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mercoledì 21 dicembre 2016

PALESIO: POZZATI E MONDIN TRA IL GHIACCO



Si è svolta domenica mattina a Pelasio (piccolo borgo tra le colline bolognesi) la 9°prova del challenge d’inverno di mtb, WANDERVEG 4 EMME, un percorso di circa 30 km, con 950D+ (dislivello positivo).

In barba alla stanchezza, agli impegni lavorativi che ci avrebbero attesi nel pomeriggio, ai fitti banchi di nebbia, così densi da ridurre la visibilità entro i 50 metri, ad un termometro fisso a meno 6 gradi, io e Nico, irriducibili, determinati, abbiamo comunque deciso di alzarci presto per potere partire appena aperte le iscrizioni.

Audentes fortuna iuvat, scrisse un tempo Virgilio ed infatti, quasi a premiare la nostra dedizione, appena passato Altedo, una vera e propria magia da paesaggio nordico, un miraggio dopo settimane di grigiore, un’alba limpida e cristallina, che faceva scintillare campi ed alberi avvolti dalla brina, giungeva finalmente a salutare quella che si annunciava come una splendida giornata di sport.





Arrivati a Palesio, verso le 7:30, innanzi alla temperatura che non aveva intenzione di salire nemmeno di un grado ed al paesaggio completamente ghiacciato, un briciolo di sconforto rendeva faticoso anche ritrovare il semplice coraggio di scendere dall’auto per scaricare le biciclette ed iniziare il nostro giro. Poi una battuta, due risate, qualche incoraggiamento reciproco, la stessa voglia di sgambare, un accenno di sole all’orizzonte che lasciava ben sperare in un po’ di calore e la determinazione prendeva il sopravvento. In poco tempo eravamo pronti.

Tempo di uscire dalla zona iscrizioni e salire in bicicletta e subito iniziano le prime difficoltà con una salita di 3-4 km, con pendenze importanti, che ci ha condotti in cima alle colline, tra calanchi e terreni completamente ghiacciati, quasi impraticabili, croce di molti atleti ed anche del nostro Nico (finito in un rovo).

La principale difficoltà di questo percorso era rappresentata dal fatto che, essendo molto veloce, non comprendendo dislivelli importanti o discese particolarmente difficili, spingeva a lasciare andare la bicicletta senza toccare i freni,  per poi ritrovarsi impreparati ad affrontare le zone d’ombra, con il terreno ghiacciato, e scontare la disattenzione ed il calcolo errato con una bella

Dopo un paio d’ore alle prese con le varie creste delle colline, il sole aveva finalmente riscaldato gli animi, portando la temperatura ad un livello così gradevole da ricordare l’ormai lontana primavera e regalando un magnifico panorama agli atleti provati dal precedente gelo. Rinvigoriti nell’animo, dimentichi della fatica e decisi a proseguire, i biker seguitavano il tracciato spiegato attraverso il bosco verso il fondo valle, affrontando vari single track (piccoli sentieri di bosco/montagna) molto tecnici e, peraltro, ghiacciati.






Solo un paio di salite erano veramente impegnative (molti si sono visti costretti a scendere a terra per spingere la bici fino allo scollinamento) ed altrettanto si può dire delle discese, (spesso costringevano a sganciare il piede dal pedale per aiutarsi a scendere): nel complesso un percorso di media difficoltà, assai vario, ideale per testare attitudini e capacità svariate

Un plauso alla ASD medicina 1912 (società veterana nell’ambito dei raduni nel bolognese) per la meticolosa organizzazione, per la puntuale segnalazione del percorso (anche all’interno del bosco), per il ristoro centrale, ricco di prelibatezze locali, per il ricco pasta party finale.



Un arrivederci al prossimo anno.















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