Domenica
28/06, per il secondo anno consecutivo, mi sono recato a Montagnana,
bellissimo borgo medioevale della provincia padovana a pochi km da
Ferrara, per partecipare alla seconda edizione della camminata ludico
motoria di questa cittadina, denominata “4 Passi par Montagnana”.
E
se l’anno passato c’ero capitato quasi per caso, quest’anno, anche su
sollecitazione di Barbara, ci sono ritornato con piacere.
In vari anni che pratico questo sport, se
spesso le manifestazioni sono denominate “ludico motorie”, alla conta
dei fatti, ben difficilmente si rivelano tali, mentre questa di
Montagnana, ha mantenuto le premesse, e devo dire che ogni tanto, è
davvero bello mettere da parte l’agonismo e correre in compagnia in
maniera spensierata.
Aiutati
da una bella giornata di sole, poco prima delle 7, con Barbara, il buon
Franzini (che ogni tanto ritorna a mettere alla prova il suo ginocchio
malandato) e Cinzia, siamo partiti alla volta della città murata, dove,
ci aspettava un altro Corriferrara, Vincenzo DiGiacomo.
Varcato
il Po, l’Adigetto e attraversata la pianura rodigina/padovana, qualche
minuto dopo le 8, la Fiat Bravo veniva lasciata (fortunatamente), in una
zona ombreggiata ed iniziava la nostra avventura di giornata.
La
prima conferma di una vera manifestazione “ludico motoria” era
attestata dall’orario di partenza, libero tra le ore 8 e 8.30, poi il
percorso…. per accontentare tutti, erano ben 4 i chilometraggi possibili, da
7, 11, 14 e 18 km.
Salutato
il buon Vincenzo, ad iscrizione avvenuta, ecco il rituale della foto e
poi, da una piazza festosa e ricca di gente, abbiamo iniziato la nostra avventura.
Con
il Franzini che decideva di camminare i 7 km, noi quattro siamo partiti
al piccolo trotto con l’obiettivo di concludere i 14 km (io, Barbara e
Cinzia) ed i 18 il Vincenzo.
Con
l’uscita dal borgo attraverso l’antica porta Padova, resa famosa per
essere stata incendiata da Romano D’Ezzelino dopo la sua fuga, iniziava
una prima parte del percorso completamente sterrato a ridosso delle
mura, quindi, con l’attraversamento del fossato, si arrivava all’asfalto
e successivamente in un piccolo parchetto.
In
questi pochi chilometri, il clima gioioso della giornata la faceva da
assoluto padrone, noi correvamo tranquilli, parlando, ammirando il
paesaggio e superando i tanti camminatori che incontravamo per strada
(nei primi km eravamo gli unici a correre), per arrivare al 4° km dove,
il primo ristoro ci attendeva.
Il
tavolo era interamente occupato da fette di melone, angurie, prugne,
ciliegie, fette biscottate ricoperte di marmellata, ed alcuni volontari
disponibilissimi, ti offrivano bicchieri d’acqua, tè e menta, ed il
tutto era accompagnato da un sottofondo musicale (in un angolo del
ristoro, un gruppo di ragazzi suonava dal vivo).
Chi
voleva percorrere solo i 7 km, a questo punto, svoltava a destra e
ritornava in città, mentre per tutti gli altri, il tragitto proseguiva
verso le campagne limitrofe.
Se
da un lato, il paesaggio che ora appariva al podista/camminatore, non
aveva nulla da invidiare al nostro basso ferrarese, il clima instaurato
fin dall’inizio rendeva comunque tutto estremamente piacevole.
Poco
oltre il 5° km arrivava il momento di salutare Vincenzo che, in forza
dei suoi programmi ambiziosi per l’autunno, proseguiva per il percorso
più lungo, mentre noi 3, seguendo la freccia rossa (perché ogni percorso
era ottimamente segnalato con frecce di differente colore), svoltavamo a
destra.
Sorpassando
molti camminatori, incrociando un paio di cavalieri a cavallo di due
bellissimi destrieri e con il sole che cominciava a farsi sentire (e
dopo esserci fermati ad un secondo ristoro, per l’ennesimo bicchiere di menta fresca) la freccia rossa ci portava al terzo e più curioso punto sosta.
All’interno
di una azienda vivaistica, denominata per l’occasione “Disagioland”,
con relativo arco all’entrata posto per l’evento, ci attendeva
l’ennesima tavola imbandita di frutta e di tanti liquidi sempre più
proverbiali.
A questi si
aggiungeva il complessino musicale ed i fotografi dell’organizzazione
che immortalavano tutti i partecipanti e, come ciliegina sulla torta, ad
ogni membro del gentil sesso, veniva regalata una rosa.
Fatto
il pieno di frutta per combattere il sole e la stanchezza, si
riprendeva il tragitto verso l’arrivo e questa volta, incontrando
finalmente dei podisti e non solo i tanti camminatori.
Superando
un nuovo punto ristoro, si arrivava finalmente ai piedi delle mura e
con qualche centinaio di metri percorsi nel fossato, si entrava nella
parte storica della città, dalla parte opposta a quella da cui eravamo
usciti, per terminare nella piazza centrale dove, il buon Franzini già ci
aspettava da un po’ di tempo.
La
bella mattinata in quel di Montagnana non poteva però concludersi così
velocemente, e per rendere un ultimo omaggio alla città che così
giovialmente ci aveva accolto, ci siamo rintanati in una bella osteria
per l’aperitivo finale che, a dir la verità è andato un po’ oltre, visto che sul tavolo hanno trovato pace un bel piatto dell’ottimo prosciutto di Montagnana Dop ed alcune fresche birre locali.
Alessandro Polesinanti
4 PASSI PAR MONTAGNAGA
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DI GIACOMO | VINCENZO | Punti | 18 | ||
CARLINI | CINZIA | " | 14 | ||
TALMELLI | BARBARA | " | 14 | ||
POLESINANTI | ALESSANDRO | " | 14 | ||
FRANZINI | PAOLO | " | 7 | ||