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martedì 25 marzo 2014

MARATONA DI ROMA: L'INVASIONE DEI RUNNERS... LA CORRIFERRARA C'È



Domenica si è svolta la colossale Maratona di Roma un evento che ha portato al traguardo quai 15000 atleti da ogni parte del Mondo!
E fra questi c'era anche una piccola rappresentanza dell'Atletica Corriferrara!
Al via infatti c'erano Paolo Callegari, Raul Cillani, Lia La Barbera. C'erano poi le nostre Giulia Bellini e Arianna Marchesini che per l'occasione vestivano i colori degli amici dell'Atletica Delta, loro gruppo Uisp con il quale hanno condiviso l'avventura.
Migliore dei nostri Paolo che pur non avendo preparato la gara neòl migliore dei modi riesce ad ottenere un ottimo 3.10'37" che gli valgono il 623° posto.
Poco dietro arriva Raul Cillani, 865° in 3.15'06".
Giulia Bellini alla sua prima esperienza in Maratona centra un ottima gara riuscendo nell'impresa di chiudere sotto le 4 ore, 3.55'15" che gli valgono la 5727^ posizione.
4.26'31" invece il tempo finale per Arianna, assolutamente un ottima prestazione visto i numerosi acciacchi che l'hanno colpita durante la preparazione!
Grande prova di determinazione, soprtutto considerando la pioggia e il vento che hanno accompagnato gli atleti dall'inizio alla fine, anche per la nostra Lia che riesce a concludere la sua Maratona sotto le 6 ore: 5.55'50" per lei!!
Davvero bravi a tutti ragazzi!!













Qui vi proponiamo il racconto della giornata del nostro paolo Callegari:



Torno da Roma con un 623° posto su oltre 14 mila arrivati in 3h10’37”. Obiettivo raggiunto visto che mi ero dato come raggio d’azione il chiuderla sotto le 3h15’, tempo in linea con la (non) preparazione che avevo eseguito per questa maratona, la mia 18a. Le previsioni del tempo erano pessime già da un paio di giorni e non si sono smentite : la giornata è stata veramente difficile con pioggia incessante a tratti alternata a sporadici barlumi di sole. Già in griglia consegnate le borse con gli indumenti è venuto uno scroscio d’acqua che accompagnato da un vento gelido ha fatto subito rabbrividire tutti quanti, poi una volta smesso si è potuti partire all’asciutto dovendo però guardarsi bene dall’evitare le mille pozzanghere fra il fondo sconnesso dei primi km di sampietrini. La prima metà di gara è all’asciutto, a volte un po’ di sole fanno aumentare la cappa di umidità fino a rendere quasi caldo e mi rallegro di aver fatto la scelta giusta nel correre in canottiera. Poi da metà gara in poi è tutto un alternarsi di pioggia e schiarite fino a conclusione della gara. Parto tranquillo e mi do come trend quello di stare fra i 4’23” ed i 4’30”, ovvero proiezioni finali fra 3h05’ e 3h10” ben sapendo che non avendo la distanza nelle gambe nel finale, davvero difficile quello della Capitale, cederò qualcosa. Quindi cerco di rosicchiare qualche minuto nella prima parte più scorrevole. Alterno km un po’ più veloci del previsto ed alcuni sui 4’30” a causa delle pendenze del percorso, mai veramente piatto ma non cerco mai l’assillo del crono a tutti i costi. Vado via con la mente più libera delle ultime maratone ed i km scorrono via abbastanza bene. Da brividi è il passaggio in piazza S.Pietro, che l’anno scorso venne a mancare per il primo Angelus di Papa Francesco. Poco dopo sono a metà gara che passo in 1h33’43”, più o meno secondo copione. Da qui in poi inizia a piovere, anche forte, poi ogni tanto smette. Conosco bene il percorso e arrivati al 28° c’è il punto forse più critico di tutto il traqcciato. La salita dell’Acqua acetosa, zona Foro Italico, mette a dura prova quasi tutti anche perché i km nelle gambe sono già quasi 30. Salgo al mio passo leggermente più in affanno ben sapendo di avere messo da parte un po’ di minuti per il finale e scollinato provo a rimettermi in andatura ma ormai comincio a sentire la mancanza di preparazione sulla distanza e cerco solamente di prendere un passo che mi permetta di non sprecare tutto senza comunque cercare il tempo a tutti i costi. Dai 4’26” di media che ho tenuto fino al 30° passo sui 4’40” che riesco a tenere bene fino alla fine nonostante questa sia la parte più dura del percorso, con molte insidie fra cambi di pendenza, direzione e fondo molto sconnesso pieno di buche. Ma è anche la parte più bella perché dall’ingresso in piazza Navona in poi si è in pieno centro storico fra tanta gente ai lati a fare il tifo e non si è mai soli come nei tratti sul lungotevere.

L’arrivo è completamente stravolto dall’anno scorso, ma a mio avviso molto più spettacolare. Stavolta c’è un lungo tunnel in salita che passa sotto al Quirinale al 41° km. Scollinata anche questa montagna è tutta discesa, anche ripida che con le gambe dure ed il fondo sconnesso dei sampietrini è comunque insidiosa da percorrere, fino a ritrovarsi di fronte all’Altare della Patria fra migliaia di persone ai lati della strada. Subito dopo il traguardo ed è finita. 3h10’37”, 4’31”/km di media, ampiamente sotto le 3h15’ che mi ero dato come limite massimo e solo di poco oltre la forcella fra 3h05’ e 3’10” che mi ero dato nella strategia di partenza. Per fortuna non piove e riesco a cambiarmi per terra a pochi passi dal Colosseo, ma appena appena in tempo prima di un altro diluvio, l’ennesimo della giornata. Direi che è andato tutto alla perfezione, sicuramente è stata una delle maratone che ho corso con più lucidità delle 18 portate a termine. Roma è dura come maratona, ma portarla a termine è sempre un’emozione particolare rispetto a tante altre che ho corso. Ottima anche la compagnia del gruppo della Podistica Finale Emilia al quale mi sono aggregato per la trasferta con i quali abbiamo passato un bellissimo week-end in allegria nonostante le condizioni meteo siano state a tratti inclementi.

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