In una gara veramente (nel vero senso del termine) ad eliminazione, Michele Alì riesce con molta tenacia (ed un piccolo, meritato, sconto di percorso finale) a tagliare il traguardo di questa massacrante pazza gara.
Per quanto mi riguarda metto subito da parte le critiche piovute su tutti i fronti sull'organizzazione, sono bravi ragazzi e si sono impegnati nonostante qualche (grave) errore di valutazione dovuto ad inesperienza, la gara a causa di gravi problemi di vesciche che mi hanno MINATO forse non l'avrei comunque finita.....ma poco importa, finchè mi sono divertito ho proseguito e il percorso (assolutamente ben segnato e fin troppo vario tra asfalto, sentiero, massicciata e discese a rotta di collo) mi è piaciuto davvero tanto.
Il ristoro è molto scarso, solo frutta secca acqua e sali dopo 23 km è poco ...pochissimo per una gara di endurance che prevede rifornimenti mediamente ogni 20km (che con questi dislivelli vogliono dire anche 4-5 ore), il "consulente" dell'organizzazione pare sia stato un top runner, uno di quelli che beve un sorso e riparte, uno che ottimizza la performance e non sta certo sulle gambe oltre il tempo necessario, questa non è stata una bella "pensata" a detta di Riccardo Cavara (con cui ho parlato mentre mi accompagnava in stazione domenica mattina, cercando di coadiuvarlo nel trovare pregi e difetti per fare...si spera una perfetta 2° edizione il prossimo anno), certo se avesse chiesto anche a me non dico che gli avrei consigliato polenta e capriolo, ma pasta e stuzzichini salati, maggior assortimento di bevande e qualche "schifezzina" di certo avrebbero aiutato.
I ristori purtroppo saranno tutti così, più avanti qualche fortunato passato nel posto giusto al momento giusto troverà la pasta (ma, pare, non più di 50 coperti su più di 200 passati al ristoro e senza segnalazione) mentre gli altri continueranno a "patire" e il senso di insoddisfazione prenderà il sopravvento, il dichiarato da regolamento "trail in semiautosufficienza" è ben presto diventato TOTALE autosufficienza ed io nel mio piccolo, alle 2 di notte avrei già svaligiato un Bar od un Market se solo l'avessi trovato sulla mia strada per poter bere una limonata (a tutt'oggi mi resta una irrefrenabile voglia di bevande gassate come "ricordo" del viaggio appena concluso).
La nostra notte di corsa prosegue, si riparte verso Monte Adone (dove giungo prima dell'alba) superando, con qualche integratore di caffeina e taralli (per fortuna ero stato previdente), le 2 crisi di sonno che mi hanno colpito, giungendo poi a Monzuno (dove raggiungo Michele Alì che si era preso una mezzoretta di relax al ristoro), insoddisfatto di nuovo del ristoro e con qualche principio di nausea da acqua acqua e solo acqua, mi fermo comunque ad una fontana dove quantomeno mi rinfresco la testa e il corpo (fa già caldissimo e non invidio chi sarà giù nella parte "scoperta" del percorso.
Michele pian piano si allontana con il suo amico ad accompagnarlo, mentre io cerco di pensare ad altro per combattere il crampi di stomaco, gli integratori ancora una volta non vanno giù pur sforzandomi.....è una battaglia persa, non esiste nessun prodotto che mi vada a genio...il mio stomaco "ragiona" evidentemente solo a crostata e pinzone, cerco di distrarmi ma nella mia testa gira solo la voglia di una .....limonata.
L'alternanza dentro e fuori dal bosco, lungo i vari sentieri percorsi ti fa apprezzare oltre che il paesaggio circostante, la piacevole brezza apparente che ti avvolge appena entri in ombra.....un po' di ristoro dalla canicola e dallo sforzo comunque molto forte.
A Madonna dei Fornelli (3° check point) mi fermo pochi minuti cercando di fare scorta dell'unica nota positiva della giornata........cubetti di GRANA...e mandorle, ma trovando sempre la costante liquida di acqua e ...acqua e sali, sono davvero molto (fisicamente) stomacato, purtroppo, ed i pensieri negativi minano anche il fisico nel frattempo.
La giornata esageratamente calda miete tantissime "vittime" al check point successivo a Monte di Fo (dopo un inopinato allungamento di percorso di quasi 5 km sù e giù) la media ritiri finora 20 unità a tratta prende una decisa piega verso il 30-40, io stavolta mi fermo mezzora per cambio indumenti, fasciature (era meglio non guardarli nemmeno i piedi......) una birra (EVVIVA.....ma a stomaco vuoto, la pasta come detto è finita qualche ora fa) e una grossa fetta di crostata che dopo quasi 17 ore di semidigiuno....onestamente va giù come un sasso nello strapiombo.
Riparto, ho ancora, nonostante l'allungamento di percorso "omaggio", un'oretta di vantaggio sui cancelli orari (che però sarebbe opportuno allargare.....penso), continuo a guardare il road map sul pettorale e controllo man mano di superare ogni minima asperità, ora in programma c'è una bella salitona (non che le precedenti non fossero leggere) ma poi tanta tanta discesa su cui conto molto per restare in tempo limite a prescindere da allungamento o meno degli orari limite......è anche una questione di principio.
L'aspettativa però viene tragicamente disattesa, la salita è durissima per le mie gambe provate, il senso di nausea si intensifica ogni sorso d'acqua che mi sforzo di bere con regolarità, il fantomatico bar/market/miraggio non si trova perché siamo costantemente in mezzo al nulla o quasi (ma 'sti etruschi/romani non avevano voglia di una limonata ?....già ma forse loro non avevano l'urgenza di farsi tutto il percorso in una giorno ed una notte senza soste) e dulcis in fundo......appena si scollina la discesa è davvero ripidissima (con catene, gradoni e punti scivolosissimi) e non è possibile correrla come pensavo...tanto più che........ho finito i piedi, le vesciche sono ormai inesorabilmente padrone dei miei "terminali", comincio a pensare che altri 40km così non riuscirò proprio a farli e ......mi passa la voglia, cala l'adrenalina, l'orgoglio si fa piccolo piaccolo e ...........il cervello si spegne.
GAME SET e MATCH.
Non posso tornare indietro...non vorrei proseguire, ma mi tocca e quindi pian piano scendo con un passo sempre più lento (ormai preferisco arrivare a S.Piero a Sieve prossimo check .....con ritardo sul cancello.......non si sa mai che il cervello si riaccenda......o meglio abbia un sussulto e mi venga in mente di proseguire), le scope mi raggiungono anzi ci raggiungono perché ho nel frattempo superato un paio di "colleghi" che assonnati vagavano nel bosco in preda ad allucinazioni (uno più tardi in doccia racconterà che vedeva gli omini neri tra gli alberi.....).
In qualche modo arriviamo in fondo (700 mt di dislivello così son stati davvero una via crucis), anche io vedo un paio di omini nel bosco, ma per fortuna sono volontari e ci indicano Sant'Agata e poi sotto il sole un po' più "gentile" ma sempre caldo......San Piero a Sieve.
Salgo al volo sull'auto dell'organizzazione, sulla fiducia non guardo nemmeno il ristoro, mi abbiocco in auto e poco dopo sono a Fiesole sotto la doccia.
Pasta party, birra (più gradita/goduta della precedente) navetta e letto (o meglio in 60 a dormire in palestra con 16 brande......ma dopo 100 km di percorso ad eliminazione, anche il pavimento è morbido........Buonanott.....ZZZZZ)
Ore 6.30 della mattina seguente in viaggio verso Firenze SMN commentando con Riccardo (come detto) cercando di commentare a caldo le cose da migliorare (o rifondare....), ore 6.50 ..........in stazione in attesa di primo treno per Bologna.............e finalmente...............BEVENDO LA LIMONATA PIU' DESIDERATA DELLA MIA VITA.
MICHELE ALI' ALL'ARRIVO!!! |
CLASSIFICHE E PASSAGGI INTERMEDI
UTVD - 133 KM D+ 5200 | ||||
166° | MICHELE ALI' | 30.30'45" | 133+52 | |
RIT | ROMANO GAGLIARDI | 22.42'33" | 103+41 |
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