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sabato 10 giugno 2017

SPITSBERGEN MARATHON: NELL'ESTREMO NORD CON DIEGO SANSONI


Sabato 3 giugno ventitreesima edizione della Spitsbergen Marathon la corsa polare tra i fiordi delle Svalbard, il lembo di terra più a nord del mondo. Il nostro Diego Sansoni è andato e ce la racconta....
Succede che una mattina di inizio marzo ti svegli febbricitante, e per fare passare il tempo cominci a navigare su internet in maniera annoiata, quando ad un certo punto ti imbatti sulla pagina “Spitsbergen marathon, la maratona più a nord del mondo”
Spitsbergen, …E’ un flash e un pugno in faccia.. ritorno piccolo ..Umberto Nobile, la tenda rossa, il grande nord ,i ghiacci…
Poi guardo la carta d’ identità….O adesso o mai più!
Ma quanto costerà? Quanto tempo ci vorrà? Faccio un paio di ricerche. ..prezzo ( per le mie finanze)
folle per 4 giorni ma in qualche modo affrontabile nel complesso…tempo…2 giorni di viaggio e due giorni pieni per stare li…con il fatto che la gara è il 3 di giugno c’è anche il ponte di mezzo e quindi serve solo un giorno di ferie….manca solo l’ ok della padrona di casa…“pronto ciao, ascolta che ne dici se vado via 4 gg che ho una corsa alle Svalbard? In teoria potreste venire anche voi due però bla bla bla”.. risposta ” ti è salita la febbre, prendi due tachipirine e vai a letto, passo io a prendere il bimbo all ‘asilo e stai coperto…”
….E così finalmente il 3 giugno alle 3.30 di mattina l’ aereo atterra a Longyearbyen….
Sono ancora estasiato da quello che ho visto dal finestrino quando, appena metto il naso fuori dal portellone, subito faccio la conoscenza con il vento artico.
Una lama di ghiaccio che ti affetta in due… intanto nevica e c’è una luce che sembra che siano le 10 di mattina…..niente male come accoglienza…
Vado verso l’ albergo che ,come tutto il paese, è costruito su palafitta e in lamierato.. non ci sono gli scuri ma delle tende che sembrano carta velina…di dormire non se ne parla se non poche ore..
Alle 10.30 cominciano le gare, per primi partono i maratoneti, poi alle 11.30 tocca a noi della mezza








e alla fine ci sono quelli della 10 km
Per tutte e 3 le gare ci sono un totale di 300 iscritti di tutta Europa e non solo, tra cui una decina di italiani

Si vede subito che il livello dei partecipanti è da veri amatori, praticamente siamo tutti lì avendo usato la corsa come scusa ufficiale per andare a vedere uno dei posti che, per quello che sono le miei limitate esperienze di viaggi, è uno dei più remoti, selvaggi ,affascinanti e sotto certi punti di vista inquietanti , mai visto.
Visto che la presenza di Orsi polari nelle isole è maggiore di quella degli abitanti, una fila di Ranger si posiziona, armata di fucili, nei punti più esterni del percorso al fine di evitare spiacevoli incontri.
La vista di persone armate che vanno in giro a fare escursioni, o le motoslitte con il bauletto “porta fucile” saranno la costante dei miei due gg di permanenza nell’ isola
La temperatura è accettabile (siamo sui due gradi) è c’ è anche un bel sole che splende. La gara si sviluppa su un unico giro ( due per la maratona) che praticamente è il totale delle strade presenti nell’ intera isola…
La partenza è nella zona alta del paesino, subito il tracciato sale ancora un po’ e poi comincia la discesa verso il mare, costeggiando il vecchio cimitero ( per via del permafrost è “vietato” morire alle Svalbard, i corpi vengono sepolti in Norvegia, li al massimo restano le ceneri se si decide di farsi cremare)
Si va poi verso l’unica parte pianeggiante del percorso ( non ho capito alla fine quanto dislivello sia, perché il Garmin mi da 571 mt di quota ma non credo siano stati così tanti, a spanne dalla cartina altimetrica data da loro saremo sulla metà),che costeggia il mare affiancando l’ allevamento dei cani da slitta fino ad arrivare al cartello che indica il pericolo di orsi polari, si torna indietro e rifatto il percorso precedente, si viene deviati su una strada che comincia a salire fino a verso l’ aeroporto ,dove poco prima veniamo fatti svoltare lungo un percorso sterrato
Si costeggia una delle tante miniere abbandonate, con il suo seguito di piloni in legno, vagoncini appesi e attrezzature abbandonate che mi suscitano un mix di pensieri ..
Pensieri che vengono immediatamente congelati dall’ arrivo di una ventata d’aria polare che mi lascia senza fiato. Per fortuna avevo il para orecchie calato sul collo e riesco a tirarlo su…
La strada è ancora in salita fino ad arrivare vicino alla chiesa (l’unica…), poi una rapida discesa porta alla zona del centro (….) e poi si sale verso l’ arrivo dove vengo accolto dall’ entusiasmo dei locali.
Una medaglia al collo, e un bel rinfresco ( anche se avrei preferito del Brulè..) mi aspetta
Chiudo incredibilmente secondo assoluto e primo di categoria ( questo per farvi capire il livello della gara…) a 10 min ( ecco qui è già un po’ più normale) dal vincitore.
Degna di nota è la serata che è stata riservata agli atleti la sera.
Una bella cena con grandi tavoli tondi da 14 posti, dove si è potuto stare assieme a persone di nazionalità diverse ( io ho beccato finlandesi, tedeschi belgi e norvegesi) e dove gli atleti sono stati premiati. Premiati i primi tre per ogni categoria ( divise per 10 anni) e per ogni gara. Alla fine praticamente 1/3 dei concorrenti è finita sul podio e il premio è stato lo stesso per tutti. Secondo me un ottima scelta!
Per concludere, una gara bella e dura, corsa in uno scenario davvero particolare e suggestivo, con una temperatura tutto sommato accettabile ( folate di vento apparte)


SPITSBERGEN MARATHON 21,097 KM 300D+
2° SANSONI DIEGO  1.30'52"   4'18"   21+3+21

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