Prima Puntata-Il
Diamante
La
prima puntata della Corriferrara nella storia di Ferrara, non poteva
non partire dal suo cuore operativo, e cioè il Bar Diamante.
Uno dei nostri allenamenti collettivi con ritrovo al Bar Diamante |
Il
locale, storico punto di ritrovo degli allenamenti collettivi (come
disse il buon Scarletti, “una delle più belle invenzioni di quella
testa pelata di Massimo”), si trova in Corso Biagio Rossetti al
civico 22, e fu proprio grazie all'architetto che da' nome alla via,
che questo bar può esistere, e che può vantarsi di essere ubicato a
pochi passi da uno dei punti più belli e storicamente importanti
della ns città, “il Quadrivio degli Angeli”, cioè l'incrocio
tra via Ercole I' d'Este (l'antica Via degli Angeli, o anche via
Piopponi) e l'asse Corso Biagio Rossetti/Corso Porta Mare (prima via
San Benedetto ed ancora prima Via dei Prioni).
Fino
agli anni 80 del 1400, questa parte della città non esisteva, e
senza la lungimiranza di Ercole I° d'Este e la volontà di
quest'ultimo di dare maggior lustro alla propria corte, il ns
presidente probabilmente avrebbe dovuto scegliere un futuro diverso
da quello di “principe del bancone”.
Il Duca
Ercole, incaricò Biagio Rossetti, di studiare la realizzazione
dell'ampliamento della città, inglobando tutto il terreno, tra
l’attuale Castello Estense e la Porta degli Angeli, vero nome di
quella che tutti i ferraresi chiamano “Casa del Boia”, anche se
in realtà, un boia, mai l’abitò.
All'origine
era una semplice torre di avvistamento sui terreni di caccia degli
Estensi, l'attuale Parco Urbano e nel 700, addirittura divenne un
macello comunale, e fu probabilmente da questa ultima destinazione da
cui prese il nome.
In poco
meno di vent'anni, l'area della città praticamente raddoppiò; se
prima, dal Fiume Volano, Ferrara si estendeva fino all'attuale Largo
Castello, alla fine del 1510, il confine a nord, fu definitivamente
portato alla Porta degli Angeli.
All'interno
di questa nuova area della città (il nome della via a nord del ns
amato Bar, prende proprio il nome da questo sviluppo ), Biagio
Rossetti fece costruire due importanti assi viari, per l'epoca, tra i
primi Europa per dimensioni, appunto gli attuali Porta Mare/Biagio
Rossetti e Via Ercole d'Este.
L’imponenza
del crocevia venne poi suggellato, con la costruzione, ai quattro
angoli, di quattro palazzi e precisamente:
- Palazzo dei Diamanti;
- Palazzo Turchi di Bagno;
- Palazzo Prosperi Sacrati;
- Palazzo Bevilacqua.
Palazzo
dei Diamanti. Costruito a partire dal 1493, fu prima il
palazzo di Sigismondo d'Este (fratello di Ercole I), poi di Cesare
d'Este, ultimo Estense che regnò a Ferrara, per poi passare, dopo la
devoluzione allo stato pontificio, alla famiglia Villa. Nel 1832 fu
acquistato dal Comune di Ferrara. Il Palazzo deve la sua notorietà
alla forma delle pareti esterne, 8500 blocchi di marmo a forma di
diamante. Attualmente è sede della Pinacoteca e periodicamente è
luogo di mostre di pittura di livello internazionale
Palazzo
Turchi di Bagno. Edificato a partire dal 1498, pochi anni dopo la
costruzione passò alla famiglia Turchi, una antica ed illustre
famiglia Ferrara, che ebbe tra i suoi principali esponenti
Aldobrandino Turchi, che risiedette per molto tempo presso la corona
di Francia quale ambasciatore del Duca Alfonso I. Quindi passò alla
famiglia Di Bagno e nel 1933 al Demanio Militare. Dai primi anni '60,
al suo interno è ubicato l'Orto Botanico di Ferrara, è sede del
dipartimento di Biologia dell'Università di Ferrara, ed è anche
sede del Museo (di paleontologia e geologia) “Piero Leonardi”.
Palazzo
Prosperi Sacrati. Come per il Palazzo dei Diamanti, la
costruzione ebbe inizio nel 1493, il primo proprietario fu Francesco
Castelli (o Francesco del Castello) medico personale di Ercole I
d'Este, che però non ebbe la fortuna di vederne ultimata la
costruzione, in quanto morì nel 1511 mentre i lavori terminarono nel
1513-1514. Dai Castelli, il palazzo passò negli anni alle ricche
famiglie dei Giraldi, poi nel 1690 ai Sacrati ed infine, nel 1829, il
palazzo viene acquistato da Michel Fausto Prosperi. Nel 1934, passa
al Demanio Militare e dal 1997 il palazzo appartiene al Comune di
Ferrara. Nelle intenzioni del comune il palazzo sarebbe dovuto
servire per ampliare gli spazi museali della città, ma a tutt'oggi
(e ormai da decenni) l'edificio è chiuso ed inutilizzato, ma una
passeggiata davanti al suo portale vale sempre la pena farla.
Caserma
Bevilacqua. Lo stabile prende il nome dal Conte Bonifacio
Bevilacqua che, nel 1493 ne iniziò la costruzione.
Da anni
è sede della Questura di Ferrara. Durante gli anni 30 e 40 del 900,
divenne un luogo tristemente famoso per la città; il suo interno,
era il punto di raccolta per tutti coloro che venivano destinati ai
campi di concentramento in Germania e Polonia passando per Fossoli
(Mo).
Il bar
di Massimo, ma un po' anche il nostro bar, è proprio in un gran bel
posto e non è finita qui....ma ne riparliamo la prossima volta......
Alessandro
Polesinanti