentre staccato di pochi minuti al 140° posto con il tempo di 16h11'16" c'è Edoardo Baccetti.
Davvero bravisismi i nostri ragazzi a finire una gara tanto dura in condizioni così difficili!!
Ecco le parole di Edoardo a fine gara:
Sono partito con la paura che la contrattura alla gamba sx, che mi perseguita da più di 1 mese, mi rendesse difficile arrivare fino in fondo.
Sono partito con la paura che i fulmini, oltre a poterci abbrustolire, facessero interrompere la gara.
Sono arrivato ancora più convinto che il trail, per noi 95% di esseri umani normali, non è una gara di corsa ma una stupenda passeggiata attraverso montagne fantastiche, dentro la natura più vera con le sue forti contraddizioni, a fianco di quel "io" che troppo spesso si perde nel giogo della routine quotidiana per ritrovarsi solo in rare occasioni, quando c'è bisogno di quel qualcosa in più che ti spinga con gioia a raggiungere l'obiettivo.
Abbiamo preso tanta acqua, grandine che pizzicava le mani, nebbia che accecava con le luci delle torce; come nella vita, i momenti difficili passano e ti fanno assaporare ancor di più il "viaggio".
Organizzazione eccezionale; hanno saputo prevedere il possibile, hanno gestito alla grande l'imponderabile.
EDOARDO BACCETTI
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