Da Il Corriere del Veneto 29/08/2016 - di Mauro Pigozzo - Calici di parole.
Dio ha concesso all’essere umano poche gioie. Una giornata di sole sulle Dolomiti è tra queste. Ed è stata questa la cornice spettacolare per il festival del trail che si è celebrato a Padola. Una raffica di gare e di proposte, due giorni intensi al ritmo dello skyrunning – c’erano gare dall’ecomaratona fino alla scampagnata con i bastoncini del nordic walking, tutte le info sul sito qui – che hanno portato nel piccolo paesino di montagna persone da tre continenti – oltre all’Europa, c’erano rappresentanti da Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda – e da quasi una ventina di nazioni: citiamo Spagna , Svizzera, Olanda, Francia, Australia, Belgio, Moldavia e Portogallo. Un successo qualitativo di pubblico senza precedenti, che sicuramente serve al tessuto economico locale in termini di indotto per hotel e ristoranti: chi c’era non si dimenticherà mai la splendida avventura vissuta.
Io ho corso l’ecotrail, 24 chilometri e mezzo dolci come la bellezza dei luoghi. Una gara splendida, con una fase iniziale di riscaldamento pensata per chi per destino si innamora dello skyrunnig: qualche metro di cemento in saliscendi, una discesa quasi tecnica tra le borgate di Dosoledo e Casamazzagno attraverso i “trois”. A quel punto era ora di salire, 1.150 metri di dislivello quasi tutti d’un fiato, fino a dei falsopiani dove roccia e erba respirano col cielo addosso, boschi sconfinati e mucche. Un paio di ristori – anime belle, quelle dei volontari, che si portano in spalla chili e chili pur di aiutare i folli corridori del cielo – ed era già tempo di dividersi dagli eco maratoneti dopo i paesaggi della Val Comelico lungo la costa della Spina. Loro su, verso i monti dai quali si vede l’Austria ad 2.380 metri fino al Col Quaternà, poi discesa al passo Silvella, la Vallorera, Coltrondo e Passo Monte Croce; risalita al Colesei, discesa a Selvapiana, ultima salita al Col dei Bagni e discesa finale.
Nel briefing era stato spiegato che l’ecotrail era stato allungano di tre chilometri per evitare una discesa tecnica e agevolare il rotolare verso valle dei runner. Devo dire: scelta stupenda, le gambe giravano morbide, senza l’eccitante tortura della discesa su single track che fanno fiorire crampi e contratture. Senza dimenticare l’ultimo chilometro, tra le case di Padola e i suoi abitanti, pronti ad applaudire gli eroi del cielo e della montagna, e l’arrivo, dove a salutare tutti c’era lo speaker dell’anima, Alexander Geronazzo e un pranzo buonissimo: non la solita pastasciutta, ma anche un bel secondo di salsiccia e cappucci. Che dopo una avventura di tre, quattro, cinque ore o oltre sulle Dolomiti è la traduzione del paradiso in terra. Bravi gli organizzatori, geniali con la lotteria che premiava tutti, bravi i bambini che hanno corso e i loro genitori, bravissimi i volontari. Padola, ci vediamo il prossimo anno: meriti di diventare punto di riferimento per le corse in montagna sulle Dolomiti.
Presenti per Corriferrara Tuffanelli, De la Calle e Gianantoni che con un po' di sarcasmo ci descrive così la sua giornata:
Gara spettacolare, baciata da uno splendido sole ma allo stesso tempo dura e impegnativa come poi deve essere una gara sulle Dolomiti. Rapporto qualità/prezzo mostruosamente alto la metto tra le prime tre gare più belle a cui abbia mai partecipato. Per una volta mi sono pentito di non avere le gambe per fare la maratona anche se la 24,5 e' stata comunque bellissima e vi assicuro non sarei riuscito a fare un metro di più. Veniamo alle note negative:
1) il percorso della 24,5 e' poco segnalato e senza segni per terra quindi in discesa tecnica avendola percorsa da solo mi sono trovato parecchio in difficoltà (o guardi le radici o guardi le pezzuole....);
2) Ad un certo punto mi sono trovato davanti a un trivio. Salgo, scendo o vado dritto? Dritto no di sicuro c'è un filo a bassa tensione...bisognava andare dritto...
3) Lo speaker imitava (male) Guido Meda... lasciamo stare...
4) Ultimo, ma fa parte del gioco, ho fatto 1 km dietro a due vacche, che mi rallentavano in piano ma mi seminavano in discesa. Questa cosa non mi era ancora successa..
Marco Gianantoni
CLASSIFICHE DA: www.ngtiming.com
Vincitore della competizione è stato Dell'Osta Giorgio (G.M. Calalzo) che chiude in 2:04:25 ad una media di 5:05 min/Km. Bene gli Atleti Corriferrara che si piazzano così:
25 | 287 | TUFFANELLI Michele | CORRIFERRARA | 21 km | Male | 2:49:03.4 |
36 | 216 | GIANANTONI Marco | ATLETICA CORRIFERRARA | 21 km | Male | 2:56:48.8 |
61 | 246 | DE LA CALLE Matias | CORRIFERRARA | 21 km | Male | 3:15:43.8 |
Tuffanelli M. 6:54 min/Km GAP: 1:49 24+11+12
Gianantoni M. 7:13 min/Km GAP: 2:08 24+11+10
De la Calle M. 7:59 min/Km GAP: 2:54 24+11+5
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