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venerdì 14 agosto 2015

#PassioneRunningFerrara #FUORIGARA1 RUDY MAGAGNOLI


INTERVISTA DI THOMAS BELTRAMI 

Ciao a tutti! Oggi vi svelo una novitá del gruppo... Ogni settimana sceglierò uno di voi per intervistarlo! Questa "rubrica" si chiama FUORI GARA! E spero che vi piaccia!
Oggi ho deciso di partire con il "botto" e il primo intervistato é il mattatore del podismo ferrarese, ultimo vincitore della Ferrara Marathon,amico di tutti e persona stimata da tutti: il grande Rudy Magagnoli!
‪#‎Fuori‬ gara 1
Ciao Rudy! Come stai? Ti posso fare qualche domanda?
Come é iniziata la tua passione per la corsa?
La passione x la corsa mi è nata nell' 87 all'età di quasi 10 anni con la mia prima partecipazione ad una minipodistica, ma credo l'avessi nel sangue già da un paio d'anni quando giocando a calcio correvo avanti e indietro x il campo anche senza pallone...! Al che il mister mi consigliò di provare a frequentare un gruppo di atletica nel mio paese, e così feci!
Immagino che per arrivare ai tuoi risultati avrai fatto molti sacrifici vero?
Naturalmente i sacrifici ci sono stati, su tanti versanti, ma ero spinto da una grande passione e voglia di conoscere dove potevo arrivare, perchè da piccolo (ed ero veramente in versione mini... un soldo di cacio come si è soliti dire) vedevo che tanti ragazzi anche di qualche anno più vecchi non riuscivano a seguire il mio passo, poi sono arrivate anche le bastonate ovviamente ma forse sono state proprio quelle a farmi crescere ancora di più atleticamente e a livello personale.
Ma di tutte le gare che hai fatto e vinto quali sono quelle che ti sono rimaste dentro nel cuore?
Essendo tantissimi anni che corro, ci sono una valanga di gare che ricordo con piacere e ancora mi viene la pelle d'oca ripercorrendole nonostante siano così datate! Dalle prime vittorie ai campionati regionali UISP di corsa campestre da cadetto alle 50 o più minipodistiche vinte in un anno da ragazzino, ai primati personali nelle gare in pista (3'52 sui 1500-8'17 sui 3000-14'23 sui 5000-8'57 sui 3000 siepi-30'12 sui 10000) che per me sono state fondamentali per poi correre forte su strada la mezza in 1h05'25 e la maratona in 2h25'50. Poi purtroppo c'è stata una svolta negativa nella mia vita nel 2006 quando ho perso in un incidente stradale il mio più grande amico nonche acerrissimo avversario di gare Gianni Gilli. Lui fu proprio il mio atleta guida, nel modo di correre sempre al massimo, senza mai risparmiarsi, uno che non faceva prigionieri! Mi dissi che era lui che dovevo provare a battere in corsa, e che se ci fossi riuscito allora sarei diventato forse qualcuno. Ebbene ci riuscii nel '98 e da lì siamo diventati grandi amici fuori dalle corse fino a quando ci ha lasciati. Da quel momento mi sono sentito perso, non sapevo più con chi confidarmi, la famiglia mi ha aiutato tanto, i miei genitori e i nonni sempre presenti, mio fratello soprattutto anche lui molto legato a Gianni! Comunque le gare più recenti che ricordo con maggiore gioia sono la mezza di Ferrara che ho vinto nel 2014 e soprattutto la maratona sempre a Ferrara vinta quest'anno!
Avrei una domanda personale che potrebbe sembrarti banale ma giá che ci siamo... Cosa si prova a stare in testa a una maratona? E cosa hai provato all'ultima Ferrara Marathon quando hai tagliato il traguardo?
La vittoria alla Ferrara Marathon ha avuto qualcosa di magico, come dire la condizione perfetta nel momento giusto sommando la condotta di gara perfetta. E' andato tutto come speravo che andasse... L'atleta più accreditato al successo, Tosi di Brescia, che ha aumentato il ritmo troppo presto e non ha tenuto in considerazione che poi dal 17° km al 27° km avremmo avuto il vento contro, e sicuramente chi segue è molto più avvantaggiato,sempre che riesca a tenere i nervi saldi e il sangue tra il freddo e il ghiacciato. Dico la verità, avrei potuto raggiungerlo già tra il 29° e il 30° km, ma ho voluto controllare ancora un po' i suoi movimenti, ragionare x poi piazzare quella zampata che non permette repliche e può solo farti cadere nel baratro. Proprio così, a volte le gare le puoi vincere, be quel giorno volevo stra vincere perchè sapevo che all'arrivo c'erano tante persone ad aspettarmi a braccia alzate, in primis la mia famiglia, poi qualche persona cara in cielo, e i tanti amici podisti e non...
Tanta gente si stá avvicinando al mondo del podismo ultimamente, quali consigli ti senti di dare a queste persone? Qual'é il miglior modo di affrontare la corsa e le gare?
Alle tante persone che si stanno avvicinando (e spero siano sempre di più) posso dire che la corsa è individuale, le soddisfazioni sono guadagnate al 100%,e quindi di ascoltarsi sempre tanto, mai fare qualcosa contro voglia, il fisico ci manda sempre dei segnali e bisogna saperli interpretare perchè poi quando noi avremo bisogno di "chiedere", il corpo sarà pronto ad assecondarci se noi lo abbiamo rispettato! Poi tabelle o non tabelle, il migliore allenatore è sempre la persona stessa, questo dobbiamo ricordarcelo a vita!
Grazie per la disponibilitá Rudy sei stato gentilissimo!continua cosi!!