Avevo pensato ad un titolo tipo "Salama Jones e il Trail Maledetto" ma poi mi sembrava irrispettoso per la bella corsa organizzata dalla Polisportiva di San Giovanni Ilarione.
Ma andiamo per gradi: dopo una Pasqua in famiglia all'insegna della cucina ipocalorica (Lasagne al forno, salamina da sugo, carne arrosto e dolci a volontà), per la Pasquetta mi ero prefissato di fare una corsetta di mantenimento, poco impegnativa e senza spostarmi troppo lontano da casa, considerato che fra soli 6 giorni avrò un impegno bello tosto.
E' risaputa ormai la mia avversione alle salite per cui trovo questa Marcia tra i Ciliegi a San Giovanni Ilarione (VR) che mi sembra (apparentemente...) un buon compromesso per fare una ventina di km in relax: la locandina e le info su internet non parlano minimamente di altimetria; avanzo qualche sospetto vedendo che la località è nelle vicinanze di Monteforte, dove ho corso recentemente la Montefortiana, bellissima ma molto impegnativa a livello altimetrico.
Arrivo a San Giovanni Ilarione in una bellissima mattinata di sole: un po' freddo per correre in canotta, ma è pur sempre primavera!
Oltre 2300 persone prendono il via alla manifestazione ludico-motoria F.I.A.S.P. sulle tre distanze di 7, 13 e 21 km: nella piazzetta principale c'è una bella organizzazione e una gran folla alle iscrizioni: purtroppo in questo tipo di manifestazioni molte volte l'organizzazione non riesce ad impedire ai marciatori di partire prima dell'orario prefissato, così quando parto per la corsa mi trovo ad affrontare fin dai primi chilometri un muro di camminatori, resi ancora più lenti dalle impegnative salite che si presentano fin dall'inizio. Ci sono punti con molto fango, altri in cui si rischia di scivolare sull'erba: il tutto combinato a pendenze notevoli rende impegnativo il procedere.
Verso il km 6 si ricomincia a scendere verso il paese e finalmente il percorso si allarga un po' permettendo a tutti i partecipanti di andare al ritmo preferito; superato il paese (i marciatori terminano i 7 km) si comincia a salire, regolarmente ma continuatamente fino al km 12: questa fase taglia veramente le gambe ma riesco comunque a mantenere un ritmo accettabile di corsa.
Il ristoro è alternativo, con uova sode e pepe, e pane e soppressa veneta, ma devo ammettere che arrivato a quel punto qualche caloria in più in corpo ci stava bene; e non è stata una brutta idea perché invece di scendere a valle si continua a salire, con pendenze ancora più impegnative fino al km 15. Ammetto di aver avuto un attimo di scoramento, energie finite e indolenzimenti vari che mi hanno fatto pensare a risparmiarmi un po', così per le ultime centinaia di metri di salita decido di camminare un po'.
La discesa è purtroppo troppo corta rispetto alla salita affrontata, e termina nel giro di 3 km (scesi neanche troppo velocemente): nell'ultimo tratto di corsa si rientra in paese terminando la corsa nella piazzetta da dove è avvenuta la partenza.
All'arrivo trovo ancora la piazza gremita di gente per il pasta party, e scambio qualche battuta con gli organizzatori ed il Presidente Andre Piccinin, molto soddisfatto per come è andata la manifestazione.
Costo di iscrizione: 3,5 €
Premio di partecipazione: una bottiglia di Soave, ottimo vino del territorio!
Alessio Montanari Pt. 21+5
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