Dopo gli eventi ben più impegnativi delle scorse settimane, questo weekend con Massimo cercavamo un trail "tranquillo" in zona (mia) giusto per avere la scusa nel dopo corsa per stare un po' insieme a casa mia con le famiglie, la scelta è caduta su questa gara che lo scorso anno un po' per il meteo avverso (pioggia battente e cascate d'acqua sui sentieri) e un po' per altri impegni, ci era scappato. Inizialmente la combriccola doveva essere più numerosa ma uno ad uno ce li siamo persi tutti e siamo rimasti solo noi 2, allora per farci compagnia in partenza e mantenere altro il morale Corriferrara ci hanno pensato Diego ed Alberto insieme ad Erica che hanno così approfittato per partecipare al minitrail giovanile.
Partito di buon ora visto che comunque avevo un'oretta buona di strada per arrivare a Castelnuovo de' Monti (cittadina molto graziosa, tra l'altro), giungo in zona ritiro pettorali alle 8 e comincio a preparare con molta calma tutto, valuto la temperatura (11°) e penso ai dettagli, nel frattempo arrivano i Corà e mi aggrego mentre finisco di decidere come "bardarmi" (e come spesso accade, con il senno di poi, canno anche stavolta le scelte), zaino sì, bacchette no e abbigliamento medio con manicotti.
Tra una chiacchiera e l'altra viene finalmente l'ora di partire e ci avviciniamo al portale per il brefing, giusto pochi e concisi accorgimenti e lo sparo ....."libera i cavalli", il livello è davvero molto alto, Massimo me lo diceva in partenza, e per non perdere subito contatto corro mio malgrado a 5'10" finché siamo sulla strada comunale che ci conduce fuori dal centro cittadino, poi di colpo una rampa ripidissima ci ricorda che NON siamo alla "camminata della salsiccia", intorno a me tutti si mettono di passo e io mi accodo volentieri cercando di tenere le energie per i primi 4 km che sono preannunciati come i più tosti (e così lo sono), in pratica saliamo alla Pietra "dritto per dritto" o quasi e chi mi segue mi racconta che questo è il percorso più soft tra tutti......per fortuna.
Frattanto la salita così diretta si fa sentire e, sorpresona, riprendo da dove avevo lasciato alla Strafexpedition.....dai crampi, 3 gare e 3 tipi di crampi diversi, questa volta alle tibie, il problema è che nonostante abbia provato a allargare le scarpe (spesso ho successo, in questi frangenti) la totale mancanza di un qualche piccolo pianetto o discesina mi impedisce di decontrarre e così mi faccio tutta la salita fino quasi in cima a denti stretti con il morale sotto i tacchi, gli appoggi sono sempre insicuri e le gambe sono legnose ed un tutt'uno con i piedi senza la minima rotazione (effetto Pinocchio). Comunque chiacchierando con Nicolò (il servizio scopa che in breve mi ha già ripreso vista l'andatura) cerco di distrarmi guardando il paesaggio che già dalle pendici è spettacolare.
Finalmente raggiungiamo la vetta e il panorama diventa ancora più bello, da lassù si domina tutta la collina sottostante (la Pietra è rotonda e la vista è a 360°), qualche foto, mi abbasso anche i gambali nella speranza che le tibie si rilassino, bevo e mi butto giù in discesa......in tutti i sensi visto che il secondo passo "libero", ma non troppo, dai crampi risulta essere troppo basso e la prima radice scoperta mi fa volare... ma per terra (con annessa botta al costato su altra radice), sul momento penso male anzi malissimo ma poi mi alzo ci faccio una risata (non mi ha visto quasi nessuno) e con maggiore "grazia" riparto.
Da qui il percorso scende prima leggermente con qualche sù e giù per poi addentrarsi nel bosco e scendere più vorticosamente, ho ripreso possesso delle mie gambe anche se non completamente e finalmente comincio a godermi la parte che preferisco, mi ero già pentito di non aver preso le bacchette in salita (forse avrei potuto scaricare un po' di peso) e ora in discesa ne ho la conferma....mai cambiare idea all'ultimo momento, non mi sento sicuro e quindi saltello da un sasso all'altro con circospezione, è già comunque positivo che corro e non cammino. al ristoro mi fermo, purtroppo un simpatico signore mi offre pane e salsiccia (allora non siamo lontani dalla camminata della salsiccia.......) e un bicchiere di vinello che bevo per metà ripromettendomi al ritorno di essere più di compagnia, si sale ancora un pochino per poi prendere un lungo canalone in discesa che ci porta giù giù fino alla quota minima del percorso (525, dopo il picco massimo di 1050 della cima, ancora più in basso della partenza posta a circa 630), corro in discesa e cammino nei pianetti tra una collina e l'altra, ancora bosco e ancora "scale" e passaggi stretti, poi appena giù si risale e anche in fretta ma questa volta non più fino alla sommità della Pietra ...e per fortuna, Massimo a fine gara mi dirà che questa seconda parte di percorso non lo ha entusiasmato ma io tutto sommato apprezzo perché altre rampe verticali non ne avrei superate, sbuffo e fatico, rallento per arrivare in cima a volte quasi mi fermo perché questo trail non ha nulla da invidiare ad altre corse toste. al ristoro raggiungo le penultime (Cecilia, mia "socia" di retrovie ed una amica) si sono attardate a fare foto e chiacchiere e ripartiamo insieme raccontandoci le nostre ultime gare, poi le ultime salite ci dividono ancora perché io arranco, per poi di nuovo farci ritrovare all'ultimo ristoro (lo stesso del primo passaggio) dove però avevo promesso di onorare maggiormente e mi attardo con la scusa a godermi per un'ultima volta la Pietra dalle pendici per poi scendere per il tratto iniziale fino alla piazza e varcare il gonfiabile d'arrivo con "tifo da stadio" (come al solito quando arrivo io sono tutti felice perché come in questo caso......si va a pranzo) e Massimo che mi riprende per concludere il suo video di gara con il mio arrivo.
(Romano Gagliardi)
_________________________________________________________________________________Aggiungo solo qualche parola al bel racconto di Romano...
Dopo due settimane praticamente fermo dopo l'ennesima distorsione alla caviglia subita alla Strafexpedition, decido comunque di provare questo Trail anche se ancora non al 100%...
Strategia di gara: molta cautela e unico obbiettivo portare a casa le caviglie sane e salve.
Parto così in fondo al gruppo e in tale posizione rimango per la prima lunga salita che ci porta in cima alla Pietra, da qui inizia l'ancor più lunga discesa, tecnica ma non troppo, il mio terreno preferito, dove mi dimentico i buoni propositi di prudenza e mi butto giù a tutta, ma la caviglia sta bene e così guadagno tante posizioni arrivando a vedere la terza donna.
Finita la discesa, circa a metà percorso, la gara cambia, con brevi tratti alternati di salita e discesa dove, anche per il poco (quasi nullo) allenamento delle ultime settimane patisco un po' e dove si ferma la mia "rimonta".
La fatica si fa sentire e con essa viene a mancare anche la giusta lucidità, così a 3 km dall'arrivo metto male il piede facendomi immediatamente ricordare che la caviglia non è ancora del tutto ok, decido così, un po per il male, un po per il timore dell'ennesima storta, di rallentare un po il passo, perdo qualche posizione ma ormai il traguardo è vicino, all'arrivo ad aspettarmi l'abbraccio di Erica e i bimbi e la soddisfazione di aver portato a casa un altra bellissima esperienza, e di aver conosciuto nuove bellissime località.
Un Trail davvero bello, stupendo nella sua prima parte, che merita di raggiungere numeri importanti di partecipazione, un organizzazione impeccabile e un ricco pasta party finale, il tutto condito con la compagnia della mia famiglia e di grandi amici come Monia e Romano! Una giornata speciale!!!
A dimenticavo, un super bravissimi a Diego e Alberto che hanno portato a casa il loro "mini trail" al 3° e 4° posto di categoria! Bravi piccoli montanari!!!
(Massimo Corà)
Galleria fotografica di Reggiocorre
TRAIL DELLA PIETRA – CASTELNUOVO DE’MONTI
– 22KM D+1200
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47°
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MASSIMO CORA’
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2.28’58”
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6’46”
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22+12+10
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110°
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ROMANO GAGLIARDI
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4.02’19”
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11’01”
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22+12
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DIEGO CORA’
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1
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ALBERTO CORA’
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1
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1° CLASSIFICATO MATTEO PIGONI
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1.44’11”
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4’44”
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