Domenica 29 novembre 2016, una nuova esperienza ha coinvolto il Corriferrara Bike team.
Nell’ambito
del 39mo Memorial Mario Cardinelli, gara podistica competitiva, sulla
distanza dei 21,097 km, corsa in quel di Pontelagoscuro (FE), alcuni
esponenti del neonato gruppo ciclistico, sono stati di supporto
all’organizzazione.
Una
decina di giorni addietro, il nostro Luca Mondin, chiedeva la
collaborazione di alcuni di noi, per creare, nell’ambito della gara
cittadina, una sorta di “tutto il calcio minuto per minuto…… mobile”.
Mi spiego meglio
La
richiesta era di una coppia di Corriferrara ciclisti al seguito dei
primi della gara maschile, ed una coppia al seguito della femminile, i
quali, lungo il percorso, a distanze concordate o nei momenti topici,
avrebbero dovuto collegarsi via cellulare con lui, per dettagliare la
situazione, info, che a sua volta, avrebbe girato allo speaker della
manifestazione.
A tale richiesta ho immediatamente aderito, sia per
il piacere di pedalare, ma specialmente perché, dopo vari anni che
partecipo a manifestazioni podistiche rigorosamente nelle retrovie, per
la prima volta avrei avuto l’occasione di vivere una gara in testa.
Dopo
i timori della vigilia, quando un temporale aveva colpito Ferrara per
l’intera giornata, la domenica iniziava sotto i migliori auspici, visto
che un bellissimo sole illuminava la città, contribuendo a rendere più
tranquilla l’attesa per questa nuova avventura (“beccare” acqua in bici è
nettamente più fastidioso e pericoloso che in una gara podistica!!!).
Il
ritrovo per noi ciclisti era stato fissato alle ore 8.30 davanti al
Centro Quadrifoglio di Ponte, ed al cospetto del nostro vicentino
volante, si presentavano:
· Nino Sarno, con il ruolo di apripista della gara;
· Serena Guagliata ed Alessandra Ferrari, la coppia al seguito della gara femminile;
· il sottoscritto con Robi Tasso, per la gara maschile.
Un
breve riassunto dei nostri compiti, quindi ritrovo col gruppone
Corriferrara per la foto di rito ed infine incontro con Daniele Trevisi
(speaker della gara) che ci faceva conoscere il numero di pettorale dei
principali favoriti per la vittoria finale, sia maschile che femminile.
A
pochi minuti dal via siamo tutti posizionati alla testa del gruppo (a
circa un centinaio di metri di distanza) in attesa dello start.
Alle 9.30 precise ecco lo sparo……………….e la nuova avventura parte.
Con
le prime pedalate faccio partire anche il mio Garmin, lasciato in
modalità PASSO, perché sono proprio curioso di vedere come “vanno quelli
forti!!!!!”
Oltre a noi 5, in testa vi sono due vigili urbani in motocicletta ed un'altra moto del motoclub cittadino.
Il
serpentone degli atleti, lasciata Piazza Buozzi, percorre unito Corso
del Popolo svoltando, dopo qualche centinaio di metri, a destra per
entrare nell’area del Centro Diamante, dove 5 atleti(Daniele Angelini
dell’Atletica Bondeno, Oleksander Vaskovniuk dell’Atletica Corriferrara
ed un terzetto Salcus, Angelo Marchetta, Michele Bedin ed Haoul Abderrazak)
cominciano a lasciare qualche metro tra loro ed il gruppo.
Giunti
in Via Bentivoglio, dove i 5 allungano il passo….guardo il mio Garmin
e, per la prima volta (facile che resti l’unica) vedo segnalarmi un
passo attorno ai 3’20”.
A
questo punto le due girls Ferrari/Guagliata, si lasciano sfilare alla
ricerca della testa femminile, mentre io ed il Tasso restiamo con i 5
che ormai hanno già dato qualche centinaio di metri al resto del gruppo.
Ma è quando usciamo dal sottopasso di Via Battara che la gara entra nel vivo.
Abderrazak aumenta il ritmo e prende qualche metro agli altri 4.
Ci immettiamo sulla ciclabile di via Canapa e dietro a noi già il vuoto.
Entrata
al Parco Urbano, e quando siamo nei pressi della piscina intravedo
Tasso (affiancato ad Abderrazak) come da ordini di Mondin estrarre il
cellulare ….poi è il mio turno, e comunico, a Luca, il numero di
pettorale del gruppetto inseguitore.
La
gara continua sulla stessa falsariga fino alla palestra del Cus, quando
la canotta Corriferra di Olek si porta in testa ed alza il ritmo,
seguito dai due Salcus (Marchetta e Bedin) ed un sornione
Angelini…………così, immediato squillo al ns Mondin per aggiornarlo della
progressione del ns portacolori.
Il ricongiungimento con il fuggitivo Salcus è cosa fatta all’incrocio con via Calzolai.
Con
le moto dei due vigili in avanscoperta, il nostro Sarno apripista, i 5
sulla via che porta a Francolino, hanno fatto letteralmente il vuoto.
Ogni
tanto mi volto per vedere se all’orizzonte qualcuno appare, ma nulla ….
Quando siamo al nono km, risulta chiaro che il vincitore sarà uno dei 5.
Il
passo oscilla sempre tra i 3’20” ed i 3'25”, e mentre in testa c’è una
alternanza tra Marchetta e Abderrazak, in coda c’è sempre il N° 97 di
Daniele Angelini.
Al
decimo km nuovo aggiornamento col palco, ma è in prossimità
dell’undicesimo km che vi è il primo colpo di scena, Olek comincia a
perdere terreno…prima 50 metri, che diventano 100, per arrivare a circa
300 metri…. Mentre sono i tre Salcus a menare le danze con Angelini
sempre quarto.
Dopo
telefonata per aggiornamento a Luca, il quartetto prende il largo, in
testa si alternano Marchetta e Abderrazak con dietro Bedin ed Angelini
sempre quarto, e mentre Olek perde sempre più terreno, arriviamo
all’incrocio con via Pioppelle, dove svoltiamo a sinistra in direzione
Francolino.
Con
Marchetta e Abderrazak sempre a tirare, percorriamo una serie di curve
finché il passo risale attorno ai 3’20” ed i due prendono alcuni metri
(di rigore telefonata a Luca).
Lascio Tasso con i due di testa ed io rallento per rimanere al fianco di Bedin ed Angelini (sempre quarto).
Passano alcuni minuti ed
il duo Salcus cerca l’affondo, ma qui Angelini dimostra grande acume
tattico; prima che il distacco dai due diventi serio, decide di cambiare
marcia ed in pochi passi raggiunge il duo, mentre Bedin resta fermo sul
suo ritmo.
Rimango
per qualche centinaio di metri tra Bedin ed il terzetto, ma quando
ormai siamo nei pressi dell’abitato di Francolino (dove i due vigili in
moto scompariranno!!) ecco l’attacco decisivo, Angelini decide di
aumentare il ritmo e nessuno dei due riesce ad accodarsi.
Mentre
Tasso segue l’atleta di Bondeno, io abbandono Bedin e divento lo
“scudiero” dei due atleti della compagine di Santa Maria Maddalena.
Dopo
il doveroso aggiornamento del cambiamento repentino in testa, la gara
diventa una corsa per uomini soli, Angelini prende il largo, appena
giunti sulla Destra Po Abderrazak non regge il passo di Marchetta, ed in
fondo si vede sempre l’inconfondibile cappellino bianco di Bedin.
Anche
se mancano ancora alcuni km all’arrivo, l’esito della gara è ormai
deciso, Angelini e Marchetta (seguiti dal Tasso) se ne sono andati, e
l’unico dubbio rimane per il gradino più basso del podio visto che Bedin
si sta avvicinando e non mi pare Abderrazak stia vivendo un gran momento di
forma; ed infatti giunti al km 19, presso la Canottieri avviene il
ricongiungimento.
Praticamente
appaiati prendono Via Ricostruzione, e mentre ho qualche …diciamo
“scambio gentile di epiteti” con un paio di automobilisti che, in barba
agli avvisi di gara, sfrecciano a velocità sostenuta, arriviamo al km 20
dove Bedin lascia letteralmente sul posto il compagno di squadra
involandosi per un meritatissimo 3° posto.
Alla fine davvero, una bella esperienza questa del Cardinelli, ed anche il Bike Team del presidentissimo Corà, sta prendendo forma.
Alessandro Polesinanti
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