RuNoventa
– 3a
edizione – Noventa Padovana
Si è
svolta sabato sera 27 luglio a Noventa Padovana la terza edizione
della RuNoventa, gara di corsa su strada valida per il trofeo Fidal
provinciale “Padova Corre”.
Sui
2433 metri del circuito cittadino da ripetersi tre volte, per un
totale di 7,3 Km, ben 210 atleti ed atlete si sono affrontati in
condizioni climatiche decisamente favorevoli grazie all’acquazzone
caduto un’ora prima della gara, che ha rinfrescato la temperatura
(anche se l’umidità era comunque elevata).
Sul
percorso c’è ben poco da dire essendo costituito prevalentemente
da due lunghi rettilinei e qualche curva, di cui due a gomito in
quanto dividevano i due sensi di marcia della strada che taglia a
metà il paese.
La
velocità del percorso, le premiazioni in denaro ai primi tre
classificati maschili e prime tre classificate femminili e l’ottima
organizzazione della Run Ran Run, hanno reso da tre anni a sta parte
questo evento come uno degli appuntamenti più importanti dell’estate
podistica veneta.
Tant’è
che alla partenza i favoriti erano di facile individuazione: fra le
donne la lotta era tutta veneta e le più temibili avversarie di
Michela Zanatta (Atletica Biotekna Marcon) erano Giovanna Ricotta
(Atletica Riviera del Brenta) e Giovanna Pizzato (poi ritiratasi),
con Chiara Renso (Atletica Vicentina) e Alessia Danieli (Atletica Due
Torri Noale) nel ruolo di outsider.
Fra
gli uomini il giovane keniano Kosgei doveva temere solo il marocchino
Abdelhadi Tyar (Runners Valseriana), perché gli italiani Gobbo
(Atletica Due Torri Noale), Ghenda (Atletica Mogliano), Bedin
(Salcus) e Spinazzè (Atletica Ponzano) non erano in grado di
impensierire i due africani.
Brevi
resoconti della gara da www.podistepadovane.it:
Gara
femminile - Dopo il bel successo del 2014, Michela Zanatta
vuole ripetersi e fa immediatamente il vuoto: corre il primo giro al
ritmo di 3’23″/km, insostenibile per le altre:
Ricotta e Pizzato
passano a 15″, inseguite a pochi metri dalla sorprendente vicentina
Renso e dalla Danieli; già molto distaccate Trevisan, Legnaro,
Trombetta e Disconzi. Nel corso del secondo giro, mentre la Zanatta
viaggia in assoluto controllo, c’è il colpo di scena alle sue
spalle: la Pizzato deve arrendersi per un indurimento muscolare e per
il secondo posto si scatena la lotta fra Ricotta e Renso. Così,
dietro alla dominante portacolori della Biotekna che chiude in
25’08″, la gara si risolve allo sprint: Giovanna Ricotta (25’33″)
fa un decisivo cambio di ritmo a 500 metri dal traguardo e precede la
Renso di 3″. Quarta è Alessia Danieli (un po’ delusa), quinta la
brava Sara Trevisan. Poi nell’ordine Daria Legnaro, Marilisa
Trombetta, Stefania Disconzi, Jessica Doria ed Alessandra Magosso.
Gara
maschile - Poco dopo il via scatta Tyar, che guadagna una
cinquantina di metri su Kosgei e dietro di loro il gruppo si sgrana;
al primo giro il marocchino ha 13″ di vantaggio sul keniano, 16″
su Gobbo e 25″ sugli inseguitori Bedin, Spinazzè, Damo, Penazzato
e Paro. Nel corso del secondo giro Kosgei reagisce violentemente
all’attacco di Tyar e i due passano appaiati sul traguardo, ma il
keniano (che sta correndo sul piede di 2’51″/km) prosegue nella
sua azione e stacca il rivale; il veneziano Matteo Gobbo è
chiaramente terzo e dietro di lui si lotta fuori dal podio.
All’arrivo Kosgei vince in 21’59″, precedendo di 6″ Tyar;
Gobbo si aggiudica la gara “italiana” ma con un distacco di 1’43″
dal ventunenne keniano. Nell’ordine poi arrivano il giovane
trevigiano Ghenda e il sempre bravo Michele Bedin; quindi Enrico
Spinazzè, Ulisse Damo, Matteo Penazzato, Fabrizio Paro e Stefano
Bergo.
Unico
portacolori dell’Atletica Corriferrara il sottoscritto che stampa
un crono di 28’15” (3’52”/km) piazzandosi 70° assoluto e 14°
di categoria (di poco fuori dai premi, e questo la dice lunga
sull’altissimo tasso agonistico della gara).
All’ultima
curva a gomito, a circa 800 metri dal traguardo, sono scivolato per
terra sull’asfalto bagnato senza per fortuna gravi conseguenze, e
prontamente mi sono risollevato e continuato a correre incurante del
bruciore sulla gamba. Unico neo della mia prestazione dato che la
caduta mi ha fatto perdere il ritmo per il rush finale e una
quindicina di secondi.
Ma
al traguardo ero molto soddisfatto anche perché stavo bene e non ero
affaticato come in altre occasioni. La costanza e i giusti
allenamenti portano i loro frutti!...e a proposito di frutti…ricco
ristoro finale con bicchieroni di macedonia per tutti.
RUN NOVENTA 7,3 KM
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70°
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GARBELLINI MARCELLO
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28'15"
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3'53"
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7+14
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