Un esercito di 400 atleti ha invaso la città
capoluogo dell’Altopiano vicentino per la sesta edizione della Sleghe Lauf,
corsa podistica competitiva su strada andata in scena sabato 6 giugno.
Rispetto alle precedenti edizioni, il percorso di
10 km omologati Fidal (cat. A) è stato rinnovato con un circuito cittadino di
3,333 Km da ripetere tre volte.
Percorso molto tecnico ed impegnativo, ricco di
saliscendi e “strappi” in pochissimi metri che facevano perdere la costanza del
ritmo a tutti gli atleti, compresi i primi arrivati, visibilmente affaticati.
A complicare la situazione, i 28 gradi (pur essendo
a 1000 metri di altitudine), un sole potente e zero vento.
A detta degli organizzatori (Gruppo Sportivo Alpini
Asiago) è stata l’edizione più calda e afosa con temperature decisamente
anomale per la città.
Il ritrovo degli atleti era fissato dalle ore 15.00
al Palatenda di Piazza Secondo Risorgimento, la piazza centrale del paese
accanto alla Chiesa di San Matteo ed al Comune di Asiago.
Alle ore 18.00, dal centralissimo Corso IV
Novembre, è avvenuto lo start.
Gli atleti hanno corso compatti per tutto il Corso
per poi rientrare su Piazza Carli; di nuovo direzione sud verso il famoso
Palaghiaccio, via Trento e Trieste, il passaggio per il Parco della Rimembranza
e poi tra curve, brevi salite e discese, dritti sino al campo di atletica dove
si faceva l’intero giro di pista (peraltro malmessa e dove c’era l’unico punto
di ristoro con sola acqua) per poi proseguire in salita verso via Alighieri per
il rettilineo finale sempre in Corso IV Novembre.
L’evento è stato organizzato molto bene, con le
strade completamente chiuse al traffico e tutto il centro città pieno di tifosi
e turisti festanti, in particolare lungo il Corso dov’era posta la
partenza/arrivo.
Si percepiva che l’evento era molto sentito da
tutto il paese.
Sicuramente è una gara che rifarò, il percorso mi è
piaciuto molto nonostante non sia “da tempo”.
Infatti, se guardiamo la classifica, il primo
classificato (il keniano Kipkosgei) ha chiuso in 30’42”, quando solitamente gli
africani su tali distanze chiudono ben sotto i 30’. Con un tempo di 35’26” si
rientrava tra i primi 10 assoluti, dunque il percorso “si è fatto sentire
bene”.
In campo femminile la vittoria è andata all’atleta
di casa Deborah Toniolo (G.S. Forestale) che ha chiuso in 36’26”.
Parecchi atleti si son ritirati nel corso del
secondo giro, alcuni sono pure stati portati via in ambulanza per malori dovuti
principalmente al gran caldo, tra cui la keniana Ruth, giunta terza.
Inizialmente dalla mia gara mi aspettavo qualcosa
in più, ma quando sono giunto sul posto e ho camminato per le vie interessate,
avevo capito che non sarebbe stata una “passeggiata”, complice anche la gara di
Pontemanco della sera precedente corsa a 4’/Km.
Sentivo che le gambe comunque giravano
discretamente ma il fiato veniva meno col passare dei chilometri (io e il caldo
siamo nemici per la pelle), tanto che all’8° km una fitta intercostale mi ha
rallentato parecchio facendomi perdere oltre un minuto negli ultimi 2 km.
Alla fine stringo i denti e chiudo in 44’03”, 121°
assoluto (su 370 finisher) e 25° di categoria.
Un po’ l’amaro in bocca mi è rimasto, e non è da
me…ma ora che ti conosco, cara Sleghe preparati per il 2016!
Marcello Garbellini
ASIAGO km 10 | ||||
121° |
GARBELLINI MARCELLO
|
44'03" | 4'24"/km | 10+12 |