Giornata per veri eroi
questa del 25 Febbraio 2018, con il ciclone Burian che imperversa sull’Italia,
spazzata da neve e forte vento.In programma a Tribano
(PD) la 37° edizione della “Marcia della Magnolia”, organizzata magistralmente
dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Podisti Tribano, in collaborazione
con l’Avis di Tribano, Protezione Civile
e diverse altre associazioni della provincia Padovana.Non si trovano infatti
molte marce locali che offrono per 2,50 € una serie di servizi come la Marcia
della Magnolia:
- Pettorale
per i corridori della distanza di
30 km
- Pacemakers
sulle distanze più lunghe, ripartiti su quattro diverse velocità
- Servizio
deposito zaini
- 6
ricchissimi ristori sui
30
km (5 ufficiali + 1 dove offrivano carne ai ferri e
vino...)
- Segnalazione
chilometrica precisissima
- Servizio
scopa, pronto soccorso e ambulanza
- Eccellente
ristoro finale e premiazioni società
Il clima è veramente ostile e come detto la temperatura è
scesa in picchiata nel giro di pochissime ore: nel tragitto verso Tribano cade
anche qualche fiocco di neve, ma fin dalle prime ore dell’alba ciò che
preoccupa è il forte vento, già annunciato nei giorni precedenti.
Questo però non ha scoraggiato le circa 500 persone che
hanno preso il via alle ore 8 (finalmente una corsa che fa partire i runners in
gruppo, permettendo poi la partenza libera fino alle ore 9).
Per Corriferrara un nutrito gruppo di corridori che sfidano
il maltempo sulle diverse distanze, senza perdere il consueto sorriso e
passione per la corsa.
Il racconto di Alessio Montanari:
“Ho corso la distanza dei 30 km in previsione di una
maratona primaverile; non saprei descrivere i tracciati più brevi ma credo che
le impressioni dei compagni di squadra impegnati sulle altre distanze non
saranno troppo discordanti.
All’iscrizione trovo i “Cavalones” Alejandro Romano e Marco
Avanzi, come sempre carichissimi; ho giusto il tempo di fare una foto con
l’amica Barbara Formentin dei Linfoamici, poi saluto Franca e Ottorino proprio
mentre l’organizzazione dà il via alla corsa.
La corsa si può dividere in 3 parti, ben definite:
- la prima parte della corsa (11 km ) si svolge a vento a favore
o laterale, per cui bisogna solo combattere contro il freddo e stare attenti
alle folate che ti fanno un po’ sbandare, ma le gambe vanno e supero i dieci
chilometri abbondantemente sotto l’ora: poco davanti a me i pacemakers con
passo 5:30”; vengo superato attorno all'11° km da Marco e Alejandro, che ovviamente
hanno un passo molto diverso dal mio.
- Al ristoro dei 12
km le cose prendono una piega diversa: si svolta per
salire sull’argine del fiume Gorzone: siamo totalmente esposti alle intemperie, sullo sterrato pieno di pozzanghere e costantemente con vento contrario; questa è probabilmente la fase più dura della
giornata: alcune folate di vento ti fermano, ed anche per mantenere la postura di corsa si spendono molte più energie del normale.
- Si scende dall'argine dopo 19 chilometri di corsa, e si svolta nuovamente verso Tribano, per completare una sorta di triangolo; passo i 20 km in due ore precise, il che mi sorprende un po' perché ho speso veramente tanto nella fase centrale.
Comincio a pensare di poter rispettare la tabella di marcia che mi ero imposto, ossia di completare la corsa in 3 ore precise, ma in quest'ultima fase emerge la stanchezza, nonostante il vento a volte favorevole o laterale: sfrutto tutti i ristori (sempre molto abbondanti di frutta, cioccolato, biscotti, fette biscottate, frutta secca e bevande), compreso quello dove offrono carne ai ferri e vino.. approfitto per riposarmi un minuto e scambio qualche chiacchiera con i volontari, prima di riprendere e raggiungere il traguardo, nuovamente con un passo dignitoso: chiudo in 3:15', comunque soddisfatto perché in due giorni di seguito ho corso 37 km, il che mi rende ottimista in vista di una imminente maratona.
Al traguardo trovo un folto gruppo di compagni di squadra, fra i quali Daniele e Federica, Gigi, Rossella e Ludmila, Mauro e Paola con i quali riesco a fare una bella foto di gruppo tutti sorridenti prima di tornare a casa (rendendomi poi conto di aver perso la mia amata bandana Corriferrara col vento lungo il percorso 😞)"
Menzione d'onore a tutti i volontari che stoicamente sono rimasti sul percorso per almeno quattro ore, in condizioni davvero proibitive, senza mai perdere l'allegria.
BOCCHI LORENZO 30
ROMANO ALEJANDRO 30
BENINI ELISA 30
AVANZI MARCO 30
MONTANARI ALESSIO 30
SCABBIA DANIELE 21
OTTORINO MALFATTO 21
FRANCA PANAGIN 21
IUSICO LUDMILA 21
PANTALEONI PAOLA 21
ROBUSTINI MAURO 21
BROCCHIERI ROSSELLA 12
MEDAS LUIGI 12
VIRGILLI FEDERICA 12
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